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PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE PER LA CESSIONE AL COMUNE DEL S.MARIA DELLA PIETA’
1) Comunicato Stampa Luisa Laurelli (Consigliere Regione Lazio D.S)
2) Comunicato Stampa Associazione Ex Lavanderia
SANTA MARIA DELLA PIETÀ, Laurelli (Ds): cedere il complesso al Comune, e’ l’unica strada per avviare la riqualificazione e restituire questi spazi ai cittadini
"La questione del Santa Maria della Pietà va risolta in tempi brevi. La nostra posizione è chiara. Sono anni che ci battiamo per il passaggio del complesso al Comune di Roma. Per questo, come primo atto della mia attività di consigliere regionale ho deciso di ripresentare la proposta di legge avanzata dal centro sinistra già nel 2004". A dichiararlo è la consigliera regionale dei Ds Luisa Laurelli, in prima fila, negli anni scorsi, nella battaglia per un uso `civico’ dell’ex ospedale psichiatrico. La legge, di cui Luisa Laurelli è prima firmataria, è stata sottoscritta anche da Alessio D’Amato (Pdci), Giuseppe Mariani (Verdi), Giuseppe Parroncini (Ds), Anna Evelina Pizzo e Ivano Peduzzi (Rifondazione) e Mario Di Carlo (Margherita). "La destra ha fatto un uso a dir poco discutibile del Santa Maria della Pietà - continua Laurelli - che ha provocato le proteste dei cittadini e l’occupazione di parte dei locali. Si stanno stravolgendo i luoghi con la trasformazione dei padiglioni in uffici della Asl e molte strutture sono gravemente degradate. Con la nostra proposta le competenze passano dalla Regione Lazio al Comune di Roma. E’ questo l’atto che giudichiamo fondamentale per avviare il recupero di un importante patrimonio architettonico. Il Comune di Roma ha già infatti individuato nel nuovo Piano regolatore il complesso come "Centralità urbana da pianificare". Non è un luogo qualsiasi. E’ uno spazio che fa parte della memoria storica di Roma, che deve essere restituito alla città.
Le modalità concrete della cessione - conclude Laurelli - saranno definite da una Commissione paritetica composta da rappresentanti della Regione e del Comune che avrà il compito di definire la contropartita per la Regione stessa, ad esempio si potrà arrivare a una permuta di immobili di proprietà comunale già utilizzati o da destinare al servizio sanitario Regionale".
Associazione EX LAVANDERIA
Per l’uso Pubblico, Sociale e Culturale dell’Ex Manicomio di Roma S.Maria della Pietà
Padiglione 31, S.Maria della Pietà (M.Mario) info 339 2646341 - 334 3466267 - fax 178 6028921 lavanderia@diciannovesima.net
COMUNICATO STAMPA
La presentazione della Proposta di Legge Regionale è un atto utile e chiarificatore, chiediamo atti coerenti e trasparenti anche al Comune di Roma
I Consiglieri che hanno ripresentato la Legge Regionale per la cessione del S.Maria della Pietà al Comune di Roma hanno compiuto un atto importante per la trasparenza e la realizzazione di un progetto partecipato di riutilizzo dell’Ex Manicomio di Roma.
Come dice la Cosigliera Laurelli, la cessione del compensorio è l’unica strada per un utilizzo corretto e pubblico dell’ex manicomio di Roma.
A questo punto il Comune di Roma non ha più alcuna ragione per non discutere ed approvare la Delibera di Iniziativa Popolare sottoscritta da 9.000 citadini che chiedono esattamente ciò che è contenuto anche nella Proposta di Legge Regionale.
Chiediamo quindi al Comune, al Sindaco e agli Assessori competenti di riaprire una discussione partecipata e democratica che coinvolga cittadini, familiari e ex degenti, che abbia come obiettivo il rispetto delle leggi nazionali che impongono il riutilizzo degli ex ospedali Psichiatrici per recuperare risorse e strutture per i progetti pubblici di Salute Mentale e, soprattutto, vietano la collocazione al loro interno di qualsivoglia struttura psichiatrica.
La Proposta di Legge Regionale, così come la Delibera propongono una permuta con beni immobili da vincolare alla Salute Mentale ottenendo così, oltre all’uso pubblico anche il dovuto risarcimento coluto dalla Legge Basaglia.
Ribadiamo la nostra ferma opposizione a qualsiasi progetto di utilizzo che non passi per una pratica partecipativa, che non rispetti la memoria dell’ex manicomio e che non tenga conto delle richieste e dei progetti presentati, negli anni, da associazioni e cittadini.
Soprattutto, ribadiamo l’assoluta inaccettabilità di qualsiasi ipotesi rimetta in discussione le scelte fatte dal Consiglio Comunale in occasione dell’adozione del PRG, che prevedono la valorizzazione del Comprensorio senza alcuna cubatura aggiuntiva al suo esterno.
In questo senso, l’ipotesi presentata dall’Università la Sapienza (articolo apparso su L’Unità il 9 giugno) risulta irriguardosa e non praticabile, da un duplice punto di vista: per il suo dimensionamento, che implica di necessità nuove costruzioni non previste dal PRG nella centralità del S. Maria, e per l’assoluta mancanza di partecipazione dei cittadini alle scelte.
Ci auguriamo che la maggioranza capitolina segua l’esempio di attenzione e di rispetto per il S.Maria e per i cittadini che stanno dimostrando i consiglieri regionali.
Ci appelliamo all’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale affinché la Proposta di legge sia messa immediatamente nel calendario dei lavori del Consiglio Regionale chiudendo finalmente una prima fase della vicenda infinita che riguarda il S.Maria e aprendo un tavolo vero ed aperto di confronto tra istituzioni e cittadini.




