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Silvio caro, porti pazienza
di Alessandro Cardulli
Sappiamo quanto difficile sia il suo lavoro e quanto dura la sua vita. Fare il giro delle sue ville,quelle italiane e quelle sparse per il mondo, controllare i giardini artificiali, i tunnel, controllare anche che i suoi servitori lavorino porta via tempo e costa fatica. Una volta per controllare i servitori, magari immigati, speriamo con il permesso di soggiorno ( ma non lo faccia sapere a Bossi) aveva assunto uno stalliere che sapeva il fatto suo. Si chiamava Mangano,aveva avuto qualche rapporto con la mafia, perlomeno così si dice.
Poveraccio è morto. Non si preoccupi lei ha la fortuna di avere nelle mani uno che in materia di sorveglianza non lo batte nessuno. E’ quel suo ministro Brunetta che acchiappa i fannulloni e mette i tornelli per coglierli in flagrante. Pare che voglia metterli anche all’ingresso delle sue ville. Davvero lavoro duro fare “ cucù” ad Angela Merkel, giocando a rimpiattino con la tedescona. Deve fare la corte a una presidente della Svezia o della Finlandia o di qualche altro paese scandinavo, non ricordiamo bene, una spilungona comunque, alquanto segaligna. Sappiamo quanto deve essergli costato far diventare ministro una come la Carfagna, praticandole dei corsi accelerati. L’ha perfino spedita a ricevere un tal Lula che è presidente del Brasile. Forse ha pensato che Lula fosse una bella gnocca, di quelle che fanno i calendari per i guardoni. Per questo ha inviato la sua ministro.Pare che il presidente del Brasile non abbia apprezzato. Non se la prenda ,vuol mettere l’amico Putin. Nel caso c’è anche il suo nuovo,amico, quell’Obama, uno un po’ abbronzato cui lei da consigli, a gratis. Perché è generoso.
E’ un lavoro che richiede impegno, fatica intellettuale visto che si tratta di fare il consigliori del presidente degli Stati Uniti. Ma lei in fatto di intellettualità ne ha vendere.O da comprare. Sappiamo quanto gli deve costare in termini di sollecitazioni cerebrali l’aver a che fare con quella carogna di Epifani che vorrebbe essere lui a dire a lei con chi deve andare a cena, a far bagordi ( figurati naturalmente). Ha ragione a definirlo un dittatore, un egocentrico,uno che si crede chi sa chi perché rappresenta sei milioni di lavorator. Lei rappresenta tutti noi.
Logridi forte al Floris Del resto anche Bonanni e Angeletti,colleghi Cisl e Uil del cigiellino la pensano così. Con loro non ha problemi. Vi intendete al volo, basta un’occhiata. Neppure una stretta di mano,si fidano ciecamente di lei. Quando hanno l’onore di sedere al medesimo desco in quel di palazzo Grazioli perdono la testa, dimenticano i loro iscritti, i lavoratori, pensionati, i precari. Lei è il novello Re sole. Al pensare che quel tal Floris, un bolscevico che finirà male, in quell’orrendo spettacolo che si chiama “ Ballarò” la importuna ,ci vengono i brividi, a noi, italiani. A noi, con il braccio teso come la buonanima. Presidente, non si arrabbi.
Lei ha un futuro ancora più brillante, se possibile. Conosce quella vecchia barzelletta, che sciocchi, sì che la conosce lei sa tutto. Allora: c’era il papa vestito di bianco che passeggiava con un signore a piazza san Pietro. Uno della folla si rivolge a un vicino e gli chiede: “ Chi è quel signore vestito di bianco che cammina a fianco del mio amico Giulio?”. Sostituisca Silvio a Giulio e se la goda in pace. Vede, arrabbiarsi,perdere le staffe,telefonare a quel tal Floris non fa bene alla salute.può provocare dei malori. E se lei sta male, se ci viene a mancare chi pensa a noi, all’Itaglia, agli itagliani? I maligni dicono: l’Italia diventerebbe un paradiso terrestre Non se la prenda,tanto costoro non entrano nei suoi sondaggi. Porti pazienza.