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Stasera Ong e società civile promuovono - una veglia per Angelo a Gerusalemme
Publie le martedì 15 agosto 2006 par Open-Publishingliberazione, 14.8.06
Le Ong palestinesi di Gerusalemme condannano l’uccisione di Angelo
Frammartino e promuovono una veglia di solidarietà per i familiari del
volntario italiano e per i suoi amici per stasera alle 19.30. Il luogo è
quello dell’aggressione omicida, sulla Sultan Suleiman Street, tra la porta
di Damasco e quella di Erode, per riaffermare ancora una volta i principi
di pace, fratellanza e reciproca conoscenza e scambio che chiunque abbia
colpito Angelo ha provato a uccidere con lui. Parole di pace, dunque, e di
cordoglio raccontate da chi Angelo l’ha conosciuto al lavoro in Palestina.
Dyala Husseini fa parte del “centro sociale” - diremmo noi - di Burj Al
Luqluq (“Torre del fenicottero”), quello in cui Angelo era arrivato con gli
altri volontari organizzati da Arci e Cgil, e racconta come aveva
conosciuto il giovane di Monterotondo: «Angelo aveva un rapporto eccellente
con i bambini del centro, era un volontario di pace venuto in solidarietà
con il popolo palestinese e noi gli volevanmo bene».
L’omicidio ha
sconvolto tutti nella città vecchia, uno dei più poveri quartieri di
Gerusalemme dove la vita dei palestinesi è al margine. Qui il centro “Torre
del Fenicottero” fornisce servizi di asilo e scuola materna per i bambini
più piccoli, progetti ricrativi di sport, animazione e cultura, con
laboratori quotidiani per ragazzi e ragazze.
Un posto che ha ospitato
centinaia di volontari italiani e non in questi anni. «Nessuno può
descrivere il nostro dolore per quanto successo - continua la coordinatrice
del centro, Husseini - i nostri pensieri vanno ora alla famiglia e agli
amici di Angelo, hanno la nostra più profonda solidarietà e amicizia,
speriamo possa arrivargli per sapere che Angelo tra noi era un amico e un
fratello».
Alla veglia di stasera oltre a tutta la comunità della Torre del
fenicottero hanno dato la loro adesione la Orient House, l’Arab Studies
Society, la Faisal Husseini Foundation.