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UNA PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA PARTIGIANA, FEMMINISTA, AMICA DELLA NONVIOLENZA
Publie le lunedì 24 aprile 2006 par Open-PublishingCosa potremmo desiderare di meglio di una Presidente della Repubblica
partigiana, femminista, amica della nonviolenza?
Per la sua ntida e preziosa storia personale, e per le storie collettive di
cui, intensamente partecipe, e’ profondamente rappresentativa, Lidia
Menapace, oggi senatrice, ci pare possa essere la migliore candidata
possibile alla Presidenza della Repubblica Italiana.
[Lidia Menapace (per contatti: lidiamenapace@aliceposta.it) e’ nata a Novara
nel 1924, partecipa alla Resistenza, e’ poi impegnata nel movimento
cattolico, pubblica amministratrice, docente universitaria, fondatrice del
"Manifesto"; e’ tra le voci piu’ alte e significative della cultura delle
donne, dei movimenti della societa’ civile, della nonviolenza in cammino.
Nelle elezioni politiche del 9-10 aprile 2006 e’ stata eletta senatrice in
Abruzzo.
La maggior parte degli scritti e degli interventi di Lidia Menapace e’ dispersa in quotidiani e riviste, atti di convegni, volumi di autori vari;
tra i suoi libri cfr. Il futurismo.
Ideologia e linguaggio, Celuc, Milano 1968;
L’ermetismo. Ideologia e linguaggio, Celuc, Milano 1968;
(a cura di), Per un movimento politico di liberazione della donna, Bertani, Verona 1973;
La Democrazia Cristiana, Mazzotta, Milano 1974;
Economia politica della differenza sessuale, Felina, Roma 1987;
(a cura di, ed in collaborazione con Chiara Ingrao), Ne’ indifesa ne’ in divisa, Sinistra
indipendente, Roma 1988;
Il papa chiede perdono: le donne glielo accorderanno?, Il dito e la luna, Milano 2000;
Resiste’, Il dito e la luna, Milano 2001;
(con Fausto Bertinotti e Marco Revelli), Nonviolenza, Fazi, Roma 2004]