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Sobria, partecipata, con la voglia di ricominciare: sarà così la festa a Roma
Publie le giovedì 11 settembre 2008 par Open-PublishingSobria, partecipata, con la voglia di ricominciare: sarà così la festa a Roma
di Sante Moretti
Sono stato pesantemente chiamato in causa dal "coordinamento romano dell’Area Rifondazione per la sinistra" in relazione alla festa di Liberazione che si terrà dal 12 al 28 settembre a Roma in via Palmiro Togliatti (Parco M.T. di Calcutta). Penso, anzi sono certo, che tutti i compagni e le compagne, indipendentemente dal voto congressuale, concordino sulla necessità di dare una risposta politica forte all’attacco in atto al mondo del lavoro, al mondo della scuola, ai diritti.
Credo che siamo tutti e tutte indignati dalle affermazioni del sindaco della capitale tese a rivalutare il fascismo, spalleggiato da un ministro che rende onore a Porta S. Paolo, luogo sacro della Resistenza, ai ragazzi di Salò. Credo altresì che tutti e tutte sentiamo l’urgenza di ridare un riferimento, una speranza al popolo della sinistra ferito dal disastro elettorale e l’esigenza di costruire una efficace opposizione con i Movimenti, le Associazioni, le espressioni organizzate della sinistra.
Non è una festa di un’area. Non avrei mai accettato di coordinarla in quanto considero da sempre una iattura le fazioni, le correnti ed anche le aree quando operano come partito nel partito fino ad organizzare autonome iniziative pubbliche esterne.
Sarà questa una festa sobria, promossa da compagni e compagne della quasi totalità dei circoli, costruita in incontri, riunioni da cui non è stato escluso alcuno. Una festa che si basa esclusivamente sul lavoro volontario. Non mi interessa se sia la festa di una federazione che è di fatto chiusa da cinque mesi, mi interessa che sia del partito romano che ritorna tra la gente, tra il suo popolo. Sono tanti i compagni e le compagne che stanno costruendo la festa, anche senza la tessera del Prc. E’ questa straordinaria partecipazione, fatta di proposte, di atti concreti, di invenzione, di generosità, di lavoro che ci dice che c’è una forte volontà di ricominciare a lottare ed a ricostruire la sinistra.
Conosco i compagni e le compagne di Roma, conosco la loro generosità ed il loro impegno nei momenti difficili. Nel 1998, dopo la scissione, venivamo messi alla gogna, indicati come "nemici del popolo" per aver fatto cadere Prodi. La festa a Villa Gordiani, dell’anno dopo, fu una prima e forte risposta. La festa di quest’anno sarà la prima risposta al disastro elettorale.
Mi permetto di rivolgere ancora una volta un appello a tutti i compagni e le compagne affinché la festa riesca e diventi un luogo di incontro e di confronto politico e culturale. La destra non ha vinto solo le elezioni, è riuscita ad incrinare i vincoli di solidarietà e a far diventare valori l’individualismo, il consumismo, l’intolleranza. Per questo è necessario che tutto il Partito collabori.