Home > Trasmissione Tv su CPT Lampedusa
Care compagne/i,
questo sabato andrà in onda sul piccolo schermo l’sola di Lampedusa, vista da un’angolazione inusuale.
Le storie raccontate cercheranno di descrivere il non luogo, il lager, la galera etnica, la Guantanamo italiana, l’ Abu Ghraib berlusconiana, l’ avamposto della fortezza europa della politica securitaria dei governi occidentali, il campo per le deportazioni in Libia, la prigione modello di Pisanu, l’hotel a 5 stelle di Borghezio.
Il presidio democratico dell’Arci ha contribuito alla realizzazione della trasmissione, forse, il nostro lavoro di contro informazione ha provato a smuovere l’appiattimento dei media italiani in un periodo in cui gli uffici stampa sono chiusi per ferie, i parlamentari sono al mare, alle redazioni dei giornali ci sono gli/le stagisti/e.
Poi è arrivato il reportage di Gatti su l’Espresso a mostrare le atrocità di un luogo che non ha nome, un luogo chiamato centro di permanenza temporanea, cpta, oppure centro di accoglienza o centro di smistamento assecondando gli umori del signor ministro Pisanu, di cui abbiamo giustamente chiesto le dimissioni.
Di temporaneo non c’è niente, neanche la paura. Comunque sia andata, apprezziamo moltissimo il lavoro svolto da Michele Gambino, giornalista sensibile ed attento ai pericoli di un giornalismo-spettacolo, dagli autori, dai ragazzi della troupe.
Sappiamo già che la messa in onda della trasmissione è stata un pugno nello stomaco per il sig Pisanu mentre per il sig. Scalia della Misercordia, direttore del lager, queste ultime settimane devono sembrare un incubo, proprio quando aveva tentato di ripulirsi la coscienza.
Almeno per una volta invitiamo a non spegnere l’apparecchio tv almeno sabato 22 alle ore 21:00.
Diffondete la notizia.
SABATO 22 OTTOBRE ORE 21:00 LA7 "COSI E’ LA VITA"
titolo della puntata : Ultimi giorni a Lampedusa
Registrate e divulgate
Messaggi
1. > Trasmissione Tv su CPT Lampedusa, 23 ottobre 2005, 00:59
L’ho vista e viene da piangere.Una cosa è scrivere,una cosa è vedere,tutte quelle masse umane che si spostano su barconi,perchè non sanno dove appendere la propria vita,cosi difficile da nutrire,da portare avanti.Arrivano dopo la traversata del deserto e quando arrivano hanno la forza di esultare e di dire:viva Italia.Vengono accolti umanamente.Ma soltanto il tempo del loro sbarco.Cosa li aspetti nei centri di accoglienza temporanea non si sa e non si è visto.Il centro di Lampedusa è stato evacuato in occasione della visita dei parlamentari europei
Si sono viste invece le manette.Ai loro polsi e brandite dagli agenti:ammanettati uno dopo l’altro come se si volesse mettere loro un marchio,come se fossero dei criminali.E hanno attraverato il deserto,affrontato il mare per ore infinite,in condizioni disperate,per ricevere le manette.Ci si sente impotenti e disperati,quasi quanto loro sono attoniti ,a vedere queste scene.Cosa succederà di loro,nessuno lo saprà mai.
Bisognerebbe diffondere questo documentario:è sconvolgente.
Patrizia