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Tribunale del riesame e arresti domicilari: caccia ai "serial militanti"
Publie le lunedì 10 ottobre 2005 par Open-PublishingLa caccia ai "serial militanti" del movimento: al teorema eversivo della Procura di Bologna si aggiunge l’analisi "clinica" del Tribunale del Riesame.
Il Tribunale del Riesame di Bologna ha confermato la richiesta di arresti domiciliari per i militanti del movimento, richiesta prima negata dal giudice delle indagini preliminari.
Esprimendo la nostra solidarietà agli accusati, e respingendo questo ulteriore attacco alle iniziative e pratiche delle varie reti e realtà del movimento, vogliamo sottolineare che al già noto teorema sul carattere eversivo del movimento contro la precarietà e per il reddito si è aggiunta una versione pericolosamente "lombrosiana" del conflitto sociale.
Per il Tribunale del riesame la passione per i diritti, la coerenza e la costanza nell’organizzare e partecipare alle iniziative di lotta diventa quasi una patologia psichiatrica, una deviazione nel comportamento sociale, e gli arresti domiciliari devono essere particolarmente "blindati", per evitare ricadute e contagi. E’ questo il senso che di fatto traspare nell’ordinanza.
E’ necessario continuare porre la questione della legittimità delle lotte sociali, della legittimità delle pratiche di contrattazione sociale, della necessità dell’amnistia e depenalizzazione per i reati sociali e non solo: dalle lotte contro la guerra, contro e dentro i cpt, contro il carovita e la precarietà, sono tanti e troppi i compagni, i lavoratori e i migranti oggetto delle iniziative di criminalizzazione di certa magistratura.
CUB emilia romagna