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Sulla Calabria gaffe di Pisanu a Porta a Porta

Publie le giovedì 5 ottobre 2006 par Open-Publishing
7 commenti

GAFFE DELL’EX MINISTRO DELL’INTERNO PISANU A PORTA A PORTA: “IN CALABRIA LA SOCIETA’ CIVILE NON SI E’ INDIGNATA E RIBELLATA CONTRO LA ‘NDRANGHETA”.


Siamo rimasti agghiacciati, indignati, offesi ed umiliati dalle esternazioni fatte dall’On. Pisanu all’ultima puntata di “Porta a Porta”, nella quale l’ex Ministro dell’Interno afferma che a differenza della Sicilia dopo gli omicidi di Dalla Chiesa, Falcone e Borsellino, in Calabria non ci sarebbe stata indignazione e ribellione della società civile contro la ‘ndrangheta.

Ci stupisce che ad asserire ciò sia stato proprio Pisanu, il quale il giorno seguente l’omicidio Fortugno venne in Calabria nel mentre i tg di tutta Italia facevano vedere i ragazzi e le ragazze con lo “striscione bianco” davanti al Tribunale di Locri.

Senza contare le manifestazioni del 18 ottobre, le migliaia e migliaia di persone il 19 ai funerali di Fortugno dietro lo striscione “E adesso ammazzateci tutti” e la grande manifestazione del 4 novembre 2005.

Respingiamo perciò al mittente la “gaffe” di Pisanu, che fa ancora più male e diventa grave ed imperdonabile dimenticanza proprio perché arrivata a meno di due settimane dall’anniversario dell’omicidio Fortugno.

Il Movimento dei ragazzi di Locri e di Calabria "E adesso ammazzateci tutti"

www.ammazzatecitutti.org

Messaggi

  • Penso che Pisanu abbia perso un’ottima occasione per tacere.

    La ribellione dei ragazzi, all’indomani dell’omicidio Fortugno, ha contribuito a risvegliare le coscienze sopite di molti, adulti e non, calabresi e non …

    Il loro grido di denuncia è rimasto indelebile in tutti noi … da quel giorno non siamo più gli stessi …
    Certamente c’è ancora molto da fare, c’è ancora molto da lavorare per cambiare del tutto il modello culturale dell’omertà, ma è anche vero che per l’affermazione di determinati processi è necessario che il cittadino si senta protetto e non sia destinato a diventare carne da macello … e le responsabilità dello Stato, in questa direzione, sono pesanti, a cominciare dal mancato rafforzamento delle forze dell’ordine e della magistratura, sia in termini di risorse umane che finanziarie e tecnologiche … pesanti sono, quindi, anche le responsabilità dello stesso Pisanu all’epoca in cui è stato Ministro (mi verrebbe da chiedergli: “e lei, quando era Ministro, che cosa ha fatto?”). Non dimentichiamo, inoltre, che nello stesso Governo di cui ha fatto parte Pisanu c’era un Ministro, Pietro Lunardi, che si è permesso, addirittura, di dire pubblicamente che bisogna convivere con la mafia … evidentemente pensava allo “stalliere” di Berlusconi, ospitato nella villa di Arcore …

    E c’è un’altra cosa che Pisanu non ha considerato: dietro i ragazzi c’erano, ci sono e ci saranno le loro famiglie … e sono anche le famiglie, con il loro esempio quotidiano, che hanno generato (non solo fisicamente) questi ragazzi …

    Sì, Pisanu ha dimenticato la Calabria onesta …

    stellamarina50


    Oggi non è che un giorno qualunque di tutti i giorni che verranno, ma ciò che farai in tutti i giorni che verranno, dipende da quello che farai oggi. (Ernest Hemingway)

    • Cari ragazzi di Locri, l’On.le Pisanu, per fortuna, non è più nessuno:
      ve lo ricordate quando affermava che in Calabria lo Stato era stato
      presente ! Ve la ricordate la risposta che uno di Voi gli diede allora ?

      22 omicidi, senza nessun colpevole, se questo vuole dire essere presente!

      Non ho visto la puntata , ma ho visto le due puntate di Falcone e adesso capisco perchè non l’hanno mandata in onda prima delle elezioni : se Vespa avesse avuto la schiena dritta, avrebbe fatto qualche domanda che Pisanu non avrebbe voluto sentire.

      E invece le domande sono state fatte proprio dai ragazzi di Locri il 4 novemre 2005: Come si poteva combattere la Mafia con Ciancimino Sindaco di Palermo? come si poteva combattere la mafia con Andreotti al Governo ?

      Ma una cosa sacrosanta l’ha detta: l’indignazione non è mai abbastanza.

      E allora ci dobbiamo indignarci di più, Dobbiamo farli vergognare.

      E Vespa, si deve vergognare se pensa alle interviste di Oriana Fallaci la quale scriveva quello che nessuno sopportava leggere.

      O di quello che scriveva Pasolini: di cui Andreotti a suo tempo disse :"se l’è andata a cercare".

      Un saluto da Falerna

      Arrivederci a Locri

      Francesco Spinelli

  • da un intervento su www.ammazzatecitutti.org
    della figlia del giudice Scopelliti, ucciso dalla ndrangheta

    Sono amareggiata.
    Così per l’ennesima volta viene fatto il gioco dei mafiosi che impongono alla gente comune (e non, a quanto traspare dalle dichiarazioni dell’On. Pisanu) di vedere la Calabria sotto la lente deformante della violenza e del “menefreghismo”!
    Grazie.
    Grazie all’Onorevole Pisanu per la sua sedicente “attenta analisi”.
    Un’ analisi che però non tiene in considerazione alcuni aspetti che a mio modesto parere sono importanti.
    L’ex Ministro Pisanu asserisce: “Capisco l’indignazione dei ragazzi di Locri, ma debbo mio malgrado osservare che essi rappresentano soltanto una piccola generosa minoranza della società calabrese”.
    No, non ci siamo.
    I Ragazzi di Locri, da quelli del Movimento Ammazzateci tutti, a coloro che hanno emozionato l’opinione pubblica con l’eloquente striscione bianco esposto in Piazza Tribunale il giorno seguente all’assassinio del Vice Presidente Fortugno, a quelli che quotidianamente lottano per cercare di avere giustizia per i morti ammazzati nella Locride, ai giovani delle Libere Associazioni Antimafia (quelle vere e non a pagamento), ai meno giovani, ex sessantottini che permettono oggi ai propri figli di sfilare per le strade e di gridare contro quelle Istituzioni troppo spesso consapevolmente assenti, fino a noi vittime di mafia che non abbiamo molto da perdere, ma che troviamo in questo Movimento Spontaneo la forza e la voglia di continuare a combattere per ottenere non solo GIUSTIZIA ( che ci spetterebbe di diritto ), ma soprattutto che non ci siano altri morti, altre vite spezzate, altri genitori da consolare…sono tanti.
    Noi TUTTI siamo Ragazzi di Locri.
    E chi dice che siamo solo una minoranza, non solo si sbaglia e trasmette un messaggio non vero, ma agisce anche facendo il gioco di chi, per anni, ha permesso che la Calabria fosse solo sinonimo di ‘ndrangheta, violenza e terrore.
    Mi dispiace, ma questo non è accettabile, non dopo la forte e coraggiosa reazione all’omicidio di Franco Fortugno.
    Non è accettabile giudicare quanto siano o meno minoranza dei ragazzi che da un anno girano in lungo ed in largo l’Italia per parlare della propria regione e, attenzione: non per “muovere a compassione” le folle, ma per spiegare come si vive nella punta dello Stivale, e lo fanno con l’orgoglio e la determinazione che solo le giovani speranze sanno trasmettere.
    Loro non dicono: “Ci vergognamo di essere Calabresi”, ma “NOI SIAMO ORGOGLIOSI DI ESSERE CALABRESI, SONO GLI ‘NDRANGHETISTI CHE DEVONO ANDARSENE, ED E’ LA NOSTRA CLASSE DIRIGENTE CHE CI DEVE DELLE RISPOSTE”.
    E non sono soli, perché insieme a loro ci sono le famiglie oneste, ci sono quei Calabresi che sanno dire di NO alle allettanti proposte della ‘ndrangheta, coloro che per continuare a vivere onestamente sono stati costretti a scappare via, non solo dalla Calabria, ma dall’Italia!
    Quello che si sarebbe forse dovuto dire è che le persone oneste in questa regione NON SONO TUTELATE, questo si, ma non dipende certo da noi cittadini comuni.
    Noi da quaggiù facciamo richieste su richieste, ma nessuno ci ascolta, o peggio…fanno finta, promettono e non mantengono.
    Sono 15 anni che giace in Parlamento il Disegno di Legge Lazzati (ideato dall’omonimo Centro Studi) che prevede l’inibizione della propaganda elettorale a coloro che sono sottoposti alle misure di sorveglianza speciale: una svolta nella connivenza tra mafia e politica, un metodo che va proprio ad interrompere questo connubio che da troppo tempo infesta la nostra storia.
    Eppure di questo non si parla.
    Però si contano i Ragazzi di Locri, si dice che sono pochi, che non hanno seguito.
    Non è vero.
    I Ragazzi di Locri non sono lasciati soli dai conterranei e nemmeno dai Ragazzi di Locri d’Italia (quasi 1.400 iscritti nel forum di www.ammazzatecitutti.org), ma sono lasciati soli dallo Stato.
    Sono lasciati soli da chi, invece di ascoltare, di venire tra di noi, di vivere ciò che viviamo fa analisi basate solo su stereotipi.
    Mi sento offesa, da Calabrese, da ‘Ragazza di Locri’ e da ‘Vittima di mafia in cerca di Giustizia’.
    Qua noi chiediamo aiuto e sostegno ed invece di darcelo ci viene detto che siamo pochi ed isolati.
    La ‘ndrangheta…sentitamente ringrazia.

    Rosanna Scopelliti

    • da: http://www.gianlucacongiusta.org/joomla/in...id=100&Itemid=9

      NOTA STAMPA DI MARIO CONGIUSTA

      "Ricorrerò allo sciopero della fame per chiedere disperatamente interventi immediati in materia di giustizia e di lotta alla criminalità organizzata nella Locride ed in Calabria.

      Dal 13 ottobre alle ore 9.00 sarò con un camper in Piazza Tribunale a Locri, assistito da un medico che ha offerto volontariamente la sua prestazione professionale a causa delle mie non buone condizioni generali di salute.

      Mi appello al Presidente della Repubblica Napolitano affinché, attraverso il suo intervento, il Consiglio Superiore della Magistratura provveda di concerto con il signor Ministro della Giustizia Mastella ad un immediato rafforzamento dell’organico della Magistratura inquirente applicata presso il Tribunale di Locri con l’istituzione di un Procuratore aggiunto nonché di un distaccamento della Direzione Distrettuale Antimafia.

      Chiedo inoltre ai signori Ministri dell’Interno Amato e della Difesa Parisi di voler attivare con solerzia l’invio nella Locride ed in Calabria di unità specializzate delle Forze dell’Ordine nel controllo del territorio. Finché non riceverò rassicurazioni concrete in tal senso, sono pronto a continuare il mio sciopero della fame fino alle estreme conseguenze, perché la Calabria ha fame solo di Giustizia”.

      Mario Congiusta

    • Oggi corteo degli studenti e concerto di Ron
      by reporter Monday, Oct. 16, 2006 at 9:42

      Stamattina a Locri corteo studentesco che si concluderà a Palazzo Nieddu, luogo dell’ omicidio di Francesco Fortugno, di cui ricorre oggi il primo anniversario.

      Alle ore 17, sempre a Locri, in Piazza dei Martiri, concerto di Ron in sostegno all’iniziativa di sciopero della fame ed in ricordo di Fortugno.

    • Non condivido l’atteggiamento assunto per motivazioni diverse e disparate e per altro sopravvolo sul manifestare l’ appartenenza ad un gruppo politico ,quale cosa sarei pure costretto a fare visti i modi asettici con cui ci si pretende di presentarsi richiamandosi a forme sociologiche indefinite.
      Vorrei per lo più precisare che non credo che la criminalità organizzata sia imbattibile, soprattutto sono fortemente convinto che la sua sconfitta nasca da nuove dinamiche sociali.
      La lotta alla mafia non deve essere lasciata a brandelli di stato che non fanno altro che arrogarsi
      il diritto al comando e rivendicare il ruolo di eroi solitari, come tanti Martin Fierro.
      Le carceri calabresi sono piene di manovalanza estremamente violenta e disposta a riciclarsi per pochi danari, questa spirale di violenza crea le opportunità per chi mercifica il cittadino calabrese di impiantare nuove forme di corruzione.
      La lotta alla ’ndrangheta mi permetto di precisare si è poi via via allontanata da coloro i quali fanno della realtà stessa opera quotidiana di studio, per le basi debolissime dello stato sociale che da tempo alienano non solo gli intellettuali più spinti , ma anche quella parte del mondo del lavoro che nella cittadinanza non trova composta rappresentazione e concreta possibilità d’azione.
      Il limite è quindi evidente ,il gatto che si morde la coda ,ma piuttosto la quotidiana lotta di chi da vicino si batte semplicemente per avere più potere.
      Si distruggono cosi attraverso l’evanescenza di forme di pluralismo le possibilità enormi di una regione in cui si stigmatizzano gli ideologi ed in cui si rifiuta il benessere come forma moderna di civiltà.
      Lo spazio dedicato alla concertazione sociale è limitato al fattaccio o al clamoroso omicidio, il quale fornisce opera di spunto e di intervento.
      La povera e l’ignoranza da sempre considerate causa della corruzione dilagante nel mezzogiorno spariscono rimescolandosi.
      Vengono pure inghiottiti i cittadini più inermi schiacciati dal peso storico di nefandi tribunali cui è incontestabile lo spirito da santa inquisizione.