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TEATRO DI NASCOSTO-HIDDEN THEATRE

Publie le lunedì 24 luglio 2006 par Open-Publishing
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Teatro di Nascosto - Hidden Theatre
Centro Interculturale di Porto Franco della Regione Toscana

Accademia di Teatro Reportage per Rifugiati e Richiedenti Asilo

In collaborazione con Regione Toscana, Provincia di Pisa, Comune di Volterra,

Fondazione Pontedera Teatro, Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra,

Cassa di Risparmio di Volterra, Fabbrica Europa, Progetto Europeo Integrar-si,

Centro Nord Sud Pisa, ISF- Informazione Senza Frontiere - Information Safety Freedom

English version under the Italian

Volterra Teatro 24 -30 luglio 2006

Lunedì 24 luglio ore 22.30

Cortile interno della Pinacoteca di Volterra

"Amore per la vita"

Nuovo teatro reportage del Teatro di Nascosto

Questo teatro reportage, che racconta storie vere, è un omaggio ai rifugiati che sono stati sul punto di morire durante una guerra,

cercando di vivere pienamente la vita con ricordi terribili, in un paese che non è loro ...

Durante una festa, un kurdo, un afgano e una donna che ha vissuto gli incubi della guerra, cercano di dimenticare ballando,

ma spuntano i ricordi di bombe, dolore, guerra, uno stupro ...

con Ridvan Ozmen, (Kurdistan turco),

Gianni Calastri

Annet Henneman.

regia: Annet Henneman

costumi: Rosanna Marcolungo

Co produzione Teatro di Nascosto di Volterra e Teatro de Steeg di Groningen Olanda

Il teatro di nascosto ospita per uno scambio di lavoro il gruppo:

Bilad-a-cham, traduzione araba per: Il paese del grano e della bellezza

Martedì 25 luglio ore 12.00

Cortile interno della Pinacoteca di Volterra

Un gruppo racconta storie palestinese, algerino, francese , libanese e israeliana.: "Presenteremo scene che riflettono la comunicazione malata tra

il medio oriente e l’occidente, come lo percepiamo dall’interno, dalla nostra parte del mondo.

Per esempio attraverso un’intervista ad una vecchia contadina palestinese che parla nel suo dialetto,

mentre giornalisti di diversi paesi trasmettono quello che dice in lingue diverse.

Chi è interessato a visitarci durante lo scambio di lavoro che si svolgerà fino a fine festival è pregato di contattarci.

Si pensa di organizzare accanto l’incontro del 25 un altro incontro aperto nel corso della settimana.

"Ho incontrato Guy, un membro del gruppo, in un incontro nel parlamento europeo, dove faceva parte del gruppo ex combattenti per la pace.

Palestinesi e Israeliani, ex combattenti, raccontavano, in un incontro organizzato da Luisa Morgantini,

ai parlamentari di Bruxelles, del perché avevano scelto la strada della pace, dello scambio, del raccontarsi, avvicinarsi all’altro.

Come avevano scoperto che l’unico modo di trovare soluzioni, era il dialogo.

E’ stato un incontro bello e significativo, un incontro di speranza, dove chiedevano un sostegno al Parlamento Europeo..."

Annet Henneman

.

"Love for Life"

New theatre reportage of Teatro di Nascosto

This theatre reportage, telling true stories, is a homage to refugees who have been near to death during a war, trying to live fully with atrocious memories in a country that is not theirs.

During a party, a Kurd, an Afghan and a woman who lived the nightmares of war are dancing trying to forget, but memories arrive, memories of bombs, pain, war, a rape.

With Ridvan Ozmen (Turkish Kurdistan)

Gianni Calastri,

Annet Henneman.

regia: Annet Henneman

costumes: Rosanna Marcolungo

Co production Teatro di Nascosto - Hidden Theatre di Volterra e Teatro de Steeg di Groningen Olanda

Il Teatro di Nascosto - Hidden Theatre has a work exchange with:

Bilad-a-cham, Arabic for The country of grain and beauty.

Tuesday 25th of July, at 12 a.m.

Internal Court of the Pinacoteca di Volterra (Art Gallery)

Bilad-a-cham, a group of five persons: Palestinian, Algerian, French, Lebanese and Israeli,

"We will present scenes reflecting the ill communication between East and West, as it is viewed from our side of the world

by for example playing an interview of an old peasant Palestinian lady in her dialect,

other journalists from different origins transmit her discourse in different languages".

Who is interested in visiting us during the work exchange that will take place until the end of the festival,

please contact us. We think to organize another open meeting.

"I met Guy a member of the group in a meeting in the European Parliament, where he was part of the Israeli,

Palestinian group ex combatants for peace, organized by Luisa Morgantini, where they told why they chose the road of peace,

of exchange, dialogue, to come near to each other.

It was a significant and beautiful meeting, a meeting of hope, where they asked a sustain of the European Government"

Annet Henneman

Teatro di Nascosto - Hidden Theatre

Via dei Sarti 11, 56048 Volterra

www.teatrodinascosto.it

0039058881182 00393355794909/8

hidden.theatre@sirt.pisa.it

Messaggi

  • Recensione Teatro Nascosto
    Volterra Teatro 2006
    “Amore per la vita”
    24 luglio 2006
    Cortile della Pinacoteca
    Con: Gianni Calastri, Ridvan Ozmen, Annet Hannerman (regia)

    di Tommaso Chimenti

    VOLTERRA – La guerra è una brutta bestia. Sono giorni di scontri tra Israele e Libano. Ma è soltanto il più fresco dei conflitti. Poi ci sono le ferite aperte dell’Iraq e dell’Afghanistan più le mille altre sparse per il globo. Forse lo spettacolo degli Hidden Theatre ha poco a che vedere con il teatro anche se è un’importante veicolo d’informazione, parziale, sulle sciagure che affliggono l’Umanità. Il ronzio della radio dietro un cumulo di mura di cataste di legno (Road Map o soltanto barriere o ancora Muro del pianto) per ascoltare che “la guerra è finita”, come cantava Baglioni. La guerra non smette. O meglio, ne finisce una, ne inizia un’altra, senza soluzione di continuità. A ciclo continuo. Fabbrica di morte in serie. La musica orientale è la vera protagonista. Forse troppo forzato l’espediente. I tre a turno salgono sul loro sgabello, come in Hyde Park a Londra, e raccontano le loro vicende. Profughi scappati, senza documenti, violentati, costretti prima sotto i bombardamenti, poi sotto dittature, dopo ancora visti come extraterrestri dagli occidentali. Storie di vita che arrivano come pugni. Messaggi e ricordi durissimi dal piccolo pulpito improvvisato che fanno da contraltare ai sorrisi felici e liberatori degli altri due a rotazione che ballano le canzoni tradizionali popolari dei propri paesi d’origine. La felicità per avercela fatta. Per averla scampata e sfangata. L’amore per la propria terra, dove non torneranno. Un teatro etnico, e sociale e civile e solidale, scandito da un katà di colpi mimati, la difesa e l’attacco, utile ed istruttivo.