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TERZO SETTORE: NO PROFIT O ASSOCIAZIONE A DELINQUERE?

Publie le giovedì 7 settembre 2006 par Open-Publishing

REGIONE LAZIO E COMUNE DI ROMA LO SANNO: ANNI VERDI E’ SOLO LA PUNTA DELL’ICEBERG.
INCREDIBILE!: IL CENTROSINISTRA, CON RIFONDAZIONE, APPALTA DI NUOVO I SERVIZI MENTRE IL SINDACATO DI CENTRODESTRA CHIEDE L’INTERNALIZZAZIONE.

L’assessore Battaglia non ha fatto commenti sugli aspetti giudiziari della truffa di Anni Verdi. Chissà perchè?
Per anni l’Associazione ha avuto finanziamenti pubblici senza rispettare i termini minimi dell’accreditamento: figure professionali esistenti sulla carta e inesistenti nei fatti, lavoro nero, qualità delle prestazioni scadente e addirittura prestazioni pagate ma mai date ai disabili. L’associazione aveva probabilmente coperture politiche: Qualcuno dirà: solo da parte della destra.

Siamo sicuri? E se anche fosse l’opposizione che cosa ha controllato in tutti questi lunghi anni?
Viene il sospetto che da entrambi le parti politiche ci si curava ognuna dei propri scheletri.
Il Comune di Roma docet per quanto riguarda le irregolarità amministrative riscontrate in cooperative storiche: Il buco finanziario della cooperativa Conforto, i riscontri della guardia di finanza presso la cooperativa Arca di Noè, i debiti contratti in vertenze giudiziarie dall’ex presidente della cooperativa Obiettivo 2000, i numerosi subappalti e contratti a progetto dell’ente Capodarco ONLUS e via dicendo....
E’ tutto un sistema di convenzioni e appalti che stritola i lavoratori senza assicurare diritti allo scopo di arricchire i padroncini del NO Profit, intermediari economici e portatori di voti e finanziamenti a personaggi politici e partiti.

Il terzo settore, con tutti i suoi dirigenti potenti travasati dai partiti, dimostra con questi scandali, con l’evasione contributiva in molte cooperative, con i licenziamenti discriminatori e le forme sottili di mobbing, con l’elusione delle leggi sulla sicurezza dei lavoratori, di essere una perfetta associazione a delinquere.
L’unica opera di moralizzazione e qualificazione dei servizi socio-sanitari passa attraverso l’internalizzazione.
E’ grottesco e fa venire i brividi che la Giunta regionale di centrosinistra, con l’assessore al lavoro di Rifondazione, affidi i servizi di Anni Verdi di nuovo in appalto a cooperative mentre un sindacato di centrodestra si oppone chiedendo l’internalizzazione e motivandolo, conti alla mano, con il fatto che una gestione degli stessi servizi da parte delle ASL farebbe risparmiare alla Regione Lazio 3 milioni di euro l’anno.

Coordinamento Cittadino Operatori Sociali