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Travaglio difende la Guzzanti e Grillo
Roma – In una lettera aperta sul giornale al quale collabora, “L’Unità”, Marco Travaglio difende la manifestazione dell’8 luglio e smentisce ciò che quasi tutta la stampa ha rilevato: gli insulti al Papa e al Capo dello Stato. Si tratterebbe, secondo il giornalista-scrittore, di legittimo esercizio di critica.
“Io temo che viviamo tutti nel Truman Show inaugurato 15 anni fa da Al Tappone, che ci ha imposto paletti (anche mentali) sempre più assurdi e ci ha costretti, senza nemmeno rendercene conto, a rinunciare ogni giorno a un pezzettino della nostra libertà” scrive il giornalista.
In altri Paesi democratici, come gli Usa e la Francia, sono uscite pubblicazioni pesantemente critiche nei confronti dei Presidenti e nessuno ha parlato di “insulti” ma solamente di critica. Anche Grillo non avrebbe insultato il Capo dello Stato ma solamente sottolineato il fatto vero che, mentre egli festeggiava il suo compleanno a Capri con Bassolino e la moglie di Mastella (inquisiti dalla magistratura), Napoli soffoca sotto la spazzatura. Riguardo agli “insulti” al Papa di Sabina Guzzanti, Travaglio ha rilevato come anche Dante avesse posto il Papa di allora, Bonifacio VIII, all’inferno. Un girotondino anche lui?
Intanto anche la stampa estera riporta i fatti italiani, sottolineando, come fa il quotidiano spagnolo “Clarin” che “il primo ministro Silvio Berlusconi e una ministra del suo gabinetto sono al centro di un vasto scandalo”, assimilato dal giornale spagnolo al “sexygate” di Bill Clinton e Monica Lewinsky.