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Tutto ciò che è nuovo è di nuovo vecchio. Il Golfo di Tonkin della nostra generazione sta per trasci
Publie le lunedì 5 marzo 2007 par Open-PublishingTutto ciò che è nuovo è di nuovo vecchio.
Il Golfo di Tonkin della nostra generazione sta per trascinarci di più in una guerra senza fine
Di Patrick Daniel Welch
Sinossi – l’autore americano Daniel Patrick Welch descrive la febbre di guerra adesso aumentata per un’attacco contro l’Iran e il timore per le conseguenze inimmaginabili se la guerra non viene fermata - - se non è già troppo tardi.
le traduzioni sono in corso, visitate il sito internet per offrirsi volontari
Stavo proprio mettendo mia madre a letto quando il tono acuto d’urgenza del notiziario dell’ MSNBC con le ultime notizie sulla crisi, ha interrotto la calma della serata. Lo stesso alla CNN, non ho neanche provato a verificare sugli altri canali. Ci hanno detto che l’Iran è responsabile per l’attacco a Kerbala. In guerra siamo sempre stati con l’Eastasia. Non posso credere che tutto cio’ sta accadendo cosi pulito, cosi astutamente impacchettato in un pacco consueto.
Non c’è assolutamente niente di credibile in tutto quello che sta venendo fuori sull’Iran, ne dall’amministrazione ne dalla stampa della corrente principale. Gli Americani stanchi della guerra, che parlano forte e chiaro sulla questione di un’altra guerra, sono conosciuti di bersi le bugie ufficiali. Nella ripercusione della guerra fredda, due vecchi avversari stavano blaterando nostagicamente sulla propaganda dei rispettivi governi. “Si, ma la differenza”, disse il Russo, “sta nel fatto che la tua gente ha creduto alla tua.” E adesso, dopo che una cifra di governi ci ha mentito senza pudore, dopo che abbiamo bevuto le menzogne dei loro capi, sul nostro destino e sulla nostra grandezza, è possibile anche immaginare che ci lascieremo fregare ancora una volta?
A parte il suono acuto che stasera viene dalla camera di riverbazione della stampa, gli altri titoli pertinenti del giorno includono un rapporto sulla posizione degli Stati uniti pronti ad attaccare l’Iran dalle basi militari bulgare (Turkish Daily News) oppure che un gruppo in sciopero della marina militare statunitense sta per evaporarsi nel Canale di Suez per unirsi alle forze generali accumulate nel Medio Oriente (Jerusalem Post). Il The Guardian fa un rapporto su come Bush si sta “preparando per una battaglia nell’Iran”.
Lasciamo da parte il fatto che il governo statunitense ha cercato di recente di fondare un progetto ammesso - - ammesso, pensate, - - per postare notizie false per realizzare la politica nazionale alla fine. Questo, certamente, sarebbe in aggiunta alla miriade delle operazioni nere negate per anni. Non fa niente se la mano destra d’Israele ha apertamente proclamato guerra contro l’Iran, trapelando storie su come fosse preparata per entrarci da sola. Non paragonate il tempismo di questa storia con la sospesa - - anche se non collegata – della risoluzione contro l’aumento della guerra che è stata preparata adesso per un dibattito rigoroso in Congresso.
Guardate solanto il viso Intoccabile compiaciuto e il sorrisino compiaciuto di Cheney quando dice a Wolf Blitzer che il Congresso “non ci fermerà”, anche se Scooter Libby ci mettesse tutti sotto ad un autobus nella sua Blackberry. Fate attenzione anche alla completa inabilità di Blitzer di fare il suo lavoro di giornalista. Questo e un segno molto grave. Notate anche il progetto di 10 miliardi di dollari annunciato oggi tra l’Iran ed un’azienda Spagnola per lo sviluppo delle risorse energetiche, e il contratto multimiliardario per le armi e l’energia che l’Iran ha gia intrapreso con la Russia e la Cina. I neoconservatori sono completamente pazzi? Fa niente - - sappiamo già la risposta.
E che cazzo c’è di sbagliato in noi? Ci lasceremo davvero trascinare in un’altra guerra, una molto più grande, con avversari molto più pericolosi e con conseguenze più lontane? La risposta sembra di essere si’. I democratici e la stampa non ci salveranno da questa. Non l’hanno fatto prima e tanto meno adesso - - stanno nello stesso gioco, e non faranno niente senza un’ enorme spinta. Il fatto che si stanno preparando per il dibattito per una soluzione senza senso mentre le navi navigano è scoraggiante e senza contatto. La nostra vita e il nostro futuro sono in ballo e loro stanno cercando un suono pungente.
Il battifuoco fatto negli USA è fluttuante e pronto per esplodere ed i approfittatori di guerra e le loro marionette accendono i fusibili, non si curano di noi. Le enormi e pericolosi forze contro loro significano soltanto altra guerra, altri contratti e altro guadagno. Non c’è verso che il mondo resti seduto e lasci che gli Stati Uniti si facciano strada nelle risorse d’energia mondiali senza combattere, siamo avvisati che saremo trascinati in un Aramgeddon virtuale. Il movimento contro la guerra ha fatto un bello spetaccolo questo fine settimana chiedendo la fine della guerra in Iraq. Sarà troppo poco, troppo tardi se la gente non si sveglia e non richiede l’arresto della guerra già in corso contro l’Iran
© 2007 Daniel Patrick Welch. Traduzione di Tamara Prekaj.
Ristampa autorizzata con indicazione della fonte e del link danielpwelch.com
Scrittore, cantante, linguista e attivista, Welch vive e scrive nella città di Salem in Massachusetts (USA) con la moglie Julia Nambalirwa- Lugudde. Insieme gestiscono la Greenhouse School www.greenhouseschool.org. Le traduzioni degli articoli sono disponibili in 20 lingue. Si apprezzano i link sui website del http://danielpwelch.com.