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"Tanto oggi la scuola è finita...". E la polizia sgombera i rom

Publie le mercoledì 11 giugno 2008 par Open-Publishing

"Tanto oggi la scuola è finita...". E la polizia sgombera i rom

di Pupa Garribba

Pochi minuti fa mi ha telefonato una giovane amica con il suo cellulare, stava piangendo. Mi ha raccontato di essere passata per caso a Testaccio e di essere rimasta a lungo, sconvolta, ad osservare lo sgombero delle poche roulottes di nomadi da tempo immemorabile sistemate vicino al Villaggio Globale. Mi ha descritto sopratutto lo sgomento dei bambini, che si rendevano conto di venire strappati da un quartiere romano che era diventato il loro; perché quei bambini non si sentivano corpi estranei, frequentavano regolarmente la scuola ed erano conosciuti dai genitori dei loro compagni di studi, che li descrivevano intenti - fino a ieri - a fare i compiti a casa di fronte alle loro roulottes.

Tanto oggi la scuola è finita, ha risposto un poliziotto alla domanda di cittadini sgomenti sul loro futuro di "schedati" e emarginati. A settant’anni di distanza, di nuovo in estate, un governo italiano procede al censimento di suoi cittadini con riferimento alla razza, perché di questo si tratta. Nel 1938 i censiti furono gli ebrei, e ancora oggi sul mio atto integrale di nascita è visibile la dicitura "di razza ebraica". Oggi i censiti sono i rom, incluso quel milanese che può fregiarsi di medaglia d’oro al valor civile che si chiama Giorgio Bezzecchi.

Silenzio pesante dell’opinione pubblica allora, silenzio pesante oggi. Venerdì, quando due potenti si scambiavano sorridendo doni preziosi, sempre a Roma sono stati allontanati dal quartiere Testaccio artigiani che mandavano regolarmente i figli a scuola. A tutti loro, fra poco, sarà impresso sui documenti il marchio della diversità, che li condizionerà per il resto della loro vita proprio come è avvenuto a me. Pupa Garribba, Roma

Nonostante il mio silenzio sul gradimento di una data per l’incontro (ho un’estate già molto impegnata), continuo a battagliare per i diritti civili di chi sta per esserne privato. Ieri sono stata alla manifestazione nazionale svoltasi a Roma, che è stata bella civile colorata e partecipata; a me, in quanto consigliera dell’Aned e testimone diretta di discriminazioni, è stato concesso il privilegio di concludere la serie di interventi dal palco. Su questa strada continuerò.