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Tensione dopo le manganellate. Torino invasa dalla protesta no Tav

Publie le martedì 6 dicembre 2005 par Open-Publishing
2 commenti

di red

Il risultato non poteva essere diverso. E forse le manganellate puntavano proprio a questo. Dopo le violente cariche della polizia che nella notte hanno sgombrato i posti di blocco dei manifestanti di fronte ai cantieri dell’alta velocità ferroviaria in Val Susa, la protesta dilaga. Tensione alta fin dalla prima mattina. Le rappresentanze sindacali locali hanno subito indetto uno sciopero generale con un ritrovo in piazza di Bussoleno, vicino al luogo degli scontri. Hanno risposto decine di fabbriche della Valle di Susa dove lavoratori sono scesi in sciopero (da quattro a otto ore) per partecipare ai presidi.

Numerosi i blocchi stradali e ferroviari. A Bussoleno, per tutto il giorno, la polizia ha fronteggiato anche con piccole cariche i manifestanti, che hanno bloccato l’autostrada Torino - Bardonecchia. Ad Avigliana sono stati occupati i binari della linea per Modane.

Ma la protesta, come era prevedibile, ora è uscita dalla valle. Entrando nel cuore di Torino. Invasa per circa un’ora la stazione di Porta Nuova. Contestazioni e atti di vandalismo in piazza Castello, davanti alla sede della Regione. Danneggiate alcune auto, tra cui quella della governatrice piemontese Mercedes Bresso e il grande “Olimpic store”, il negozio che vende gadget dei Giochi di Torino 2006, in piazza Vittorio.

«Non è accaduto niente di grave, è evidente che c’è della tensione è che chiunque abbia voglia può approfittarne per danneggiare una macchina - commenta la Bresso - Speriamo piuttosto, che non capiti nulla in valle». Ma per il segretario regionale di Rifondazione Comunista Alberto Deambrogio, «le azioni in piazza Castello a Torino con l’ assedio della presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso sono controproducenti, condannabili, e non aiutano la lotta contro la Tav in Valle di Susa».

La maggioranza di centrosinistra che governa il Piemonte ha presentato un ordine del giorno che condanna l’operato del governo nazionale e le cariche della polizia: «Il Consiglio regionale del Piemonte - si legge nel documento - condanna la decisione del governo che ha portato all’ azione delle forze dell’ ordine e le modalità improvvise e violente con cui tale azione è stata condotta».

http://www.unita.it/index.asp?SEZIO...

Messaggi

  • Il presidio NO TAV che ufficialmente doveva iniziare alle 20:30, ma già parecchie persone hanno iniziato a radunarsi verso le 18:45, si è trasformato in corteo cittadino, grazie alla numerosa partecipazione della gente e dei singoli individui, la conclusione del corteo è in Piazza Solferino....

    A Torino e in Piemonte da domani saranno organizzati nuovi appuntamenti assembleari e di lotta...

    http://www.notav.info

  • NO TAV A ROMA - RESOCONTO CORTEI
    by cobas Tuesday, Dec. 06, 2005 at 10:09 PM mail:

    A roma dalle 18,00 diverse mobilitazioni hanno attraversato il centro della città in solidarietà con la lotta NO TAV

    Alle 18,00 un presidio sotto il parlamento dove hanno partecipo anchediverse forze istituzionali. Bandiere di rifondazione comunista, lega ambiente, partito umanista.

    Alla stessa ora invece un presidio organizzato dal movimento antagonista sotto gli uffici della CMT - cooperativa muratori del ravennate e della lega delle cooperative. Qui manifestanti almeno un centinaio hanno poi improvvisato un corteo che passando per Via veneto e via del tritone ha poi raggiunto il sit-in sotto il parlamento.

    L’iniziativa si è via via ingrossata, fino a quando si è ripartiti in corteo per via del corso piazza venezia fino al ministero degli interni.

    Negli slogan si gridava la solidarietà al popolo della val susa, le denuncie dei pestaggi.

    Arrivati sotto il ministero degli interni passando da Via nazionale, con il traffico in tilt (la manifestazione non era autorizzata) in un comizio improvvisato si è raccolto innanzitutto l’appello per la mobilitazione dell’8 :

     Si parte da Roma stazione termini con i treni della notte. L’appuntamento è alle 22,30.

    Ricordate anche le responsabilità non solo delle forze del’ordine ma anche degli schieramenti politici che hanno le mani in pasta con il progetto No nav. Una compagna ha ricordato anche la mobilitazione che era da poco terminata sotto il ministero della salute ed organizzata dalle donne CONTRO l’ATTACCO ALLA 194.

    TUTTI IN VAL SUSA !!!
    tutte le organizzazioni e i movimenti di Roma United!