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"Stop razzismo", Rifondazione in piazza il 4 ottobre
Publie le lunedì 29 settembre 2008 par Open-Publishing1 commento
"Stop razzismo", Rifondazione in piazza il 4 ottobre
di Stefano Galieni, responsabile dipartimento Immigrazione Prc
Un punto di partenza: la strage di Castelvolturno, il brutale omicidio di Abdul a Milano, segnano il sanguinoso epifenomeno dell’impunità di cui gode la deriva razzista di questo paese. Una scia di sangue che dalle acque del "cimitero Mediterraneo" porta direttamente ai cantieri delle metropoli, in cui crescono gli omicidi e i "tentati omicidi" sul lavoro, in cui nei campi rom si respira una paura mai registrata, in cui l’essere straniera o straniero o solo avere il colore della pelle un po’ più scuro immette direttamente nell’elenco delle persone pericolose, da seguire, controllare, fermare, a volte pestare con un consenso di massa diffuso e vigliacco.
Le ragioni di una involuzione che ha a che fare con l’idea fondante di democrazia, sono complesse e articolate, diversificate nelle modalità con cui si realizzano nei territori e frutto del dissolversi di legami sociali e politici, come dell’assenza di una politica dei diritti. Tutto sembra sepolto sotto la coltre di una affermazione ideologica (dobbiamo vivere in un mondo meno libero e solidale per avere in cambio una falsa sensazione di sicurezza personale) e di un contesto economico che richiede mano d’opera sempre più ricattabile, priva di diritti, a basso costo, da utilizzare come esercito industriale di riserva o come carne da macello per ricoprire nicchie economiche fondamentali, in condizioni di vita e di lavoro inaccettabili.
Razzismo etico e materiale sembrano essere le coordinate interpretative di questo scorcio di ventunesimo secolo. Iniziano però a manifestarsi forme di reazione positiva e a forte connotazione politica. Anche questo è un percorso che non nasce ieri, embrioni e fasi anche di forte impatto sociale si sono determinate negli scorsi anni.
Ma oggi sia i soggetti che vogliono agire ed entrare nel conflitto, sia le condizioni nazionali e continentali in cui ci si trova ad intervenire, stanno mutando, lasciando poco spazio a esperienze trascorse. Si avverte la necessità strutturale di una ricomposizione sostanziale. Almeno in una prima fase attorno a vertenze, obiettivi, proposte, su cui trovare un minimo comune denominatore. La ricostruzione di una coscienza antirazzista che torni ad essere senso diffuso, e che si opponga a leggi, istituzioni e pulsioni di appartenenza identitaria. Come Prc, siamo chiamati ad assumerci importanti responsabilità. Pur avendo cercato di contribuire in passato a livello nazionale e al presente in molti enti locali, e, soprattutto nel parlamento europeo, ad opporci alle derive xenofobe, non siamo riusciti ad ottenere risultati apprezzabili. Oggi le condizioni di vita e di lavoro di quasi 4 milioni di persone che vivono stabilmente in Italia, sono drasticamente peggiorate, nell’indifferenza generale.
Per ricominciare dobbiamo essere partecipi di tutti i processi che, nascendo dal basso, dai singoli territori o dalle reti reali ancora in piedi, si provino ad aggregare, a proporre mobilitazioni, iniziative, tentativi di ricostruire sistemi di relazione. Per questo abbiamo deciso di aderire e di contribuire fattivamente alla manifestazione nazionale che si terrà a Roma sabato 4 ottobre e promossa dal comitato "stoprazzismo", un appuntamento importante anche per le modalità con cui è stato progettato. Per le stesse ragioni, chiediamo alle compagne e ai compagni di impegnarsi per la riuscita della manifestazione provinciale promossa da molte associazioni, forze sociali, che si terrà ad Ancona nella stessa data, per le stesse ragioni ci vogliamo considerare - soprattutto alla luce dell’ultima strage - parte della "tre giorni" di mobilitazioni che si terrà a Caserta dal 4 al 6 ottobre e saremo il 16 ottobre alla mobilitazione promossa dalla associazione Dhumcatu.
Per questo cercheremo e di certo troveremo convergenze con le tante iniziative dimenticate che anche nelle province più remote si vanno mettendo in piedi. Rappresentano il tentativo di costruire sponda politica laddove rischiano di prevalere rabbia e disperazione. Ma per le stesse ragioni è utile che la grande manifestazione promossa da tanti uomini e donne che si terrà sabato 11 ottobre, per ridare vigore ad una necessaria e urgente opposizione sociale nel paese, abbia fra le sue parole d’ordine principali la lotta al razzismo e la volontà di saldare in una prospettiva comune le vertenze dei lavoratori e delle lavoratrici migranti e autoctoni. Per questo chiediamo ai tanti e alle tante che hanno indetto mobilitazioni di essere in questa data con noi, ad arricchire di contenuti anche questa scadenza.
Ma non basteranno le manifestazioni, per quanto importanti. Vanno riannodati i fili, costruito un discorso pubblico capace di parlare anche a chi oggi è distante o vive la presenza migrante come fattore destabilizzante, a chi è caduto nella trappola securitaria. Va intrapreso un percorso in cui al di là delle divergenze di analisi e della scelta delle priorità da definire, si accetti la pluralità dei soggetti partecipanti come un valore costitutivo. Un impegno a cui Rifondazione Comunista non si sottrarrà.
Messaggi
1. "Stop razzismo", Rifondazione in piazza il 4 ottobre, 8 ottobre 2008, 22:46, di helmut leftbuster
DVRA CRVX CENACVLI
- Lorenzo Jovanotti : l’ombelico della sua Mercedes ! -
E così anche il tambureggiante barbone paladino dei barboni, il cantore degli ombelichi di mondi (tediosamente) esotici, l’araldo dei popoli diseredati e degli arbusti più scorticati, è convolato a consacrare la propria vita coniugale in nome di Stato e Chiesa. Quanto costui realmente confidi nella benedizione dell’uno e dell’altra non è certo affar nostro, ognuno è libero, e libero di tener fede alla propria coscienza etica e coerenza morale; tuttavia rimane nostro appannaggio un giudizio sulla "star pubblica", inseparabile simbionte del buon Lorenzo: già, perché quando con le proprie prerogative da jet-setter, fama televisiva, e influenza divulgativa si travalica il proprio "Io" sconfinando nella propaganda politica, riuscendo a far canticchiare alla gente i propri motivetti, insomma assumendo un ruolo pubblico con la piena connivenza dei soliti parassiti editoriali, si diventa pubblico patrimonio alla stregua d’un contestabile monumento insediato in pubblica piazza: non lo si può prendere a picconate, ma senz’altro tirargli qualche uovo marcio sì, ed in tempi di austerità, la merda.
Ebbene, eccone un pò calda calda: ma come?! Emergency,..i tormentoni in favore dell’Africa, delle foreste abbattute; testi, musiche, sonorità e componenti della band forsennatamente improntati a celebrare quanto di più prossimo ai temi della povertà, del Terzo Mondo, dei bambini coi musetti crogiolanti di mosche e coi pancioni dall’ombelico a pallina...e poi ti sposi in Mercedes!?!..Con la scorta dagli auricolari penzoloni alla Berlusconi, con gli invitati strafirmati, il vestitino da pinguino e il cilindro da strozzino! Cioè, non a bordo di una Tata o di una Mahindra, costruite in India, così da aiutare quel mercato nascente fra gente che crepa di fame a frotte tutti i giorni, e neanche di una sovietica Skoda, di una cubana Uaz, o d’una di queste nuove low-cost cinesi, o foss’anche d’una fottuta Fiat per restare italiano, rosso, ma italiano: no, una tedesca, alto-borghese, sprezzantemente lussuosa e nibelungica Mercedes, pronipote di quella che scarrozzava Hitler.
Ma certo, in fondo hai ragione tu, caro Lorenzo: nessuno ci rifletterà sù, nessun media dabbene se ne accorgerà..non Fazio, non Blob, non certo il pelatone che fa satira a Ballarò...nessuno si permetterà di sollevare simili osservazioni: continueranno i sorrisetti a go-go, le belle frasi ad effetto pronunciate magari abbracciato a Gino Strada, i Cd venduti grazie a video in cui saprai tornare frequentatore di palme e noci di cocco, e protettore di koala spelacchiati da cacciatori senza scrupoli. E la gente continuerà a non farsi domande sul conto di questi clown di regime, foraggiati ora come parlamentari, ora come showmen - o showgirls?!..boh! - inviati sull’ "Isola dei Famosi" (vedi il deputato comunista Wladimir Luxuria...), indugiando nel rimpirgli (di fottuto petrolio iracheno, magari!..) i serbatoi delle loro Mercedes.
HELMUT LEFTBUSTER
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