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Torino, scontri al G8 dell’Università -Ventun arresti. L’Onda occupa i rettorati

Publie le lunedì 6 luglio 2009 par Open-Publishing
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Per gli incidenti dello scorso maggio alla riunione dei rettori, eseguite custodie cautelari in diverse città

Il leader dell’Insurgencia di Napoli fermato all’Aquila due giorni prima del summit mondiale

Manifestazioni negli atenei di Napoli, Bologna, Roma e Venezia, Torino e Pisa

"I giudici sono all’ordine del ministero dell’Interno. Una repressione telecomandata"

ROMA - Per gli scontri del 18 maggio scorso a Torino in occasione del G8 dell’Università, la procura di Torino ha ordinato 21 arresti. Per lo più sono esponenti dei centri sociali. Secondo la Procura, sono loro che hanno rovesciato cassonetti; tirato uova e lacrimogeni contro gli agenti; bloccato il traffico; ferito 24 agenti e danneggiato i negozi. "Hanno usato una violenta paramilitare premeditata", ha detto Giancarlo Caselli, procuratore capo di Torino. "Hanno usato mazze e picozze. Ci sono prove video e fotografiche inconfutabili".

Occupati i rettorati. L’Onda però non ci sta: contesta la ricostruzione fornita dai giudici e centinaia di studenti occupano per protesta gli uffici dei rettori della Sapienza a Roma, della Ca’ Foscari a Venezia, dell’università di Bologna, Napoli e Pisa. "Quella dalla Procura di Torino - scrivono in un volantino - è stata una repressione ordinata dal ministero dell’Interno alla magistratura. Un atto più che scontato che soggiace direttamente alle direttive di Maroni". Duecento attivisti dell’Onda hanno occupato il rettorato della Sapienza a Roma. Chiedono al prorettore che "dia una risposta precisa agli arresti di questa notte". Proteste anche alla Ca’ Foscari di Venezia dove una quarantina di aderenti all’Onda hanno innalzato striscioni davanti agli uffici del rettore. Picchetti e corteo anche al rettorato di Bologna. Proteste pure a Napoli, all’ateneo Federico II°, a Torino e Pisa.

Fermato all’Aquila 2 giorni prima del summit. Nella notte, le manette sono scattate a Padova al leader del centro sociale Pedro Max Gallob, e ad Egidio Giordano, guida indiscussa dell’Insurgencia, centro sociale napoletano, già coinvolto nelle violente contestazioni all’apertura della discarica di Chiaiano, fermato all’Aquila due giorni prima del summit mondiale, dopo la partecipazione alla fiaccolata organizzata tre mesi dopo il terremoto.

Manette in quattro città. Perquisito e denunciato a piede libero anche un 25enne di Varese, iscritto all’università di Torino, legato al centro sociale Askatasuna: due mesi fa aveva chiuso con una catena le porte di una banca "sequestrando" gli impiegati. Gli altri arresti a Torino, Padova, Bologna e Napoli tra cui anche un esponente dell’ala universitaria della disobbedienza padovana, attualmente in Iran, suo paese di origine. Ventun arresti a cui vanno a sommarsi i due fermi delle scorse settimane: Domenico Sisi, parente del sindacalista Vincenzo Sisi processato a Milano con l’accusa di far parte di un’organizzazione terroristica, ed Alessandro Arrigoni, dipendente della prefettura di Milano.

Caselli: "Erano 300 i violenti". "Su tremila dissenzienti che hanno manifestato pacificamente - spiega il procuratore di Torino Giancarlo Caselli - i violenti non erano più di trecento. E’ contro di loro che abbiamo indagato. Non è intenzione della Procura colpire singoli gruppi politici o controculturali, ma anzi difendere la libertà di manifestare democraticamente qualsiasi opinione. Video e foto dimostrano però che, poco prima di arrivare al Castello del Valentino, in 300 si coprono il volto con sciarpe, caschi e cappucci, sollevano scudi di plexiglass e da un cassonetto, estraggono mazze, piccozze, fumogeni e caschi".

(6 luglio 2009)

www.repubblica.it

Messaggi

  • Comunicato di solidarietà della Sapienza in Onda. Dal rettorato occupato per protestare contro gli arresti

    Nella notte tra il 5 e il 6 luglio, le forze dell’ordine sotto il comando della Questura di Torino hanno perquisito e arrestato 21 persone: 12 a Torino, 4 a Bologna, 3 a Padova, uno a Milano e uno a Napoli. Inoltre, è stata fatta irruzione nel Centro Sociale Askatasuna di Torino e alla Festa di Radio Sherwood a Padova.

    Azioni intollerabili e intimidatorie, coperte dal ministro razzista Maroni che promette il g8 più pacificato nella storia di questo summit. Azioni contro chi ha inondato le strade, occupato le università, bloccato il traffico, per rivendicare i propri diritti contro le politiche folli di questo governo. Azioni contro chi ha contestato il g8 dei rettori delle università in modo determinato ed intelligente.

    Questa notte, nella settimana di contestazione al g8, un giorno prima dell’arrivo dei grandi, si decide di far scattare l’ennesima azione di polizia per reprimere chi ha deciso di non assoggettarsi alle logiche dell’efficienza e dell’economicità imposte nell’università come nelle nostre vite.

    Il corpo vivo dell’università, delle lotte su formazione e precarietà non si arresta!

    Per questo oggi a Roma, come a Venezia e Bologna, stiamo occupando i rettorati e le facoltà richiedendo con forza una presa di posizione netta alle istituzioni universitarire contro gli arresti, la criminalizzazione del movimento dell’onda e la chiusura degli spazi di libertà e dissenso.

    Tutto ciò avviene in un quadro di criminalizzazione diffusa e di continui atti intimidatori nei confronti dei movimenti: nella giornata di sabato, infatti, sono stati perquisiti tutti i pullman ed i treni che cercavano di raggiungere Vicenza per partecipare alla manifestazione indetta contro la costruzione della base americana. Il giorno successivo, in occasione della fiaccolata che chiedeva verità e giustizia sul terremoto, L’Aquila è stata letteralmente militarizzata attraverso l’istituzione di check-point e l’obbligo di mostrare i documenti.

    …Se avete deciso di non farci dormire venendo nelle nostre case, nei nostri luoghi, arrestando i nostri compagni durante la notte, allora avete deciso di non dormire più neanche voi!

    L’ONDA PERFETTA NON SI ARRESTA- LIBERI TUTT@!

    Sapienza_in Onda -Roma

    Leggi anche: G8, agenti antisommossa a Palazzo Grazioli. Occupato rettorato della Sapienza al link :

    http://www.uniriot.org/uniriotII/index.php?option=com_content&view=article&id=715:g8-agenti-antisommossa-a-palazzo-grazioli-occupato-rettorato-della-sapienza&catid=88:rassegna-stampa&Itemid=282

    • 13:36 Caruso: "Arresti, tattiche fasciste. Si criminalizza il movimento"

      Per il leader dei centri sociali campani, l’ex deputato del Prc Francesco Caruso, l’arresto di Giordano Egidi, effettuato all’Aquila ieri poco dopo la fiaccolata cittadina per i disordini avvenuti a Torino nell’ambito del G8 Università, fa parte del "vero piano sicurezza" del governo. Stesso discorso per Caruso vale per gli arresti oggi di alcuni no-global che avrebbero tentato di entrare all’Aquila portando dei bastoni all’interno del proprio furgone. "Hanno arrestato Egidi - spiega Caruso durante il forum su democrazia e ricostruzione all’Aquila - per criminalizzare il movimento no-global, disperdere i gruppi che avevano già raggiunto l’Aquila e mi riferisco ai movimenti di Chiaiano e Torino colpiti dagli arresti di ieri. E’ una tipica tattica fascista: durante il fascismo prima delle manifestazioni del duce si arrestavano in città tutti gli antifascisti per liberarli il giorno dopo a giochi chiusi"

      www.repubblica.it 7 Luglio 2009