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Sinistra,svegliati ! Rompere col partito della FIAT del Tav e delle privatizzazi
par ripreso da E.B.
Publie le giovedì 22 dicembre 2011 par ripreso da E.B. - Open-Publishing1 commento
Sinistra,svegliati ! Rompere col partito della FIAT del Tav e delle privatizzazioni
Redazione Controcorrente
www.controcorrentesinistraprc.org
E’ l’impostazione complessiva iniziale della prima manovra varata da Monti che indica l’orientamento di classe del Governo e tale impostazione non cambia certo attraverso qualche emendamento parlamentare. Monti accetta senza fiatare il veto di Berlusconi sulla patrimoniale e sull’aumento dell’aliquota IRPEF del 43% sui redditi superiori a 75mila euro, ormai l’unica imposta (moderatamente) progressiva del nostro sistema fiscale. Crescono invece tutte le imposte indirette, cioè quelle che colpiscono in modo totalmente o parzialmente indipendentemente dal reddito. L’aumento delle accise sulla benzina porterà 4 mld di euro l’anno, la nuova ICI 4 mld, l’IVA 16 mld in due anni.
Il blocco della rivalutazione delle pensioni al di sopra dei 937 euro (lordi) porterà 3,8 mld nel 2012 e 6,7 nel 2013, l’allargamento del sistema contributivo 2,7 mld nel 2012 e 6 mld nel 2013. A fronte di questo massacro sociale le misure che colpiscono le classi di reddito più alte ovve-ro il prelievo sui capitali importati illegalmente e rientrati grazie allo ‘scudo fiscale’ di Tremonti e la cosiddetta tassa sul lusso, porteranno a maggiori entrate rispettivamente per 2 mld e 500 milioni in due anni (sempre che le banche mettano effettivamente a disposizione i dati relativi ai capitali ‘scudati’). L’au-mento delle aliquote per lavoratori autonomi, commercianti e artigiani porterà 245 mln nel 2012. La ciliegina sulla torta è l’innalzamento a 185 kw di potenza della soglia oltre la quale si paga il superbollo per la auto. Dunque per il Governo il proprietario di una Porsche Cayenne turbodiesel non deve pagare il superbollo, mentre un pensionato che prende 700 euro al mese deve rinunciare all’adeguamento della propria pensione all’inflazione. Così come per Monti non è degno di una sola parola il fatto che il capo di Finmeccanica Guarguaglini lasci il suo posto intascando 5,5 mln di buonuscita mentre migliaia di dipendenti delle sue aziende sono in cassa integrazione a 700 euro al mese. Questo è il governo che doveva restaurare la ‘legalità’ e rilanciare l’immagine dell’Italia. Analisi, giustifica-zioni, aggiustamenti parlamentari non possono cancellare l’evidenza dei numeri. La giustificazione di questa rapina ai danni dei lavoratori e delle classi subalterne di questo paese è che sono sacrifici necessari ad abbattere il debito e risanare i conti pubblici. Ma anche qui sono i fatti a parlare. In Grecia gli stessi piani di aggiustamento sottoscritti dal Governo con la BCE e il FMI prevedono che il massacro sociale, i licenziamenti di massa, le privatizzazioni non ridurranno il colos-sale debito pubblico greco se non di pochi punti. In realtà la posta in gioco non è l’abbattimento del debito, ma il suo spostamento dalle spalle di chi lo ha creato a quelle di milioni di lavoratori, pensionati, piccoli commercianti e artigiani, giovani proletari senza futuro. E’ quanto è accaduto negli USA, dove Obama ha salvato le maggiori banche d’affari acquistando titoli spazzatura per miliardi di euro a spese dei contribuenti. In Europa accade semplicemente in forma diversa. I grandi gruppi finanziari minacciano di non acquistare più i titoli di Stato di paesi co-me la Grecia e l’Italia e i governi di questi paesi rispondono tagliando quei capitoli della spesa pubblica che assicurano la sopravvivenza dei lavoratori e impiegando i proventi dei tagli per pagare loro interessi più alti.
Dunque il debito che gli Stati prima contraevano per pagare salari e servizi pubblici ora viene contratto per pagare tassi d’interesse sempre più alti alla speculazione finanziaria. E la manovra ‘per la salvezza dell’Italia’ come la chiama Monti , gli Eurobond, il fondo di salvataggio europeo hanno come unico vero obiettivo salvare quei gruppi finanziari a spese delle classi subalterne, attraverso un meccanismo presentato a reti unificate come ‘oggettivo’ e inevitabile, quasi si trattasse di un fenomeno atmosferico e non della risultante di azio-ni compiute coscientemente da soggetti in carne e ossa con l’obiettivo di trarne profitti incalcolabili. Si tratta di un’esem-plare applicazione del celebre detto di Goebbels ‘ripeti una menzogna 10, 100, mille volte e quella menzogna diventerà verità’. ‘Bisogna tranquillizzare i mercati’ ripetono decine, centinaia, migliaia di volte sugli schermi e nelle prime pagine e in questo modo ‘tranquillizzare i mercati’ diventa l’imperativo categorico. E’ come se dicessimo che il carcere duro va abolito per tranquillizzare la mafia, solo che qui siamo in presenza di criminali che al po-sto della lupara utilizzano i conti correnti. D’altra parte, se è vero che l’Italia è commissariata dalla BCE, è altrettanto vero che nel governo commissariale di Monti e Napolitano Berlusconi dice no alla patrimoniale e la patrimoniale non si fa, mentre Bersani non dice no alla rifor-ma delle pensioni e la riforma delle pen-sioni viene fatta. Quelli che ci presentavano Berlusconi come l’anticamera di un nuovo fascismo, come la pornografia al potere, come la distruzione dell’immagine italiana all’estero oggi governano insieme a Berlusconi, fanno pagare la crisi ai lavoratori, precipitano l’Italia verso la recessione. ‘La vera mente finanziaria del Paese è Ricucci che viene sdoganato sia da Berlusconi che da Fassino, il che è il colmo dei colmi! ma positivo dico io, eh!’ diceva Fiorani sei anni fa parlando della scalata di Unipol e dei ‘furbetti del quartierino’ alla BNL. E Fassino confermava: ‘Ricucci? Su di lui circolano pregiudizi sbagliati’.
Oggi tocchiamo con mano che cosa significavano quelle parole in termini di classe. Con buona pace di quei leader cialtroni della sinistra, i quali ci hanno spiegato che sì, il PD rappresenta gli interessi della borghesia italiana, ma della sua ala ‘progressista e democratica’. Non rompere con un PD all’apice della crisi ora significa conceder-gli la grazia, finire per essere accomunati a lui e condannati a una fine ingloriosa. A sinistra non c’è un solo partito politico che si proponga di rompere la gabbia della coesione nazionale, lasciandovi che sia Bersani a rimanervi imprigionato. Sarebbe l’unico modo per spaccare il PD e recuperare un pezzo della sua base a sinistra. Invece Nichi Vendola, dopo che Di Pietro ha minacciato di votare contro la mano-vra, lo invita ‘a non litigare’ con Bersani. Rifondazione Comunista inizia il proprio congresso nazionale con gli applausi a un messaggio di Napolitano, che invita alla ‘solidarietà e alla coesione sociale’ e si presenta allo sciopero generale criticando Monti e la Merkel, ma evitando qualsiasi riferimento ai partiti che sostengono il Governo, mentre il suo segretario Ferrero afferma che ‘dobbiamo difendere l’euro’ e che non dobbiamo ‘alzare un muro tra noi e il PD’. Dunque non esiste un punto di riferimento politico per coloro a cui oggi si tagliano salari e pensioni e domani si taglieranno articolo 18 e contratto nazio-nale. Esiste un’unica strada per costruire una rappresentanza politica di questo pezzo di società: organizzare la resistenza al governo Monti Napolitano Berlusconi Bersani, sostenere la FIOM, i NO TAV e il movimento contro il pagamento del debito in ogni fabbrica e in ogni ufficio, in ogni scuola e in ogni università, in ogni città e in ogni quartiere e utilizzare la forza propulsiva delle lotte per cambiare il quadro politico, spingere verso il collasso il Partito Democratico, mandare in pensione anticipatamente i gruppi dirigenti di una sinistra che con la propria inconsistenza lascia i lavoratori e le classi subalterne inermi di fronte al massacro sociale e infine ricostruire sopra le macerie una sinistra dei lavoratori, dei pensionati, dei giovani proletari
Messaggi
1. Sinistra,svegliati ! Rompere col partito della FIAT del Tav e delle privatizzazi, 27 dicembre 2011, 02:04
Vendola ha distrutto il PRC dall’esterno, Ferrero completa l’opera demolitoria dall’interno.
Poi si chiedono perchè la gente non va più a votare...