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Travaglio e la società civile: ma la società civile dov’è?
Publie le giovedì 10 agosto 2006 par Open-Publishing1 commento
Marco Travaglio ha inviato un commento sull’indulto a Beppe Grillo: possiamo ritrovarne traccia su www.beppegrillo.it.
Non essere d’accordo con Travaglio è quasi impossibile.
I comuni interessi del centrosinistra e del centrodestra a fornire salvacondotti sottobanco a questo o quel protetto lascia davvero senza parole , ancora di più quando si tenta il camuffamento indossando una stretta maschera mastelliana di pietismo bigotto a favore delle migliaia di disgraziati che affollano le galere.
A mio avviso però è utile tornare all’ultimo punto dell’analisi di Travaglio per riflettere ancora.
Egli sostiene: “se queste porcate le facesse il Cavaliere, scenderemmo tutti in piazza. Spero che lo faremo anche se le fanno i centrosinistri insieme a Berlusconi. Anzi, soprattutto per questo. Li abbiamo votati, ma ce la pagheranno”.
Prima osservazione: proprio per il semplice fatto che, come rileva lo stesso Travaglio, il voto di approvazione parlamentare dell’indulto è stato assolutamente trasversale, non ci sarà nessuna discesa in piazza del Popolo Sovrano.
Curioso dunque: percepisco effetti contrari a quelli sperati dall’Autore del pezzo, ritenendoli più conformanti all’italico senso del “civico”.
Si potrebbe evidentemente valutare questa differente visione con la consapevolezza che nel nostro Paese l’attività di contestazione o di aperto dissenso della società civile sembra essere subordinata (per non dire di peggio) al libero arbitrio delle Direzioni dei Partiti e, volendo dimostrare che sbagliamo ad essere così pessimisti su un’azione incisiva di protesta dal basso, ci si potrebbe affrettare a citare i Girotondini di Nanni Moretti: prova, quindi, che gli Italiani se (e quando) vogliono riescono a mobilitarsi da soli.
Ma siamo proprio sicuri di questa cosa?
Siamo cioè proprio sicuri che i Girotondini abbiano davvero rappresentato ”tutta” la società civile italiana?
Non è forse più realistico ripiegare sull’evidenza che essi erano identificabili per la grandissima parte con il popolo del centrosinistra, ciascuno così teneramente mano nella mano dell’altro, contro il comune nemico Berlusconi?
Non è forse più giusto credere che se davvero in questo Paese fosse possibile avere una società civile reattiva e slegata dalle esigenze dei vari Fassino, D’Alema e Mastella, i Girotondini o chi per essi sarebbero già scesi in piazza nel momento stesso in cui il Parlamento discuteva ignobilmente della faccenda “indulto”, obbligandolo ad ingoiarsi la proposta?
Questo non è stato e se ne deduce che la società civile non fa come gli pare: anzi, opera di comune accordo con la rappresentanza politica che più largamente e meglio la rappresenta (il centrosinistra, appunto) e reagisce solo alle sue ( del centrosinistra) specifiche esigenze di schieramento.
Temo dunque di avere di fronte un Paese a grandi linee dormiente.
Non credo che in futuro vi sarà alcuna ribellione “civica” all’indulto: a meno di non giustificare l’inerzia sociale di queste settimane con un’interruzione totale delle attività morali dovute all’Estate.
Si riprende a Settembre, ma chi è disposto a crederci?
Del resto se così fosse sarebbe un fatto buffo e piuttosto repellente.
Ho insistito sui Girotondini ma il discorso vale specularmente per il Popolo di CGIL-CISL-UIL.
Evito di parlare della inesistente pressione sindacal-confederale sui vari governi amici di centrosinistra ( e ne abbiamo avuto testimonianza già con quelli che si sono succeduti in passato) perchè non si aprono affatto prospettive incoraggianti.
Ma allora: se il modello è questo, di che cosa stiamo parlando?Non è forse la rappresentanza parlamentare lo specchio della società che nel Parlamento si esprime?
E chi abbiamo voluto, espresso, scelto alle precedenti Elezioni Politiche?
Abbiamo voluto, espresso, scelto un Parlamento composto tra gli altri da 20 condannati in via definitiva (la lista la trovate sempre nel sito www.beppegrillo.it).
Dunque insisto: ma di che cosa ci vogliamo lamentare?
Se l’organo supremo della nostra rappresentanza democratica è così composto come possiamo discolparci noi?
E di che cosa è fatto tutto il sottobosco di finanziatori di cui i nostri politici banderuola si circondano?
Per quale motivo costoro non avrebbero dovuto farsi inserire nella lista dei beneficiari dell’atto (a copertura parlamentare quasi totale, repetita iuvant) di Clemente da Ceppaloni, se addirittura hanno avuto la faccia come il culo di farsi votare?
I responsabili sono loro che si sono fatti spudoratamente votare o noi che li abbiamo votati?
Perchè dunque dovremmo aspettarci azioni eclatanti dai cosiddetti cittadini?
Non ne verranno, stiamone certi.
Giusto prendersela, come Travaglio fa, con questi politicanti-inquisiti-condannati, di qualunque colore essi siano.
Sbagliato sperare nell’anima di milioni di uomini e donne che con coscienza hanno prodotto (reiterandolo per l’ennesima volta, e sottolineo, reiterandolo) questo scempio: un Parlamento frequentato anche da 20 potenti condannati che dovrebbero stare da qualche altra parte.
Dove?
Sicuramente non dovrebbero essere lì dove ora siedono spavaldi.
francesco fumarola, www.mercantedivenezia.org
Messaggi
1. > Travaglio e la società civile: ma la società civile dov’è?, 10 agosto 2006, 08:26
Sara’ meglio che il popolo italiano si metta gli occhiali, visto quanto e’ cecato!
An’vedi l’errore di prospettiva: credevamo di vederci bene.
Pensavamo di avere una destra e una sinistra.
Beh, ci eravamo sbagliati: abbiamo due destre.
Quella piu’ liberista e’ addiritura a sinistra.
E quella piu’ garantista per i corrotti neanche c’e’ perche’ si sono messe alla pari.
Il centro nemmeno lo nomino perche’ sta con un piede di qua e una di la’. Da sciancato. E ha perso ogni connotato salvo quello di essere una filiale del Vaticano, cioe’ estera.
Da quando ha imbarcato persone come Rotondi, ha perso anche ogni serieta’.
Poi ci sono le mammolette come quelli dell’Udc che dicono m’ama non m’ama.
Vogliono fare il Partito Democratico.
Vista la considerazione in cui tengono il popolo, la barzelletta non fa ridere.
Gia’ che ci sono possono fare il Partitone Unico.
E comandare a turno, 2 anni per uno, in diarchia, come Romolo e Anco Marzio.
E nel framezzo uno puo’ condonare i reati dell’altro.
Aveva detto bene Berlusconi: i reati li deve scegliere il governo. Anno per anno. Dopo aver esaminato le necessita’ interne. Del governo ovviamente, & C.
Non esiste opposizione. C’e’ la conciliazione.
Non ne parlano ufficialmente ma ufficiosamente marcia che e’ una bellezza.
Noi siamo il rumore bianco. Il rumore di fondo che nessuno sente. E che non li disturba.
Sono troppo occupati a parlottarsi tra loro per le spartizioni.
E noi a chiedere: ma come mai in 5 anni di centrosinistra D’Alema o Prodi o Amato mai hanno regolato il conflitto di interessi.
Meschinelli!
Siamo all’asilo della politica. E loro sono laureati. Ci infinocchiano come vogliono.
E poi stiamo a mandare anche lettere come quel blogger che diceva che Fassino e’ tanto un bravo ragazzo!
O a far figure come quelli che scendono in piazza a Legnano e urlano contro i bingo bongo, ma sulla piazza sono pari a noi, cioe’ zero.
E intanto che ci distraggono con i bingo bongo, i comunisti, i terroristi, i sionisti, gli islamisti... fanno strame della democrazia.
E c’era anche chi si fidava di Rifondazione.
Allineata!
E Diliberto? Si astiene!
Ora, se uno deve votare per un partito che si astiene...! Immagino la soddisfazione...!
I Verdi poi non difendono neanche il verde. Peggio che inutili. Smorti.
Non c’e’ che un mezzo per modificare un oppositore: mettergli l’ermellino!
Si allineera’ che e’ una bellezza.
Sono tutti cosi’ sensibili ai privilegi del rango... Avete visto Bertinotti... che pena!
Abbiamo un governo allineato con l’opposizione, il massimo della perfezione, un governo Vinavil !
L’unico disallineato e’ il popolo.
Sovrano di niente.
Peggio che le galline nel pollaio.
Ci prendono l’uovo e ci mettono a nanna.
Giornali e tv sono il pastone comune.
Avete notato che non cambiano mai.
Come il calcio. Stessi vertici. Stessi inghippi. O la finanza. Stessi furti. Stesse feste.
Una classe che si sostiene! E noi sotto.
Se uno come Travaglio insorge, Staino lo mette alla berlina. E lo chiama Beria !?!
Pure Staino allineato. Che vergogna! E si’ che pareva una brava persona.
C’e’ un solo reato in Italia: la lesa maesta’.
Qui sono sovrani tutti. E non si pesta l’ombra del re nemmeno per scherzo. O ti mettono alla gogna.
Sono sovrani ovviamente loro. Non noi. Noi abbiamo perso il turno intanto che si tifeggiava.
Ci hanno lasciato le bandiere, gli slogan, le ideologie per farsi gli affari loro. Mai i nostri. La greppia e’ greppia e un accomodamento si trova.
Noi votiamo i parenti che loro si sono scelti nell’ordine comodo.
Quanto ce la terremo la legge porcata? Immagino sempre, finche’ non ne troveranno una ancora piu’ porcata.
Col cavolo che vieteranno il conflitto di interessi! Sono il conflitto vivente: i nostri interessi e i loro.
Come diceva Benigni: non ci resta che piangere.
O fare la rivoluzione. Ma di questi tempi...
La gente non scende piu’ in piazza nemmeno per il Libano e i condottieri sono tutti morti. O inciuciati. Il che, per noi, e’ proprio lo stesso.
Mi dicono che questi discorsi sono qualunquisti. bene: rifacciamolo il Partito dell’Uomo Qualunque e contera’ 50 milioni di italiani!
Ora, io dico questo: sopporto tutto, posso anche diventare credente e mettere ceri, posso diventare politeista e cambiare religione, posso anche credere ai fantasmi e ai folletti, ma non mi venite fuori a dire che questo o quello e’ un bravo ragazzo! Perche’ potrei proprio perdere la testa e fare una Ezbollah seduta stante!
viviana
!