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Siderno, bomba scoppia in ospedale - minacce ai famigliari di Fortugno
Publie le giovedì 14 dicembre 2006 par Open-Publishing2 commenti
Ordigno a basso potenziale esplode vicino alla direzione sanitaria senza fare feriti
Volantino con intimidazioni alla vedova e al fratello del politico calabrese ucciso nel 2005
Avvertimento delle cosche contro chi cerca di intralciare i loro affari
Maria Grazia Laganà: "Se qualcuno ha pensato di spaventarmi ha fallito"

REGGIO CALABRIA - Non doveva fare danni, ma mettere paura. Una bomba a basso potenziale, accompagnata da un volantino di minacce alla vedova e al fratello di Francesco Fortugno, il vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria ucciso il 16 ottobre del 2005, è stata piazzata stamane in un cestino portarifiuti dell’ospedale di Siderno.
Secondo i carabinieri l’esplosione, avvenuta a pochi metri dagli uffici della direzione senza provocare feriti, aveva lo scopo d’intimidire chi cerca di contrastare gli interessi delle cosche nel sistema sanitario della Locride, la loro volontà di controllare appalti, assunzioni e forniture di servizi e beni strumentali. Lo stesso movente che ha portato all’assassinio di Francesco Fortugno.
Ora i nuovi obiettivi dell’intimidazione, come si può leggere nel volantino lasciato dagli attentatori, sono la vedova di Fortugno, Maria Grazia Laganà, attualmente deputato dell’Ulivo, e il fratello del vicepresidente del Consiglio regionale, Domenico, direttore sanitario dello stesso ospedale di Siderno. Un segnale chiaro, dunque, a conferma che il groviglio di interessi illegali che avrebbe fatto da sfondo all’assassinio di Fortugno è ancora ben presente.
Il tentativo di mettere paura sembra però destinato a fallire. "Quanto è accaduto - ha detto Maria Grazia Laganà - mi inquieta, ma se qualcuno ha pensato di spaventarmi ha fallito il suo scopo. Io vado avanti". Dell’attentato ha parlato anche Francesco Forgione, presidente della Commissione parlamentare antimafia. "Questa intimidazione - ha detto - dimostra la gravità e la pesantezza della situazione nella Locride, ed in particolare nell’Azienda sanitaria. Bisogna svelare il grumo di interessi che ha causato l’omicidio Fortugno e dare risposta alla richiesta della famiglia di avere verità e giustizia".
Messaggi
1. Siderno, bomba scoppia in ospedale - minacce ai famigliari di Fortugno, 15 dicembre 2006, 19:40
Dalla pagina 21 del quotidiano nazionale "Corriere della sera".
Siderno, un ordigno artigianale e una lettera di minacce alla vedova e al fratello del politico ucciso.
Minacce ai Fortugno: una bomba all’ospedale.
Siderno (RC) -
Minacce di morte ed una bomba a basso potenziale per far tacere la deputata della Margherita Maria Grazia Laganà, vedova di Francesco Fortugno, e il cognato Domenico, fratello del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria ucciso ad ottobre dello scorso anno a Locri.
Le minacce e alcune frasi inquietanti rivolte alla famiglia Fortugno, sono state fatte trovare ai carabinieri da un anonimo telefonista.
L’informatore, verso le 14.00 di ieri, ha avvertito il 112 che dentro una cabina telefonica di Siderno, a due passi dalla caserma, c’era una busta "molto interessante".
Dentro una busta gialla i carabinieri hanno trovato un foglio con minacce di morte scritte al computer per l’onorevole e per Domenico Fortugno, direttore sanitario all’ospedale di Siderno. e poi una frase in dialetto calabrese:
"prima ficiru i fatti e mo’ fannu i santi"
("prima hanno fatto i fatti e adesso fanno i santi")
Quello che però ha fatto scattare l’allarme è stato l’avvertimento contenuto nella busta:
"Se non fate presto, una bomba esploderà nei pressi dello studio del Dott. Fortugno, dentro l’ospedale di Siderno".
Subito la corsa verso il nosocomio sidernese.
Nel corridoio antistante lo studio del professionista i carabinieri non hanno rinvenuto alcun ordigno.
Il personale medico e paramedico ha però informato il Colonnello Francesco Iacono che poco prima un cassonetto di rifiuti, situato proprio in quel corridoio, era andato distrutto da una deflagrazione.
Nessuno ha dato peso alla cosa perché si pensava al solito petardo visto il periodo festivo.
Gli inservienti avevano già ripulito l’ambiente e buttato il contenitore e tutto il suo contenuto nell’immondizia, senza accorgersi di nulla.
I carabinieri dopo i rilievi hanno invece scoperto i resti della bomba rudimentale, con un timer anch’esso artigianale.
Per i magistrati della DDA di Reggio Calabria che hanno assunto le indagini, l’episodio è inquietante, anche perché proprio in questi giorni l’onorevole Laganà è stata riascoltata nell’ambito dell’inchiesta per la morte del marito.
La vedova di Francesco Fortugno è stata però categorica:
"Quanto è accaduto mi inquieta, ma se qualcuno ha pensato di spaventarmi ha fallito il suo scopo".
Tante le reazioni dal mondo politico calabrese.
Il presidente della giunta Agazio Loiero parla di una:
"Coda sconvolgente del delitto Fortugno".
e Peppe Bova, presidente del Consiglio regionale:
"Mi adopererò perché venga sancito con il governo nazionale il patto per la sicurezza in Calabria così come per Napoli".
2. Siderno, bomba scoppia in ospedale - minacce ai famigliari di Fortugno, 20 dicembre 2006, 11:45
Un altro ordigno rinvenuto nell’ospedale di Locri
Locri (Reggio Calabria), 11:02 20/12/06
ORDIGNO RINVENUTO NELL’OSPEDALE DI LOCRI
I carabinieri hanno rinvenuto un ordigno, a basso potenziale, in un bagno dell’ospedale di Locri. L’ordigno, che era composto da polvere esplosiva nera e poteva essere azionato da un comando a distanza, e’ stato gia’ disinnescato. Un ordigno simile era sato collocato e fatto esplodere nell’ospedale di Siderno nei giorni scorsi. L’azione era stata poi rivendicata con una lettera contenente minacce al fratello di Franco Fortugno (il vice presidente del Consiglio regionale della Calabria ucciso a Locri il 16 ottobre dello scorso anno), Domenico, direttore sanitario del presidio, ed alla vedova Fortugno, Maria Grazia Lagana’, parlamentare dell’Ulivo.
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