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Sulla strage di Mumbai indaga anche Scotland Yard

Publie le lunedì 1 dicembre 2008 par Open-Publishing

Sulla strage di Mumbai indaga anche Scotland Yard

di Cl. Sta.

LONDRA - Sarebbero almeno quattro, due dei quali morti, i terroristi di origine britannica che avrebbero preso parte all’attacco di Mumbai, ma forse si potrebbe arrivare fino a sette, addirittura otto. La pista inglese si infittisce anche se le inchieste sono ancora in corso e l’intelligence britannica è al lavoro per cercare di comprendere quanta parte abbiano avuto islamici cresciuti in Inghilterra nella carneficina indiana e verificare le ipotesi dichiarate dalle autorità di polizia Mumbai non ancora avallate dal Primo Ministro Brown.

Tuttavia non ci sono ancora prove certe, ma di sicuro c’è che ufficiali di Scotland Yard sono volati in India; e che le autorità indiane e britanniche stanno lavorando insieme per comprendere quanti dei terroristi erano effettivamente cittadini britannici e con quali modalità avrebbero agito; insieme alla questione più importante, che riguarda eventuali collegamenti con il Regno Unito.

L’attacco, cominciato il 26 novembre scorso e che è costato la vita a quasi duecento persone secondo le stime della polizia indiana fino ad ora, sarebbe stato guidato da un gruppo separatista del Kashmir, Lashkar-e-Taiba; secondo gli investigatori reclutato in precedenza nel Regno Unito e spedito in giro per il mondo. Al vaglio attuale la ricostruzione precisa dell’eventuale percorso dei terroristi, che si sarebbero fermati per un certo lasso di tempo a Karachi, in Pakistan per poi proseguire verso l’India.

Allo stesso modo di quello inglese del 2005, il complotto terroristico indiano sarebbe stato orchestrato da musulmani cresciuti in Gran Bretagna e poi fidelizzati alla causa estremista, e come nel 2005 i killer arriverebbero dallo Yorkshire; da Dewsbury e Bradford, due centri vicino Leeds.

"Più che di un problema di passaporto", hanno spiegato gli investigatori britannici, "si tratta di comprendere quali siano i legami dei terroristi naturalizzati britannici con le organizzazioni superiori e sovranazionali che conducono i raid nel mondo, e quanto la Gran Bratagna, luogo dove la presenza islamica è molto forte, sia d’importanza strategica per la crescita e la preparazione dei futuri artefici delle stragi.