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Solidarietà alle popolazioni del Libano e della Palestina!
Publie le giovedì 20 luglio 2006 par Open-PublishingFermare Israele per una pace giusta in Medio Oriente
Ancora una volta ci troviamo di fronte ad una guerra di aggressione
scatenata dal governo dello stato d’Israele contro le popolazioni del Libano
e della Palestina; questo stato dotato di uno degli eserciti più efficienti
al mondo, fa pesare tutta la sua forza distruttrice contro due popoli,
libanese e palestinese, che non hanno la stessa capacità di reazione, allora
ci chiediamo chi sono i terroristi, le popolazioni che resistono in armi
contro un esercito straniero, oppure lo stato israeliano che con le sue
forze armate colpisce popolazioni civili, ponti, centrali elettriche,
aeroporti, ecc.?
Crediamo che sia legittimo chiedersi cosa avviene in quella regione e
perché continui a scorrere tanto sangue e perché tante risoluzioni ONU siano
sistematicamente violate da Israele, mentre altri stati appena si muovono
vengono condannati e sottoposti ad embarghi duri e a volte ad invasioni.
Israele continua ad occupare, in barba alle risoluzioni ONU: le alture del
Golan (Siria), le fattorie di Sheba (Libano), la Cisgiordania, la striscia
di Gaza e Gerusalemme Est (Palestina), è da qui che bisogna partire per
capire i problemi del Medio Oriente, è da queste illegali occupazioni che
bisogna muovere i primi passi per inoltrarsi nel complicato mosaico del
vicino oriente, senza sottolinearle non si capisce cosa avviene in quelle
tormentate terre.
Solo il ritiro unilaterale israeliano da tutte queste terre può essere il
primo passo verso la pace, ma senza restituire il maltolto e senza la
nascita di uno stato palestinese con una sua autonomia anche economica, non
vi saranno mai le basi per una pace durevole.
Noi tutti sottoscrittori di questo appello, ci siamo mossi da vario tempo
affinché le giuste aspirazioni del popolo palestinese abbiano il
riconoscimento che meritano, ancora una volta non possiamo che trovarci
dalla parte di chi subisce una ingiusta dominazione contro un esercito
occupante.
Palestinesi e Libanesi sono presentati come terroristi, mentre difendono il
loro territorio, mentre Israele che occupa distrugge e si muove a suo
piacimento in tutta la regione come l’unico padrone di casa, viene
presentato come una vittima. Vogliamo dire ancora con forza che le cose non
stanno così, vogliamo dire che i terroristi sono coloro che colpiscono le
popolazioni civili e le opere che servono alla vita quotidiana di queste
popolazioni, perciò al di la di etichette preconfezionate basta ascoltare
chi è che distrugge i ponti, gli aeroporti, le centrali elettriche per
capire chi è il terrorista e chi è la vittima.
Pertanto siamo a richiedere l’intervento delle Nazioni Unite e dell’intera
comunità internazionale affinché fermi l’esercito israeliano, la mancanza di
detto intervento costituirebbe una gravissima corresponsabilità.
Oltre all’Onu, è anche il governo italiano a dover far sentire la sua
intransigente condanna, senza restare schiacciato ancora una volta dal peso
politico ed economico delle lobbies ebraiche nostrane: bisogna impedire ad
Israele di proseguire su questa strada.
Bologna, 17/07/06
PRC Federazione di Bologna
RdB-CUB Federazione Emilia Romagna
Coordinamento Cittadino PDCI Bologna
Centro di Documentazione "Krupskaja" Bologna
Lista Reno per il rilancio dello stato sociale - Bologna
Partito Comunista Libanese Sezione Italiana