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Per la manifestazione di AN per l’ordine e contro le tasse gli organizzatori parlano di 500.000 persone, e i media evitano di riportare invece le cifre della questura. Per la piazza di Bologna di Grillo invece riportarono quelle. Poiché il rapporto è 4 a uno e a queste cose le gente ci fa caso, sarebbe bene non esagerare.
Fatto sta che, pur non essendo aumentati i reati, i media fanno a gara per aumentare le paure della gente.
Ma quando sento accuse a senso unico nei confronti dei rom o degli extracomunitari penso che il problema è anche questo, ma è anche un altro, peccato che Fini non ne abbia parlato.
D’accordo mettere dei filtri migliori agli ingressi e usare gli stessi che sono applicati dagli altri paesi UE. Si ricordi però che la maggior parte degli indesiderabili entrano tranquillamente con un visto turistico e che la polizia non è attrezzata a prendere le impronte digitali dove manchino documenti, e che poi, senza residenza accertata, è impossibile recapitare gli avvisi giudiziari e i processi che Cofferati o Domenici esigono sono di fatto impraticabili. Con questo sistema penale, le loro pretese d’ordine sono una buffonata. Fanno solo scena!
Io credo però che il problema dell’aumento della criminalità o della percezione di insicurezza da parte del cittadino si debba anche ad altro: la distruzione sistematica del sistema penale da parte di dx e sx. Se un paese rende inefficace la minaccia della pena, manca qualsiasi deterrente contro il crimine.
Quando l’accusa ai rom viene fatta da uno come Di Pietro, posso anche ascoltarla, ma che valore ha se esce da chi che non solo ha votato l’indulto, ma ha depenalizzato di fatto il reato indebolendo il sistema penale secondo gli ordini di Berlusconi? E’ qui che la piazza di AN a Roma diventa ridicola. Forse Lega e An credevano di rinforzare la coazione della legge votando le leggi ad personam di Berlusconi, le prescrizioni dimezzate, la depenalizzazione dei reati finanziari, la politicizzazione del CSM, l’incaprettamento del sistema giudicante in una ridda di norme a favore del reo e con una giustizia privata dei mezzi adeguati, dove il lavoro del giudice di fatto si vanifica, e infine con questo tipo di indulto, fortemente voluto da Berlusconi sui reati finanziari, sui furti di stato e sul voto di scambio?
Ad Annozero abbiamo sentito il valido procuratore Bruno Tinti, autore del libro Toghe rotte, uno dei magistrati più attivi sui reati finanziari: falsi in bilancio, aggiotaggio, frode fiscale, bancarotta.
Berlusconi ha depenalizzato il falso in bilancio, e voleva depenalizzare la bancarotta fraudolenta e ha in pratica bloccato anche quel poco che ancor funzionava nei processi.
Così oggi la Magistratura è un organo fatiscente e inefficiente a causa di mali esterni ed interni. Formazione a casta non diversamente dal Parlamento, lottizzazione di cariche, abusi consentiti, irragionevole durata dei processi, sprechi privati e avarizie pubbliche, congerie di leggi per allungare i tempi e accelerare la prescrizione, aumento smisurato degli avvocati (a Roma ci sono 30.000 avvocati, quanto in tutta la Francia), garantismo efferato mirato al blocco processuale, incapacità organizzative e lavativismo (un giudice può arrivare a tardare 4 anni nel depositare una sentenza), inchieste abbandonate nei cassetti per fannullaggine o per favorire il reo.,,
Dice Tinti: "La depenalizzazione del falso in bilancio e la constatazione che la maggior parte dei procedimenti per reati finanziari non possono nemmeno cominciare o si concludono con la prescrizione occupa un capitolo chiave. Oggi in prigione finiscono solo i poveracci e qualche spacciatore di droga, per poco tempo, e i magistrati come me (sui reati finanziari) rischiano la disoccupazione. E non c’è alcuna differenza tra un governo e un altro”.
Bene parlare di sicurezza.
Bene vedere tanta gente di AN in piazza che chiede più ordine.
Però....
Vorremmo capire perché vediamo in libertà tante persone condannate per reati finanziari, non escono dal Parlamento, non perdono i loro ruoli prestigiosi, non vengono immediatamente licenziati dalle loro cariche, non finiscono in carcere, non pagano alla collettività per quello che hanno commesso, patteggiano con riduzioni della pene e assenza di danno e spesso tornano a delinquere.
Vorremo capire come mai troviamo coinvolti in reati comuni gente che dovrebbe stare in carcere per altri reati ed è inspiegabilmente in libertà, implicata in rapine, estorsioni, sequestri di persona, omicidi…
Vorremmo sapere come mai il processo termina nel 95% dei casi con la prescrizione per scadenza dei termini. Ci si rende conto? Il 95% dei casi?!?
E capire come mai il Ministro della Giustizia non si cura della situazione scandalosa del diritto tradito dalle leggi di Berlusconi, quelle leggi che Prodi ci è guardato bene da eliminare e che proteggono in modo abnorme il reo garantendogli la libertà.
Vorremmo sapere quale valutazione c’è per tanto lavoro giudiziale malfatto nelle aule dei tribunali, nelle Procure, in Cassazione, al CSM, per i ritardi, per le inadempienze, per gli insabbiamenti.
Bruno Tinti: «Dal 2002 (ovvero dalle leggi di Berlusconi) i ricchi possono rubare con molta più tranquillità: è come se i reati societari, quelli che puniscono il falso in bilancio e gli altri reati che gli fanno corona, non ci fossero più. A stretto rigore non è così, perché nessuno aveva la faccia tosta di emanare una legge che dicesse: il falso in bilancio non è più reato. Sono stati molto più furbi: hanno scritto una legge che dice che il falso in bilancio è un reato, però...» in pratica lo hanno assolto.
Tinti è magistrato da 40 anni, procuratore della repubblica, ha denunciato nel suo libro Toghe rotte lo sfacelo della giustizia italiana.
Su Rutelli e Mastella che vanno al gran premio di Monza con l’air force, Tinti ricorda che la sua procura non ha i soldi per la carta, i toner delle stampanti, i mouse e i guasti, o le auto di servizio e benzina o il cancelliere o la segreteria.
Ricorda che le auto sono usate dai Vice Procuratori Onorari (i VPO, quelli che processano per piccoli reati come guida senza patente). Ricorda il peso delle sedi staccate di Tribunale o dei Tribunali piccoli, altra cosa da sopprimere come le Province, spreco inutile di denaro pubblico, perché ogni sede deve avere il suo numero di giudici, PM e VPO. In Piemonte ci sono 17 Tribunali e 9 sedi distaccate, per un totale di 26 posti dove si tengono udienze penali. Meglio sarebbe avere meno Tribunali ma più efficienti.
Ogni volta che un giudice o un PM si sposta porta una gran quantità di carta, che in genere riempie un paio di valige. Non sarebbe meglio, chiede il procuratore, evitare questi spostamenti e insieme la macchina? I VPO non intendono usare la loro auto perché sono pagati poco. Accade così che i piccoli processi si fanno, e quelli grossi vanno in prescrizione.
“Ho letto che Rutelli è andato al Gran Premio per ragioni istituzionali, perché doveva premiare il 1° arrivato; e che Mastella ci è andato non ho capito bene se in gita, sfruttando il passaggio del collega, o anche lui per ragioni istituzionali perché doveva premiare il 3° classificato. Chi dovesse premiare il 2° non lo so. Andarci con l’air force è costato 50.000 € (100 milioni di vecchie lire). Per quanti gran Premi abbia guardato non ho memoria di un Presidente del Consiglio straniero o dei suoi ministri.
Quanti VPO avrei potuto mandare in udienza per processi per guida senza patente e in stato di ebbrezza con quei 50.000 €? E alla fine sarebbe stato più importante questo che far vedere che il vice presid. del consiglio premiava chi aveva appena fregato la Ferrari.
E’ per la sicurezza? Se un missile voleva abbattere Mastella poteva farlo anche su un aereo comune.
Angela Merkel fa la spesa al supermercato. Si vede che la percezione del rischio da parte della donna più potente del mondo è diversa da quella dei nostri ministri. Insomma era una buona occasione per risparmiare soldi e darli a una Procura”.
“Sembra che con Rutelli ci fossero 12 persone e con Mastella 3. Qualcuno si è preoccupato di sollevare l’amministrazione dal rischio di risarcimento danni se uno si faceva male? Che lo Stato italiano paghi uno della comitiva che se ne va a Monza a vedere il gran premio sfruttando l’air force one e che cade dalla scaletta e batte la testa mi dà proprio fastidio".
Negli ultimi mesi non si fa parlare di sicurezza e di microcriminalità straniera. Sindaci sceriffo, manifestazioni in piazza di AN, la Lega che tuona, piani dell’ultim’ora, tutti a parlare di lavavetri e graffittari.
“Lo sanno Mastella e Amato che i processi per questi reati sono tutti finti? Che tra il rapporto di polizia, le richieste del PM, la sentenza del giudice, quella del giudice d’appello e la Cassazione passano minimo 5 anni (per non parlare dei soldi che servono per mettere in piedi tutta la baracca) e che alla fine va tutto in prescrizione?"
“Se hanno intenzione di modificare qualcosa nel variegato panorama del nostro idiota, autodistruttivo, sabotatore codice di procedura penale per consentire l’immediato arresto di lavavetri molestatori, ubriaconi, irresponsabili, ladruncoli ecc., perché non si sono preoccupati, fino ad ora, di adottare queste stesse modifiche per delitti gravissimi da lungo tempo impuniti quali il falso in bilancio, la corruzione, l’omissione di misure antinfortunistiche, l’abuso di ufficio, la frode fiscale ecc? Forse che le task force e i progetti urgenti vanno bene per i lavavetri ma per i delitti delle persone importanti è meglio mettersi d’accordo? Mi permetto di suggerire che 50.000 euro utilizzati per pagare le spese di custodia della macchine di chi guida in stato di ebbrezza e che non possiamo sequestrare perché non sappiamo come pagare i custodi, sarebbero già un inizio di soluzione.”
da masada