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Stati Uniti, Europa e diritti umani

Publie le martedì 24 giugno 2008 par Open-Publishing

L’Avana. 21 Giugno 2008

LE RIFLESSIONI DI FIDEL
Speciale per Cubadebate

La poco prestigiosa forma di sospendere le sanzioni contro Cuba che
ha appena adottato l’Unione Europea il 19 giugno, è stata abbordata
da 16 dispacci internazionali di stampa. Non implica in assoluto
conseguenze economiche per il nostro paese. Al contrario le leggi
extraterritoriali degli USA e il blocco economico e finanziario
continuano pienamente vigenti.

Alla mià età e con il mio stato di salute, uno non sa quanto tempo
vivrà, ma sin d’ora desidero esprimere il mio disprezzo per l’enorme
ipocrisia che questa decisione contiene.

Questo inoltre è avvenuto coincidendo con la brutale misura europea
di espellere gli immigranti non autorizzati provenienti dai paesi
latinoamericani, in alcuni dei quali la maggioranza della popolazione
è d’origine europea. Gli emigranti inoltre sono frutto dello
sfruttamento coloniale, semicoloniale e capitalista.

A Cuba, in nome dei diritti umani s¡ esige impunità per coloro che
pretendono di consegnare, piedi e mani legate, la Patria e il popolo
al capitalismo.

Anche le autorità del Messico hanno dovuto riconoscere che mafia di
Miami al servizio degli Stati Uniti ha strappato con la forza o
comprato a un importante contingente di agenti dell’emigrazione del
paese decine di immigranti illegali tra i quali bambini innocenti,
trasportai a forza per acque pericolose e persino madri forzate ad
emigrare.

I trafficanti di persone, come quelli della droga, che dispongono a
loro piacimento del più grande e ricco mercato del mondo, hanno posto
a rischio l’autorità e la morale che qualsiasi governo necessita per
dirigere uno Stato, spargendo sangue latinoamericano per ogni luogo,
senza contare i morti che per emigrare cercano d’attraversare
l’umiliante muraglia di frontiera su quel che fu un tempo territorio
del Messico.

La crisi degli alimenti e dell’energia, i cambi climatici,
l’inflazione danneggiano le nazioni. L’impotenza politica regna e
l’inganno e le illusione tendono a generalizzarsi.

Nessuno dei governi, e tanto meno quelli della Repubblica Ceca e
della Svezia che erano recalcitranti alla decisione dell’Unione
Europea, potrebbero rispondere coerentemente agli interrogativi che
sono sul tappeto.

Intanto a Cuba i mercenari e vendi patria al servizio dell’impero si
strappano i capelli e si stracciano i vestiti in difesa dei diritti
umani di tradimento e impunità.

Ho molte cose da dire, ma basta per oggi. Non desidero infastidire,
ma vivo e penso.

Divulgherò questa riflessione solo via Internet, venerdì 20 giugno
2008.

Fidel Castro (Traduzione Gioia Minuti)