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Spari sui feriti a Nassiriya: "Annichiliscilo"
Publie le sabato 10 dicembre 2005 par Open-Publishing12 commenti
Spari sui feriti a Nassiriya: «Annichiliscilo»
Rainews24 trasmette le immagini della battaglia del 6 agosto 2004. I militari italiani sparano sui «cecchini» ormai a terra. La Difesa in imbarazzo: «Video diversi». L’opposizione: «Il governo chiarisca»
SARA MENAFRA ROMA
«Guarda come si muove sto bastardo. Luca annichiliscilo!». Poi, forte, il rumore di uno sparo contro una persona sdraiata a terra, i cui contorni si distinguono appena. E’ il video della battaglia dei tre ponti a Nassiriya del 6 agosto 2004, la stessa finita al centro di pesanti polemiche politiche perché il contingente italiano fu accusato di aver sparato contro un’ambulanza che trasportava una donna incinta. E la stessa su cui la magistratura militare lavora da oltre un anno - nel registro degli indagati c’è il nome di un graduato - per capire se il contingente italiano colpì cittadini inermi. Dando un occhiata al video realizzato da un militare anonimo e consegnato all’Osservatorio militare, a Sigfrido Ranucci di Rainews24 (lo stesso che un mese fa ha scoperchiato lo scandalo del fosforo bianco contro Falluja) e alle Iene che dopo una lunga trattativa con Mediaset non l’hanno mandato in onda, si capisce subito che quella cui partecipano gli italiani è una guerra vera e proprio. E che durante quella battaglia carabinieri e lagunari si sono coordinati tra loro poco e male distinguendo a malapena tra civili e «guerriglieri» armati.
I primi minuti del video, che Ranucci ha deciso di mettere in onda senza commenti, sono forse i più scioccanti. Mostrano un militare che prende di mira la sagoma di un uomo a terra, probabilmente un nemico ferito. «Lo vedo da dentro il trigicon (mirino ndr) - esclama il militare, un carabiniere della Msu - guarda quanto è bellino là a terra, lo vedi che muove la testa?» E la risposta: «Guarda come si muove sto bastardo: Luca annichiliscilo». Qualche minuto dopo si saprà che «Luca sta sera non paga da bere, lo ha annichilito, ha ammazzato il cecchino». Ma che la regola sia sparare alle persone lo si capisce anche più avanti quando qualcuno, probabilmente un superiore, ordina al sottoposto che sta puntando un missile terra-terra contro quella che potrebbe essere la postazione dei nemici: «Ascolta, nel dubbio spara alla gente, capito? Tienili nel mirino» e quindi parte il razzo. Dalle immagini si capisce anche che i militari italiani hanno enormi difficoltà ad evitare di sparare gli uni sugli altri anche nel pieno dell’attacco contro un «casottino» in cui dovrebbero essere asserragliati i guerriglieri ma da cui, qualche minuto dopo gli spari, si vede rientrare un uomo con delle capre: «Ditemi qual è la casa - si sente urlare ad un certo punto - ditemi qual è il dispositivo dell’esercito se c’è gente sui tetti perché rischiamo di tirarci addosso gli uni con gli altri». E la scena, con gli scenari parzialmente mutati si ripete almeno altre due volte.
«Quelle immagini sono montate in modo storicamente errato - ribatte il colonnello Giuseppe Perrone, portavoce del contingente di stanza a Nassiriya che ha visto il video attraverso il sito www.rainews24.it - ad agosto del 2004 qui non c’erano bersaglieri. La scena del lancio di un missile terra-terra contro una postazione di rpg è dell’aprile o del maggio 2004». Difficile contestare il merito delle immagini o le grida di gioia dei militari soddisfatti per aver «annichilito» qualcuno: «Non sono frasi che si possono giustificare - commenta Perrone - ma come si fa a raccontare quello che prova una persona quando si stente sparare addosso?». Il diessino Marco Minniti, responsabile del settore difesa e candidato in pectore alla carica di ministro, non è dello stesso parere: «Le immagini trasmesse da Rainews ci hanno drammaticamente raccontato la guerra degli italiani a Nassiriya. Il governo, il presidente del consiglio in prima persona hanno il dovere di dire in parlamento che cosa è effettivamente accaduto». Elettra Deiana del Prc - che lo scorso anno presentò un esposto alla magistratura militare proprio sulla battaglia dell’agosto 2004 - annuncia che quel materiale «sarà acquisito e inviato al procuratore Antonino Intelisano: «Il ministro Martino è sempre stato restio nel raccontare quel che accadde durante la battaglia. Al punto di negare, poi smentito dalle indagini della procura militare, che tra il 5 e il 6 agosto 2004 ci fossero state vittime civili». Proprio al ministero della Difesa avrebbero accolto con molto imbarazzo la messa in onda del video.
Messaggi
1. > Spari sui feriti a Nassiriya: «Annichiliscilo» , 10 dicembre 2005, 15:28
Durante le missioni di Peace-Keeping, in caso di pericolo si effettuano missioni di controattacco contro le posizioni del nemico, in questo caso i ponti avevano una valenza tattica molto importante.
Se cadevano nelle mani degli insorti c’era la possinbilità che gli italiani avrebbero perso il controllo della città e ci sarebbe voluta una seconda battaglia (molto più rischiosa) per rientrare.
I nostri ragazzi che sono li, sanno benissimo a chi sparano, perche sono dotati di Binoccoli e mirini ottici anche a visione IR, quindi non condanniamoli perche fanno il loro lavoro per il popolo iracheno, daltronde l’addestramento prevede anche che si stani il nemico; certo la tensione che accumulano i nostri ragazzi durante l’arco della giornata a notevole e ha volte possono fare affermazioni insensate, in questo caso provate voi a combattere per due giorni senza sosta...poi mi direte comè......
Luca
Parma
1. > Spari sui feriti a Nassiriya: «Annichiliscilo» , 10 dicembre 2005, 16:55
Incredibile: "Stanare il nemico!??? Ma non eravamo lì in "Missione umanitaria" !?? Non hanno giurato su questo: che non hanno mai dichiarato guerra all’Irak: Berlusconi, Fini, Selva, Castelli, Giovanardi, Martino..! Quante volte abbiamo sentito questo governo rassicurarci sul fatto che il loro governo non ha mai dichiarato guerra all’Irak, che "non" siamo in guerra, che non abbiamo nemmeno attrezzature di guerra, che non abbiamo violato la costituzione che vieta a qualsiasi governo italiano che l’Italia possa fare una guerra di attacco a un altro paese, che siamo lì per dare biscotti ai bambini iracheni, per garantire che si possano muovere liberamente per strada senza maledetti cecchini, che possano aprire in pace le loro scuole? ma non eravamo lì a mantenere l’ordine? A ripristinare la democrazia? A fare una operazione, lo ripeto, UMANITARIA? E invece questo signore se ne esce a dire che eravamo lì a "stanare il nemico"?!? E di grazia quando mai il governo Berlusconi avrebbe riunito il parlamento per votare a camere riunite una guera di invasione dell’Irak? un’operazione per "stanare il nemico"?
2. > Spari sui feriti a Nassiriya: «Annichiliscilo» , 10 dicembre 2005, 21:20
Il berlusconiano è sparito.Ha tentato di diffondere le tesi del suo padrone Berlusconi,come tutti i media ,d’altronde.Con le bugie,la destra ha legittimato una guerra anticostituzionale.La censura del filmato risponde al tentativo di berlusconi di non fare vedere agli italiani la vera natura della "missione" in Irak:un supporto alla guerra d’invasione degli americani in Irak.
Patrizia
3. > Spari sui feriti a Nassiriya: «Annichiliscilo» , 13 dicembre 2005, 18:07
Per vostra informazione il berlusconiano, come vengo definito in questo forum, non è altro che un militare del corpo degli ingenieri dell’esercito.
E provo disprezzo per la gente che offende la morte dei miei copagni a Nassiryah, io nn sono un guerrafondaio fascista come molte persone ci definiscono offendendoci molto spesso, ma un servitore dello stato, che lavora si impegna per il bene di tutti anche vostro.Ho fatto una scelta di vita per seguire la mia passione e l’attrazione per le stellette e lo abbinata con i miei studi, vi prego cercate di avere più rispetto.
Luca
Parma
4. > Spari sui feriti a Nassiriya: «Annichiliscilo» , 13 dicembre 2005, 19:40
Con tutto il rispetto personale, hai delineato il classico profilo dell’ "uomo di destra".
Forse non sarai un berlusconiano nel senso stretto del termine, forse voterai pure a sinistra ( nel tuo caso ne dubito, ma lo schifo per Berlusconi porta per fortuna anche gente di destra a votare contro di lui ).
Certo pero’ che con l’ orientamento pur assai variegato - ed "eretico" rispetto alla sinistra tradizionale - di questo sito c’entro c’entri ben poco .....
Con tutto il rispetto per te e per i morti di Nassiryah ( un po’ meno per gli "annichilitori" sicuramente ancora vivi ) bisognera’ che te ne fai una ragione ....
Keoma
5. > Spari sui feriti a Nassiriya: «Annichiliscilo» , 14 dicembre 2005, 00:09
Sento un’ira fredda che mi sale addosso e intendo controllarla. Voglio sperare che la lettera di tale Luca sia solo uno scherzo. Voglio sperare altresì che non sia quello stesso Luca “il magico” che viene citato nel filmato e che uccide come un cecchino fuori coscienza
Dunque cerchiamo di essere molto chiari: questo paese si chiama Italia; l’Italia ha una Costituzione che, nell’articolo 11, dunque in uno dei principale articoli che le sono di fondamento, VIETA TASSATIVAMENTE di fare guerre aggressive; le guerre aggressive sono una enormità di assassini e l’assassinio premeditato è contro ogni legge umana e morale. Immagino che la Costituzione vieti l’assassinio gratuito a chiunque ubbidisca alle leggi di questo stato, e massimamente ai carabinieri, e immagino che i carabinieri non saranno un gruppo sovversivo inserito subdolamente nel corpo dello Stato che va CONTRO le leggi dello Stato italiano. Immagino che i carabinieri, come qualunque arma onorevole e onorata, abbiano rispetto delle leggi e massimamente della Costituzione, e non siano assassini, perché sennò dovrei supporre che nel seno dello stato si nutre una organizzazione criminale armata che supporta dei criminale in spregio alle leggi della Repubblica.
Questo governo di centrodestra ha dichiarato che la Costituzione non è stata violata perché noi non siamo in Irak come forza di aggressione, e non abbiamo dichiarato guerra a nessun stato straniero. Il governo ha dichiarato SOLENNEMENTE che siamo in Irak solo come MISSIONE UMANITARIA. Il governo ha dichiarato, ripetutamente, per due anni, questa, evidentemente, menzogna e tutte le forze armate l’hanno avallata. Tutte le forze armate dello stato italiano l’hanno ripetuta in sintonia.
Nell’agosto del 2004 a Nassirya, città dove sono stati mandate in “missione umanitaria” delle forze armate italiane si svolge una battaglia attorno ai ponti sull’Eufrate. Su cosa è successo in questa battaglia l’opinione pubblica non sa niente perché l’ordine del governo è di nascondere i fatti. Il governo ordina il ritiro di tutti i giornalisti e dei volontari dall’Iraq e fa una legge per dare fino a 20 anni di carcere a chi mandi notizie sui combattimenti che non siano concordate coi generali. La stampa viene imbavagliata, arrivano solo notizie embedded, mentre continua l’indegna pagliacciata della “guerra umanitaria”. Si immagina a questo punto che, se i fatti non saranno conformi alle dichiarazioni del governo, le forze armate che ne eseguono gli ordini, abbiano comunque la consegna di tacere sulla verità dei fatti, non fosse altro per non svergognare i propri generali e il proprio governo. Su Nassirya scende difatti un vergognoso patto di silenzio.
Tuttavia un gruppo di imbecilli, perché non saprei come alto definirli, in tutta questa situazione di menzogna e compromesso, in tutta questa situazione di grandissimo segreto e di omertà, girano il loro famigerato filmetto dove tutto quello che è stato dichiarato solennemente dal governo, dalla maggioranza parlamentare, dal corpo di armata, dai loro diretti superiori, viene bellamente SMENTITO E RIDICOLIZZATO.
Si capisce dal filmato che le cose sono ben diverse dalle dichiarazioni ufficiali, che siamo lì abusivamente in una guerra non proclamata; lo shoccante filmatino, pur malfatto, permette di dare di bugiardi a un sacco di politici e generali e di gettare il discredito su tutto il nostro paese.
Si vede altresì che quei vanesi che girano il film sono degli idioti che non capiscono nulla di guerra, che non sanno usare le armi, che danno di cretino a un generale, che rischiano di sparare addosso ad altri italiani. Ma la cosa peggiore è che si sentono le voci di questi malcresciuti che ridono mentre AMMAZZANO… cantano… dicono quanto si divertono mentre sparano a innocui passanti o fanno fuori feriti a terra, gridano quanto è bello fare l’inferno nel centro di una città di 200.000 abitanti e si rallegrano e “si divertono” a tutto questo!!!! Abbiamo l’assoluto divertimento di un pugno di ragazzi di strada che fanno fuori un formicaio, solo che non è un formicaio, è una città di 200.000 abitanti,sono persone vive, uomini e donne e bambini, e loro stanno lì a ridere come degli idioti al pensiero di quante persone moriranno, MORIRANNO!!!!
E lo fanno da veri sciocchi, in barba a tutte le convenzioni internazionali, allo sputtanamento che provocheranno a livello nazionale e internazionale, al fatto che stanno mettendo il nostro paese alla burletta e che stanno svergognando allegramente il nostro governo e i loro capi militari, e fanno tutto questo ridendo, in totale incoscienza, come bestie…
Ma questo non gli basta: per quanto sia rigidamente proibito, e addirittura col carcere, mandare informazioni da luoghi di guerra, se ne fregano di tutte le precauzioni e degli ordini del governo e delle sanzioni penali, e sono così compiaciuti di quello che hanno fatto e filmato che pensano bene di diffonderlo anche agli altri e forse lo vendono per soldi, questo filmato, o forse lo regalano, ma certamente lo fanno arrivare fino a noi.
Ora i casi sono due: o questo filmato è una bufala e allora va detto e l’onore dei soldati italiani va ristabilito insieme a quello del governo, o questi criminali che uccidono persone ridendo e sputtanano il governo nelle sue bugie sono indegni di stare in un’arma e devono immediatamente essere espulsi, non fosse altro per stupidità congenita.
Oppure, se tutto ciò dovesse risultare vero, devono essere loro applicati gli articoli 72 e 73 del codice penale militare italiano, là dove la legge recita che viene punita «l’illecita raccolta, pubblicazione e diffusione di notizie militari” con pena che va dai due ai 20 anni.
Veramente d fronte a una simile bestialità non ho parole
viviana
6. > Spari sui feriti a Nassiriya: «Annichiliscilo» , 17 dicembre 2005, 20:44
Allora, mettiamo in chiaro una cosa. Io ho rispetto per tutti qui dentro, mi sn imbattuto in questo sito per puro caso mentre stavo curiosando qua e là.
Non sono il tale carabiniere che operava a Nassirya, sul tetto vicino all’ Animal House. Ho solo detto in parole forse poco chiare, che ci sono 190 000 uomini delle forze armate che operano per il paese e per voi tutti.
Forse non avete chiaro che odio la politica in sè, e che mi sono arruolato come intento per aiutare il paese; conosco benissimo la costituzione dal primo all’ultimo articolo visto che a casa ne ho una copia.
Per tua informazione "Viviana" gli articoli 72 e 73 del codice penale militare sono stati di recente ammorbiditi, e i militari sono autorizzati a portare Combat Camera con loro in combattimento e ha tenersi il materiale filmato.
Concludendo voglio dirvi che nelle esercitazioni ,io ci sono passato e nn è una cosa piacevole e sopratutto nn sono come nei film americani, tantomeno essere impegnati in una vera battaglia con uomini che ti sparano contro RPG, che si conficcano nei mezzi facendo brandelli di chiunque.
Noto, con particolare rabbia, che in questo sito , se dovesse morire un militare sareste tutti contenti dal primo all’ultimo e potrei essere anche io. Spero di non incontrare mai una di quelle persone che ha urlato in piazza 10,100,1000 nassirya.
Luca
7. > Spari sui feriti a Nassiriya: «Annichiliscilo» , 17 dicembre 2005, 21:00
Non dire sciocchezze, Luca, qua nessuno è contento se muore qualcuno, né se muore un carabiniere, né’ se muore un iracheno, solo molti di noi non credono affatto che 190.000 soldati italiani siano andati a Nassirya per difendere i confini italiani o la libertà italiana. Questa è la differenza tra me e te. Tu credi che chiunque fa una guerra fa bene a farla e che quella guerra sia sempre una cosa eroica e che fa onore alla patria. Io no.
viviana
8. > Spari sui feriti a Nassiriya: «Annichiliscilo» , 17 dicembre 2005, 21:35
L’ITALIA E’ UNA REPUBBLICA FONDATA DUL LAVORO ALLORA..TI PREGO..VAI A LAVORARE
9. > Spari sui feriti a Nassiriya: «Annichiliscilo» , 17 dicembre 2005, 22:32
Il mio lavoro lo faccio tutti i giorni. La guerra ,lo so, non porta rose e fiori ma ancora più dolore nella gente, a volte la ritengo più giusta che voi perchè francamente lasciare un popolo in mano a dei Terroristi o Dittatori proprio non mi va sopratutto per mio figlio piccolo, quando lo vedo capisco quanto la vità sia bella e voglio che il suò futuro sia sgombro da questi problemi
A questo punto credo che solo chi è militare sa veramente cosa si prova, nei confronti dei compagni e nei confronti di chi proteggiamo, è un qualcosa che non so descrivere.
Luca
10. > Spari sui feriti a Nassiriya: «Annichiliscilo» , 17 dicembre 2005, 22:40
E allora lascia perdere .....
Keoma
11. > Spari sui feriti a Nassiriya: «Annichiliscilo» , 18 dicembre 2005, 13:58
Qualche volta si rimane muti nel constatare come una persona che sembra simile a noi, con la stessa famiglia, le stesse cure domestiche, gli stessi affetti, sia in realtà lontanissima come se appartenesse a un altro pianeta, a un’altra specie. Le parole che usiamo sembrano le stesse ma non sono le stesse, le finalità che perseguiamo sono profondamente diverse, i mezzi con cui realizziamo la nostra vita appartengono a dimensioni addirittura opposte.
Quando questo accade tra noi e popoli che vivono reclusi in una foresta e si sono separati dal flusso della storia per millenni, tutto questo è in qualche modo accettabile. Possiamo anche osservare senza condannare che essi godano nel torturare prigionieri o nel troncare vite umane senza motivo plausibile e anzi godendo o per motivi che sono inverosimili, o che trovino giusto e lecito devastare impietosamente la terra in cui abitano per ossequio ai loro re venerati come divinità e mai messi in discussione, mentre protraggono guerre di devastazione e rovina in nome di pregiudizi tribali e di obbedienze cieche e dogmatiche.
Ma quando questo accade nello stesso tempo e spazio con qualcuno apparentemente simile a noi, che ci dovrebbe essere simile e che dovrebbe avere avuto la nostra stessa evoluzione di etica e di pensiero, la nostra stessa evoluzione sociale, perché ha goduto delle stesse condizioni culturali o ambientali nostre, ci sentiamo vacillare, e ci prende uno scoramento infinito e sentiamo profondamente un senso di solitudine e di alienità come di fronte a una ingiustizia di cui egli non è nemmeno consapevole, qualcosa che fa torto alla sua crescita, qualcosa che lo ha precluso per sempre dall’umano
viviana