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TRATTATO UE: BERTINOTTI, SPINELLI NON L’AVREBBE FIRMATA

Publie le martedì 26 ottobre 2004 par Open-Publishing

Una battaglia contro il Trattato europeo, che sara’ firmato venerdi’ a Roma, perche’ "manca il coinvolgimento dei cittadini, fotografa un’Europa neoliberista che non ci piace e contiene un virus anti-democratico". Cosi’ Fausto Bertinotti nel ruolo di presidente della Sinistra europea sintetizza il senso della due giorni dedicata proprio al tema ’Un’altra Europa e’ possibile. No al trattato costituzionale’.

E anche Altiero Spinelli, uno dei padri fondatori dell’Europa unita, non l’avrebbe firmato. Ne e’ convinto Bertinotti che, in una conferenza stampa, rispondendo alla domanda di un giornalista, ha affermato: "Dato che Spinelli non c’e’ piu’ forse non saro’ politicamente corretto, ma credo proprio che non l’avrebbe firmata".

L’altra Europa "che noi vogliamo - ha poi spiegato - e’ un’Europa di pace e dei popoli, democratica e solidale, della cittadinanza universale, dei diritti sociali e dell’uguaglianza. Noi siamo contro questo Trattato europeo perche’ esso si propone di consolidare l’esistente laddove l’esistente tende al primato assoluto del neoliberismo e del mercato. La critica fondamentale e’ verso la volonta’ di voler fondare l’Europa sull’unico principio, quello del mercato capitalistico. E infatti - ha proseguito - i popoli europei non si riconoscono in questo Trattato".

Bertinotti ha sostenuto che la posizione critica della Sinistra europea e’ condivisa da una crescente parte dell’Ue e ha sottolineato che il mancato coinvolgimento dei popoli "non e’ una dimenticanza, una carenza, ma e’ un elemento funzionale per un Trattato che assolutizza il mercato e che pensa che i popoli siano solo variabili del mercato".

Per questo la Sinistra europea fara’ una battaglia contro la nuova Costituzione Ue nella speranza di impedire la firma di venerdi’: "La nostra opposizione si fara’ con il referendum, nei paesi dove e’ consentito, e con un voto in Parlamento, nei paesi come il nostro dove non e’ previsto il referendum sui trattati internazionali". Ma la Sinistra europea dara’ l’avvio anche a un dibattito per l’alternativa all’attuale progetto europeo "con una mobilitazione dal basso: il 30 ottobre ci sara’ una manifestazione contro la guerra e per l’Europa della giustizia sociale; l’11 novembre contro la direttva della Commissione europea sulla flessibilita’. Nei mesi seguenti a Barcellona per il ’no’ al Trattato e il 19 marzo del 2005 a Bruxelles in occasione della Conferenza intergoverantica, secondo gli auspici introdotti dal Foro sociale europeo di Londra". (AGI)

http://www.agi.it/news.pl?doc=200410251545-1150-RT1-CRO-0-NF20,NF10&page=0&id=agionline.oggitalia