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Trasferiti in strutture comunali gli occupanti del S.Maria della Pieta’ di Roma
Publie le martedì 23 novembre 2004 par Open-PublishingÈ stato completato senza problemi di ordine pubblico, verso ...
È stato completato senza problemi di ordine pubblico, verso le 20, il trasferimento dei nuclei famigliari che occupavano alcuni locali dell’ex ospedale psichiatrico Santa Maria della Pietà. Il trasferimento, secondo quanto sottolineato dalle forze dell’ordine, è stato effettuato secondo le modalità disposte dal Comune di Roma: gli occupanti, circa un centinaio, sono stati accompagnati a bordo di pullmini in strutture dei servizi sociali e dell’assistenza alloggiativa comunale. E tutto si è svolto nella massima tranquillità.
E dire che la mattina gli animi non erano troppo tranquilli. Alcuni occupanti di Action e del Coordinamento Cittadino di Lotta per la Casa, che la scorsa settimana avevano abbandonato i padiglioni ristrutturati per trasferirsi nell’ex lavanderia, avevano denunciato che «la Regione e la Asl RmE avevano tagliato la luce» proprio nel momento in cui scadeva l’ultimatum delle 72 ore. «Ho ricevuto assicurazioni da parte del Comune - aveva dichiarato l’assessore regionale al Bilancio , Andrea Augello- che alle 17,30 inizieranno le operazioni di sgombero. Si inizierà prima con le donne e i bambini, poi con gli uomini».
Quasi un vademecum per abbandonare una nave che affonda. In realtà le cose sono andate un po’ diversamente sotto la sapiente e paziente regia di Luca Odevaine, vicecapo di Gabinetto del Comune. C’è stato infatti un piccolo assembramento davanti uno dei padiglioni occupati. E poi dopo le informazioni di rito, i nuclei familiari si sono diretti dentro la struttura a sgomberare le loro cose. Qualche materasso, fornelletti da campo e varie masserizie. Un piccolo esodo verso i pullmini messi a disposizione dal Campidoglio. Le famiglie, circa 150 extracomunitari con tanti piccoli, piu’ una decina di famiglie del vicino quartiere di Primavelle, saranno alloggiate provvisoriamente nelle strutture di prima accoglienza comunali. «Ora ci aspettiamo lo stesso impegno fattivo e nei tempi - ha sottolineato Luca Odevaine - a risolvere situazioni difficili anche da parte delle altre istituzioni».
da "il messaggero" 23.11.04




