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Sinistra di governo o di opposizione ??

Publie le venerdì 18 aprile 2008 par Open-Publishing
3 commenti

Ho sentito in questi giorni troppe persone "gongolare" sui risultati delle recenti elezioni, sia di sinistra, sia di altra appartenenza politica, ma mentre è comprensibile l’esultanza degli "altri", quello che mi irrita è il comportamento di una parte della gente di sinistra.

Sappiamo tutti che nel governo Prodi tante istanze sono andate "deluse", ma era pur sempre un governo del quale si era parte, che si poteva indirizzare dall’interno...insomma, io non credo alla logica del "tanto peggio tanto meglio".

Mi si obietta che il passato governo, con il voto dei partiti di sinistra, abbia fatto passare alcune decisioni impopolari, quali la continuazione delle missioni all’estero; non è pensabile non dare continuità all’azione di governo, io dico che ci si è ben disimpegnati, ad esempio dall’Iraq, e adesso?? Adesso leggo che il presidente degli Stati Uniti Bush avrebbe già anticipato di un presunto (ri)coinvolgimento dell’Italia in quel carnaio, ma è davvero questo che vogliamo, che volete??

MA INSOMMA, QUANDO LA SINISTRA CRESCERA’? MA DAVVERO VOGLIAMO, VOLETE CONDANNARCI ALL’OPPOSIZIONE SISTEMATICA? Io sono stanco di questa visione, voglio incidere di più nelle scelte, se gli altri "suoneranno le loro trombe" noi dobbiamo poter "suonare le nostre campane".

Adesso non ci resta che ripartire dalle macerie, è vero, tanto si è sbagliato anche in campagna elettorale, la rabbia è tanta, ma deve aiutarci anche tanta riflessione, si deve ritornare ad ascoltare la gente che lavora, la gente in difficoltà, la "nostra gente", e non fare solo accademia...

"Un partito che pensa solo agli omosessuali e agli zingari, mentre dei lavoratori se ne è sbattuto fino all’altro giorno". E’ il commento lapidario di Luca, quaranta anni, operaio Fiat a Mirafiori (da Liberazione - "Mirafiori ha bocciato l’Arcobaleno - 16 aprile 2008).

E, per quanto mi riguarda, siamo stanchi anche delle divisioni; è vero che si parla, per dirla alla francese, di "gauche plurielle", ma dobbiamo, si deve trovare una sintesi tra le varie anime, non è pensabile andare sempre divisi in un panorama che va sempre più in direzione di semplificazioni. Mi piacerebbe se si ripartisse da questa brutta batosta per guardare al processo unitario in modo più efficace, essere insieme comporta sempre delle mediazioni, a volte difficili, ma uniti si va più lontano.

Raf

Messaggi

  • uniti a chi raf? a questa sinistra o al PD perchè non si capisce dove vuole andare a parare l’ articolo, se sei stanco dell’ opposizione bè hai una sola alternativa entra nel pd e porta avanti i tuoi moderati ideali altrimenti si và all’ opposizione del parlamentarismo borghese e di chi oggi lo rimpiange con le lotte sociali, tra la gente, nelle fabbriche e nei quartieri.
    la sinistra è questo lotta sociale e non zerbinismo al potere costituito, e la sberla dell’ elettorato di sinistra è li a dimostrarlo!
    rimboccarsi le mani e sporcarsele se è necessario prendere anche sputi ma tutto purchè si esca dalle ammuffite stanze del potere.

  • Anche Raf ha scambiato la politica per il calcio. Ormai si agogna solo a vincere le elezioni come se si trattasse di un campionato di calcio. Si acquistano candidati da tutti i settori della società come se si trattasse di calciomercato. Quello che succede dopo non importa, l’importante è allearsi con qualche altra squadra-partito per vincere. Complimenti, io pensavo che si dovesse vincere per tradurre i valori della sinistra in legge, non per occupare poltrone.

  • E’ evidente che parlavo della (ormai) precedente esperienza al governo, dove si era riusciti a vincere in coalizione, e dove pure c’erano delle istanze di sinistra, andate poi in grande misura disattese, ma se fosse durata si poteva e si doveva incidere...insomma (quello che volevo dire), confermarsi forza capace di governare, e non solo di fare opposizione.

    Adesso si riparte, in realtà nemmeno dall’opposizione, per fare la quale bisogna avere almeno una presenza in parlamento (e quindi essendo di fatto usciti dalle "ammuffite" stanze del potere), si riparte riprendendo contatto con la realtà, con la disillusione di tanta gente della sinistra, come nell’esempio da me riportato nell’articolo, esempio da cui (credo) si debbano trarre insegnamenti...alle ultime elezioni sarebbe stato inutile, e non era quello che volevo dire, fare campagna acquisti o allearsi (ma poi con chi??) per vincere.

    In ultimo, non abbandonare l’idea di un soggetto unitario della sinistra, perché non ha senso, a mio avviso, presentarsi in ordine sparso, in un panorama in più che va verso la semplificazione e l’accorpamento.

    Raf