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Termovalorizzatori: il maledetto imbroglio continua!

Publie le venerdì 1 febbraio 2008 par Open-Publishing
6 commenti

Termovalorizzatori: il maledetto imbroglio continua!
a cura di Paolo De Gregorio – 1° febbraio 2008

Prodi ha firmato l’ordinanza che garantisce le agevolazioni tariffarie per la vendita dell’energia elettrica (Cip6), che di fatto rende un affare costruire e gestire inceneritori, e una nota di palazzo Chigi dice che “in questo modo sarà possibile procedere più rapidamente alla realizzazione degli impianti di termodistruzione e di gassificazione che saranno realizzati nel territorio del comune di Acerra, Santa Maria la Fossa e della provincia di Salerno”.
Anzitutto non usiamo più il termine termovalorizzatore perché è un imbroglio sociologico, come chiamare operatore ecologico lo spazzino, che rimane spazzino.
Teniamo in grande conto il documento di Beppe Grillo sugli inceneritori che qui alleghiamo testualmente e invitiamo tutti a diffonderlo (come ci chiede Grillo nel pubblicarlo su “aam Terra Nuova” di febbraio), visto che gli unici mezzi che abbiamo sono questi su internet, mentre sarebbe compito di una RAI di pubblico servizio dare questa informativa che riguarda la salute dei cittadini e dell’ambiente.

“””INCENERITORI: PERCHE’ NO
Ho il sospetto che la spazzatura campana sia un pretesto per rilanciare gli inceneritori. Quelli che Bersanetor e D’Alema chiamano soavemente termovalorizzatori e che nessuno costruisce più in Europa.
Ho scritto i motivi del no e le alternative. Diffondetele. (f.to Beppe Grillo)

Perché no
1- L’incenerimento dei rifiuti li trasforma in nanoparticelle tossiche e diossine
2- L’incenerimento necessita di sostanze come acqua, calce, bicarbonato che aumentano la massa iniziale dei rifiuti
3- Da una tonnellata di rifiuti vengono prodotti fumi e 300 kg di ceneri solide e altre sostanze; le ceneri solide vanno smaltite per legge in una discarica di rifiuti tossici nocivi, rifiuti estremamente più pericolosi delle vecchie discariche; i fumi contengono 30 kg di ceneri volanti cancerogene, 25 kg di gesso; l’incenerimento produce 650 kg di acque inquinate da depurare.
4- Le micro polveri (pm2 fino a pm 0,1) derivanti dall’incenerimento se inalate dai polmoni giungono al sangue in 60 secondi e in ogni altro organo in 60 minuti.
5- Le patologie derivanti dall’inalazione sono: cancro, malformazioni fetali, Parkinson, Alzheimer, infarto e ictus. Lo comprovano migliaia di studi scientifici.
6- Gli inceneritori detti anche “termovalorizzatori” sono stati finanziati con il 7% della bolletta dell’Enel associandoli alle energie rinnovabili insieme ai rifiuti delle raffinerie di petrolio, al carbone. Senza tale tassa sarebbero diseconomici. Nell’ultima finanziaria è stato accordato il finanziamento ma solo agli inceneritori già costruiti.
7- In Italia ci sono 51 inceneritori, sarebbe opportuno disporre di centraline che analizzino la concentrazione di micro polveri per ognuno di essi, insieme all’aumento delle malattie derivate sul territorio nel lungo periodo,
8- I petrolieri, i costruttori di inceneritori e i partiti finanziati alla luce del sole da queste realtà economiche sono gli unici beneficiari dell’incenerimento dei rifiuti.

Cosa fare dei rifiuti
1- Riduzione dei rifiuti (Berlino, per fare un esempio, ha ridotto in sei mesi i rifiuti del 50%)
2- Raccolta differenziata porta a porta con tariffa puntuale
3- Riciclo di quanto raccolto in modo differenziato
4- Quanto rimane di rifiuti dopo l’attuazione dei primi tre punti va inviato a impianti per una selezione meccanica delle tipologie dei rimanenti rifiuti indifferenziati. La parte non riciclabile può essere trattata senza bruciarla con impianti di bioessiccazione
5- In termini economici non conviene bruciare in presenza di una raccolta differenziata perché:
 il legno può essere venduto alle aziende per farne truciolato
-il riciclaggio della carta rende più dell’energia che se ne può ricavare
-il riciclaggio della plastica è conveniente, occorrono 2/3 kg di petrolio per fare
1 kg di plastica.
6- La raccolta differenziata può arrivare al 70% dei rifiuti, il 30% rimanente può ridursi al 15-20% dopo la bioessiccazione. Una quantità che è inferiore o equivale agli scarti degli inceneritori. Ma si tratta di materiali inerti e non tossici con minori spese di gestione ed impatti ambientali sanitari.”””””

Personalmente voglio aggiungere che oltre alle varie schifezze liberate in atmosfera, è enorme la quantità di Co2 prodotta da questi impianti e incompatibile con gli impegni di Kyoto e quelli europei di riduzione del 20% di emissioni.
Paolo De Gregorio

Messaggi

  • Si continua a parlare dei termovalorizzatori come di "un imbroglio", ma perchè?E’ un dato di fatto che temovalorizzatori siano in uso in tutti i paesi del mondo anche di quelli con una coscienza ecologica ben superiore alla nostra(di italiani).A Copenaghen vicino alla celebre sirenetta c’è uno, ad Amsterdam uno è proprio vicino al quartiere delle luci rosse in pieno centro, in Germania cce ne è uno o più in tutte le città, spesso in pieno centro o poco fuori città tanto che bruciano anche i rifiuti di molte città italiane tra cui Napoli. In Francia ed in Spagna ce ne sono moltissimi e nel New Yersey c’è uno dei più grandi del mondo che brucia parte dei rifiuti di New York. Da noi invece si preferisce fare terrorismo ecologico e dire di no a tutto (vedi Pecoraro Scanio) per poi stupirsi dell’immondizia per strada. Io per primo sono favorevole alla raccolta differenziata e la pratico quotidianamente ed anche un nuovo modo di fare impacchetamento può aiutare(vedi l’esempio della Germania dove si vende il dentifricio ricaricabile) ma bisogna far sapere che essa non è sufficiente e chi dice il contrario mente. La raccolta differenziata è praticata in molti paesi ma non è mai riuscita a ridurre a zero i rifiuti sia perchè molti non sono riciclabili sia per l’antieconomicità di tale pratica su determinati rifiuti dove il costo per il riciclo talmente più alto del materiale da richiedere tasse molto elevate che nessuno vorrebbe pagare.Sognare è bello ma bisogna rimanere con i piedi per terra!
    Michele

    • Li stanno chiudendo, rassegnati, gli incineritori sono un danno, sono cancerogeni, producono un 306 di scorie pericolossime che inquinano aria e faglie. Gli incineritori sono un grossissimo danno all’ambiente come le centrali nucleari, e i paesi più civili hanno cominciato a chiudere gli uni e le altre, per riversarsi sempre più sulla fine dei rifiuti inutili e sul riciclo. Non possiamo partire da peggio.

      Immagina di avere una brutta malattia e puoi scegliere tra una vecchia medicina che rischia di attaccarti un cancro o una leucemia e una nuova medicina che non ha questi rischi ma ti lascia qualche residuo cosa sceglieresti?

      Non si può continuare a insistere sugli incineritori visto come sono stati costruiti e usati quelli italiani, visto come abbiamso forato su tutte le norme di sicurezza europee, visti i livelli di malattie tumori e di inquinamento nell’aria, vista e risaputo che nella zona dove sorgono discariche e incineritori fatti all’italiana il livello di inquinamento del territorio è tale che all’estero ci rifiutano d comprare i prodotti alimentari e visto che i paesi europei migliroi stanno "chiudendo" ripeto "chiudendo" via via i loro incineritori.

      Mi sembra un accanimento maligno e anti-umano.

      viviana

    • Corrego (accidenti alla fretta! non 306 ma 30 % di scorie pericolose e ineliminabili

      viviana

    • caro Michele,
      ti ha già risposto Viviana. Non si tratta di sognare ma di essere umani e onesti. Nel mio post trovi tutti i motivi per cui si deve fare la raccolta differenziata totale. L’UE ha proibito le discariche, ha proibito il finanziamento degli inceneritori (ha criticato il termine termovalorizzatori definendolo truffaldino)il governo se l’è cavata con la deroga per continuare a finanziare quelle in attività continuando ad attingere dalle nostre bollette con il 7% (Cip6) e Prodi ha esteso tale deroga anche ai tre nuovi impianti previsti per la Campania. Il motivo che viene addotto di scelta necessaria per fronteggiare l’emergenza campana è falso, OCCORRONO ALMENO TRE ANNI PER COSTRUIRLI. Qui stanno continuando a realizzare le condizioni per l’emergenza continua e De Gennaro da Fazio (Che tempo che fa) ha accennato già a tempi supplementari del suo incarico.
      C’è sinergia tra istituzioni e mezzi d’informazione per dimostrare l’ineluttabilità della costruzione di inceneritori, in una situazione in cui la camorra ha operato senza dubbio alcuno. Tutti al lavoro per favorire una multinazionale pronta a costruire gli inceneritori e gestire il settore rifiuti, fregandosene di cancro e di ceneri tossiche (30%),solo per le quali la UEprevede le discariche speciali.
      Ci sono tante realtà avanzate nella gestione dei rifiuti che hanno realizzato risultati del 70% di raccolta differenziata, non si intrpellano, non si studiano. bisogna stare con i piedi per terra e lasciare fare scelte scellerate (se quarant’anni fa qualuno avesse studiato gli effetti dell’amianto forse non ci sarebbero state tante vittime)
      paolo:

    • Forse è meglio che studi un po’ di più sull’argomento. E’ vero, nel resto d’europa ci sono inceneritori, ma sono quelli che sono stati costruiti fino agli anni ’80. Da quella data in poi si è smesso, in maniera + o - diffusa, di costruire inceneritori. L’italia resta l’ultimo paese in europa a finanziare la produzione di questi, in Danimarca, Belgio ad esempio l’incenerimento è tassato fino a 71 euro a tonnellata !!! Voglio poi ricordare che in media un inceneritore brucia solo il 35% dei rifiuti, tra questi la maggior parte sono carta, plastica, legno, materiali con forte potere calorico, ma che sono i maggiori prodotti riciclabili. Il resto dei rifiuti costituito da materiali tossici, metalli di vario genere ecc... finisce COMUNQUE in discarica !!! Le soluzioni esistono ed altro che se sono risolutive !!Sono la raccolta differenziata porta a porta + compostaggio + Trattamento Meccanico Biologico a FREDDO per il residuo non riciclato. Un caso per tutti: Treviso 80% di raccolta differenziata PaP e compostaggio. C’è da svegliarsi, gli inceneritori sono un affare a delinquere solo per far lucro !!!!!

    • Caro Michele,
      mi sembri sincero nel tuo comprensibile pessimismo per questo ti consiglio di cercare nella rete i video dello scienziato Paul Connet: ti chiariranno molti punti sulla realizzabilissima e conveniente filosofia dei "rifiuti zero".

      Nel mio paese, in quel di Treviso, c’è un impianto di riciclaggio di plastica, vetro e latta che è riuscito ad azzerare il rifiuto indifferenziato proprio perché voleva risparmiare (doveva pagare per farlo incenerire o conferire in discarica)...e ci è riuscito, anzi, ci guadagna perché il prodotto finale viene acquistato come materia prima nell’edilizia e nell’industria.
      Anche su questa ditta c’è un esaudiente video: il paese si chiama Vedelago (in provincia di Treviso)

      Buona visione ed un augurio sincero per un futuro migliore!