Home > Svizzera - GLI EMIGRANTI CHIEDONO LA CHIUSURA DEL CPT

Svizzera - GLI EMIGRANTI CHIEDONO LA CHIUSURA DEL CPT

Publie le mercoledì 22 marzo 2006 par Open-Publishing

"Oltraggio all’umanità"

www.itaca.coopsoc.it

La Società Cooperativa Italiana di Zurigo, storica organizzazione
operaia e antifascista fondata e formata da emigranti (molti dei quali
friulani o loro discendenti), si schiera per la chiusura del Cpt di
Gradisca. Qui di seguito riportiamo l’intervento ricevuto dal
Presidente della SCI di Zurigo, Andrea Ermano. (FDP)

La Società Cooperativa Italiana Zurigo per la chiusura del Cpt di
Gradisca

La Società Cooperativa Italiana in Svizzera è una storica
organizzazione operaia e antifascista fondata e formata da emigranti,
molti dei quali friulani o loro discendenti, e segue perciò da vicino
la vicenda dell’apertura del Cpt di Gradisca d’Isonzo, dove hanno
iniziato ad essere rinchiusi immigrati extracomunitari in attesa di
essere espulsi dall’Italia.

La comunità italiana della Svizzera vive da secoli la vicenda
dell’emigrazione e dell’immigrazione. La storia degli emigranti
italiani in Svizzera è stata costellata da durissimi sacrifici e
discriminazioni: un calvario di clandestinità, frontalierato, famiglie
divise dai confini, limiti alla libertà di espressione e di
organizzazione, repressione ed espulsioni.

Ma la presenza degli italiani ha segnato la vita del nostro movimento
operaio: con la loro combattività ed il loro attivo protagonismo, li
ha portati a rivestire ruoli di direzione nazionale, e proprio dal
Friuli venivano autorevoli esponenti sindacali della Confederazione
elvetica. La storia dell’emigrazione italiana in Svizzera è stata
segnata dalla lotta per i pari diritti di lavoro e di cittadinanza: un
percorso purtroppo non ancora completato.

Oggi, anche nel nostro paese c’è chi vorrebbe continuare a dividere i
lavoratori, mettendo da una parte gli immigrati comunitari, e
dall’altra quelli extracomunitari, con i quali siamo affratellati a
partire dalle stesse istituzioni formative della nostra comunità, che
abbiamo saputo aprire loro con spirito fraterno.

Per questi motivi, per aver vissuto sulla nostra pelle il dramma
dell’emigrazione, e per essere tuttora coinvolti nella lotta
internazionale per i diritti dei lavoratori, non possiamo che
rifiutare l’esistenza di centri come il Cpt di Gradisca, che
riproducono la condizione di discriminazione e negazione dei diritti
nei confronti di emigranti ed esuli politici ed umanitari.

Che la gara d’appalto per la gestione del Cpt di Gradisca sia stata
vinta da un’azienda cooperativa ci pare cosa indegna e assai poco
consona alle aspirazioni e al ruolo del nostro movimento, sorto per
favorire l’emancipazione e l’autogestione dei lavoratori.

Esprimiamo pertanto il nostro convinto sostegno ai compagni della
cooperazione sociale friulana, che si sono opposti a questa scandalosa
condotta e sosteniamo la lotta del movimento per la chiusura del Cpt
di Gradisca e di tutti gli analoghi centri di oltraggio all’umanità
operanti sul territorio di quella nostra Repubblica che la Società
Cooperativa, centro estero dell’antifascismo italiano, ha contribuito
a far nascere durante tutti i lunghi anni della lotta contro la
dittatura mussoliniana.

Andrea Ermano
Presidente della Società Cooperativa Italiana - Zurigo