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Terrorismo, Ucoii ad Amato: ’’Dica che siamo estranei’’

Publie le lunedì 14 agosto 2006 par Open-Publishing

’Dal centrosinistra nessun segnale di discontinuità’’

Il portavoce dell’Unione delle Comunità islamiche in Italia dopo il maxi blitz di ieri esprime ’’delusione e amarezza’’ e sottolinea:’’Non è così che si fa anti-terrorismo’’

Nella foto, Giuliano Amato (Infophoto)Roma, 12 ago. (Adnkronos/Aki) - ’’Dica a chiare lettere che noi musulmani stranieri e italiani siamo risultati estranei ad ogni attività suscettibile di mettere in pericolo la sicurezza collettiva e l’ordine pubblico’’. E’ questo l’appello lanciato dal portavoce dell’Unione delle Comunità islamiche in Italia, Hamza Piccardo, in una missiva inviata oggi al ministro dell’Interno Giuliano Amato di cui AKI - ADNKRONOS INTERNATIONAL è in grado di anticiparne il contenuto, all’indomani del maxi blitz condotto dalla polizia in tutta Italia che ha portato all’arresto e all’espulsione di numerosi immigrati di religione musulmana.

’’La realtà islamica in Italia, di cui noi siamo religiosamente e socialmente parte importante e responsabile, ha dato prova in questi anni difficili, di assoluta, organica estraneità a fenomeni eversivi - spiega il leader islamico - e si è fatta carico di un pesante fardello di mediazione culturale per favorire i processi di integrazione. E questo a fronte di una persistente incapacità istituzionale di affrontare questa nuova realtà con saggezza e misericordia. Eppure ogni volta che si vuole/si deve tranquillizzare (o far preoccupare) il Paese vediamo che il copione è sempre lo stesso e sinceramente consunto e desolante’’.

Nella lettera, l’esponente islamico italiano esprime la propria delusione per le modalità con le quali il Viminale ha deciso di rispondere all’emergenza terrorismo scattata in questi giorni andando a colpire quelli che l’Ucoii ritiene essere gli elementi più deboli dell’immigrazione nostrana. ’’Non posso che esprimerle tutta la mia delusione e amarezza per lo stile con il quale il dicastero che Ella dirige ha affrontato la prima prova di antiterrorismo che questi tempi duri le hanno imposto’’, scrive Piccardo. ’’Il solito pattuglione nei luoghi che, in mancanza di veri centri sociali, fungono da aggregazione dei cittadini extracomunitari: call center e money transfert e qualche strada di quei quartieri degradati che i nostri concittadini lasciano volentieri (ma a caro prezzo) ai nuovi cittadini - spiega Piccardo - Risultato: 40 arresti, ci dicono i comunicati della Sua sala stampa, 28 dei quali per violazione delle norme in materia di soggiorno. Gli altri per reati contro il patrimonio’’. Per un centinaio di persone, irregolari secondo la Bossi-Fini, sono state avviate le procedure di espulsione.

’’Non è così che si fa antiterrorismo - si legge ancora nella missiva - e Lei lo sa bene. Già, perché l’operazione è stata presentata dal Ministero come di contrasto al terrorismo e l’aggettivo ’’islamico’’ si è sprecato per indicare l’ambiente in cui cercare i terroristi; dal canto suo tutta la stampa ha insistito su quell’aggettivo. Un esempio per tutti il TG3 delle 00,45 di stanotte che ha strillato: ’40 persone legate all’estremismo islamico sono state tratte in arresto questo sera’’’.

Infine l’Unione islamica rileva come la politica di contrasto al terrorismo del governo di centrosinistra non abbia dato alcun segnale di discontinuità con quella portata avanti dal precedente governo.

Intanto, la Lega Anti-Diffamazione Islamica ha depositato un esposto alla procura di Roma nei confronti del governo e dei vertici delle forze dell’ordine. I ’’rastrellamenti ordinati ieri’’ con l’attività straordinaria di controllo che ha fatto seguito all’operazione antiterrorismo britannica e che ha portato a 40 arresti ’’sono una flagrante violazione della legge e in quanto tali sono stati denunciati’’, sottolinea in una nota Dacia Valent, portavoce nazionale della Islamic Anti-Defamation League.

http://www.adnkronos.com/3Level.php?cat=Politica&loid=1.0.520441128