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Care amiche,
l’emergenza donne è sempre più impellente.
La costruzione di un regime, come quella cui stiamo assistendo nel nostro Paese, costringe il ruolo della donna ad una regressione sempre più spaventosa.
Le donne fanno paura, si sa. La fanno da sempre. Fanno paura agli uomini che amano il potere e non il confronto. Fanno paura ai prepotenti e a tutti coloro che non sono in grado di sostenere delle relazioni paritarie con altri esseri umani.
Le donne libere sono ribelli, ingestibili, anticonformiste e trascinatrici. Soprattutto, possono fare da esempio alle altre donne che costituiscono ancora ad oggi la maggioranza degli essere umani assoggettati nel mondo.
Una rivoluzione femminile significherebbe una rivoluzione degli emarginati, degli esclusi, dei deboli.
Le donne fanno paura. Soprattutto ai regimi.
Dopo la dittatura del patriarcato e della religione, oggi dobbiamo subìre un nuovo tipo di regime: quello mediatico, che è il più pericoloso e subdolo di tutti, perché ci dipinge buone solo in funzione di quanto siamo fighe o sessualmente appetibili instillando una volgare cultura sessista nelle nuove generazioni.
Le donne sono tornate ad essere solo corpo: corpo da vendere, da toccare, da guardare, da giudicare.
Solo noi possiamo reagire a questa condizione, gridando l’esistenza della nostra anima, che chiede considerazione e rispetto. Ribelliamoci a questa situazione attraverso una rivoluzione creativa, fatta di parole, di gesti e di comportamenti e soprattutto di "NO, GRAZIE. IO NON CI STO a scendere a compromessi con me stessa, con il mio valore, con la mia professionalità".
Contiamo quando facciamo numero, nelle case, nelle aziende, nella politica, nelle scuole...Non lasciate mai una di voi a combattere da sola contro il mondo. Dovunque ci sia una vostra amica o conoscente discriminata, là siate anche voi.
Ribelliamoci al regime mediatico utilizzando Internet che è l’unico mezzo rimasto ancora libero e pluralista e FACENDO RETE.
A questo proposito, se già non l’avete fatto vi chiedo di invitare altre amiche ad iscriversi alla newsletter del blog "Vita da Streghe"(http://vitadastreghe.blogspot.com) e di inviarmi articoli, storie, informazioni, denunce o richieste di aiuto per farle pubblicare sul sito.
Incominciamo a fare gruppo fra di noi e a mettere un primo mattoncino su questa strada.
Grazie a tutte e SU LA TESTA.
Giorgia
Messaggi
1. Su la testa!, 24 maggio 2009, 13:27, di viviana
A Bologna esiste anche una lista civica di sole donne e in molte citta’ ci sono liste civiche al femminile. A Bologna 46 candidate si propongono agli elettori "per debellare gli stereotipi, i pregiudizi e le discriminazioni, contro il maschilismo, il razzismo e le discriminazioni sessuali".
"Altra citta’" punta anche a garantire l’applicazione della legge 194 e l’accesso alla pillola del giorno dopo, nel rispetto dell’autodeterminazione delle donne.
Altri punti del programma: il diritto alla salute, un’assistenza domiciliare capillare, la difesa del ruolo dei bambini e degli anziani, il potenziamento del trasporto pubblico, la creazione di nuovi posti di lavoro puntando all’ambiente.
Abbiamo gia’ visto cosa ha prodotto il peggiore governo maschile (anche clericale) e a quale degradazione dei valori femminili e civili ha piegato il nostro paese fino a sfiorare indecenze inaudite.
In Italia i maschi sono 27.260.953 mentre le femmine 29.044.615. In tutte le regioni e le province il numero delle donne supera quello degli uomini. Non possiamo tollerare che la maggioranza della popolazione venga ridotta al ruolo di serva o di velina da un machismo degradato incapace di rispettare la parita’ dei diritti e la dignita’ della persona e mirante a prostituire la donna al rango di serva, incubatrice o oggetto sessuale, come nelle peggiori societa’ tribali!
C’e’ solo un modo per valutare un sistema sociale: vedere come tratta le sue parti storicamente emarginate: le donne, i bambini, i malati, i poveri, gli stranieri e i diversi. Chiunque voglia parlare di politica deve mostrare cosa intende fare in concreto per restituire dignita’ e rispetto a queste parti che in un contesto civile devono trovare considerazione e spazio. In caso diverso, saremo nel solito sistema storicamente perverso che basa il potere di pochi sulla discriminazione e sulla sofferenza di troppi e che dovrà essere necessariamente lasciato indietro dal progresso umano.
La degradazione in cui B vuole rigettare le donne e’ sotto gli occhi di tutti.
La manipolazione mentale e sessuale perpetrata da quest’uomo orrendo inizia nel 1974 con Telemilano.
Sono 35 anni che le sue tv manipolano la testa degli italiani. Sono 35 anni che egli deforma questo paese con tonnellate di volgarita’, cattivo gusto, barbarie e incivilta’, che metodicamente e insistentemente, con un lavaggio del cervello che nessun altro potere in Italia possiede e nessun paese del mondo presenta, questo corruttore sociale ha deformato e avvilito le teste degli italiani e delle italiane, imprimendo una regressione triviale e subumana al progresso di questo paese, ributtandolo nell’artificio, nella menzogna, nel bordello, imponendo modelli spregevoli e tribali, forzando a condotte inique famigliari e sociali, non solo attraverso il martellamento di una disinformazione costante e coatta ma con spot e programmi contro ogni cultura, educazione e civilta’, con la piu’ massiccia manipolazione mai vista delle idee, dei desideri e delle pulsioni di una massa enorme di cittadini.
Come ogni dittatore sa, il controllo della persona si attua attraverso la manipolazione del comportamento, delle idee e delle emozioni. La tv di B ha agito potentemente su tutte e 3, deformandole secondo il suo interesse, opportunismo e potere.
Solo persone ormai deviate o plagiate possono consentire a un individuo simile, senza piu’ possibilita’ di critica.
La nocivita’ maggiore del grande corruttore non consiste nei giudici che ha corrotto, nell’opposizione che ha ricattato, nei voti che ha comprato o nelle donne che ha prostituito, ma sta proprio nella manipolazione dei comportamenti, delle idee e delle emozioni che ha ridotto gran parte della popolazione a un rango bestiale con l’imposizione di una immagine negativa e con l’annientamento di ogni valore civile, umano e morale, un annientamento a cui le sue televisioni hanno contribuito potentemente con una deformazione di ogni concetto civile
viviana vivarelli