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Slai Cobas SICILIA: domani sciopero precari enti locali
Publie le giovedì 19 gennaio 2006 par Open-PublishingGIOVEDI’ 19 GENNAIO SCIOPERO DEI PRECARI A.S.U., P.U.C.
E CONTRATTUALIZZATI DEGLI ENTI LOCALI
Giovedì 19 Gennaio 2006, a partire dalle ore 10.00, manifestazione dei precari Asu (attività socialmente utili), Puc (progetti di utilità collettiva) e contrattualizzati per cinque anni che prestano servizio presso gli enti locali siciliani ai caselli autostradali di San Gregorio.
Motivo dello sciopero è la rivendicazione, in vista dell’imminente approvazione della Legge Finanziaria Regionale, di una legge sul precariato che ponga fine all’inaccettabile disparità di trattamento rispetto agli stessi lavoratori (circa 4.600) che lavorano presso gli enti regionali che, invece, dallo scorso 1 gennaio non sono più precari avendo sottoscritto un regolare contratto di lavoro quinquennale a trentasei ore la settimana.
La categoria, formata da circa 18 mila lavoratori, attende un lavoro vero da oltre sedici anni. Anni di prese in giro da parte dei vari Governi nazionali e regionali che si sono succeduti che hanno solo preso tempo senza trovare una soluzione.
“Ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni - afferma il coordinatore regionale dello Slai Cobas Orazio Calì e siamo sconcertati dal comportamento del governo che non ha rispettato nessuno degli impegni presi con i precari primo fra tutti la mancata prosecuzione dei lavori del tavolo tecnico per la stabilizzazione interrotto subito dopo il suo insediamento”.
Sconforto nella categoria aumentato anche alla luce dell’ultima manifestazione svoltasi ieri a Palermo in cui la delegazione sindacale ha incontrato l’assessore alle autonomie locali Raffaele Stancanelli e l’assessore alle finanze Cintola che hanno mostrato scarsa sensibilità al problema. Stancanelli si è vantato di aver fatto approvare una norma della finanziaria del 2004 (l’art. 25) che consente ai Comuni di poter assumere a tempo indeterminato i propri precari e delle possibilità di stabilizzazione offerte dalle normative esistenti. Cintola ha detto che per la prima volta veniva a conoscenza del problema di questi 18 mila precari degli enti locali e che quindi non poteva assumere alcun impegno. “Affermazioni entrambe gravi dice Calì - La normativa dell’art. 15 della Legge del 2004 deve fare i conti con le esigue risorse dei Comuni che non riescono a sostenere i costi delle assunzioni mentre ci stupisce che un assessore regionali affermi di non conoscere che esiste un esercito di 18 mila precari che deve tirare a campare con appena 480 € al mese”.
La protesta dei precari dai caselli di San Gregorio potrebbe poi spostarsi nel corso della mattinata a Catania in via Etnea.
Catania 18/01/2006
Per il coordinamento regionale Slai Cobas
Orazio Calì