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Ucciderli da piccoli

Publie le mercoledì 8 luglio 2009 par Open-Publishing
7 commenti


Il metodo lo potremmo definire “ucciderli da piccoli”. Consiste nell’individuare gruppi di individui potenzialmente pericolosi, in quanto notoriamente ostili al sistema o a certi suoi aspetti, e incarcerarli o comunque angariarli in via preventiva, subissandoli di capi d’imputazione. Ciò in nome di lievi reati del passato prossimo o remoto, ingigantiti a livello di crimini colossali, oppure di reati non ancora commessi ma che potrebbero commettere in futuro.

E’ questa la linea adottata dal governo, con la connivenza di settori della magistratura (nessuno si illuda che tutti i magistrati siano dei Falcone / Borsellino: basti vedere certe cene sospette di loro illustri esponenti), dell’opposizione (?) e delle forze dell’ordine. Ne sono dimostrazione i 21 arresti di studenti dell’Onda di due giorni fa, e le perquisizioni in tutta Italia.

La motivazione ufficiale sono state le scaramucce (definirli “scontri” è esagerato) del 19 maggio scorso a Torino, contro la conferenza dei rettori d’Europa, chiamata a convalidare la totale privatizzazione dell’istruzione universitaria. Il movente vero è però stato enunciato a tutte lettere: gli arrestati “avrebbero potuto” contestare l’imminente riunione del G8. Parola di Giancarlo Caselli, praticamente un “padre della Repubblica”, idolo della sinistra (??) giustizialista, come i vari Spataro, Bocassini, D’Ambrosio.

Non è l’unico caso di lotta preventiva alle intenzioni. Il 10 giugno sono stati arrestati alcuni militanti della sinistra antagonista, sulla base di niente, perché “avrebbero potuto” tentare di ricostituire le Brigate Rosse e turbare il G8. Peggio ancora l’esito del processo milanese seguito all’ “Operazione Tramonto”, contro militanti del CPO Gramigna di Padova e del sindacalismo di base. Nel corso del dibattimento tutte le prove sostanziali sono miseramente cadute. Però anche questi sovversivi poco pentiti “avrebbero potuto” ricostituire le BR. Ne sono seguite condanne dai quindici anni in giù.

Poi c’è stata la retata, anch’essa “preventiva”, alla festa di Radio Sherwood. Sessanta persone arrestate, a prevenire loro ipotetici crimini. E l’irruzione al centro sociale Askatasuna di Torino, infondata quanto l’altra. L’Italia è diventata il regno bipartisan dell’”avrebbero potuto”. Regola già applicata a misteriose “cellule islamiche” dalle cattive intenzioni. Potenziali, è ovvio. Come nel profetico Philip K. Dick di Minority Report, si processano in anticipo i comportamenti futuri previsti da veggenti.

Non so perché, un ricordo mi torna alla mente. Mio nonno materno e i suoi due fratelli, imolesi, erano socialisti notori. Ogni volta che Mussolini passava per Bologna erano arrestati. Il motivo? “Avrebbero potuto” attentare al Duce.

Va detto che i tempi erano migliori, e la detenzione durava alcuni giorni, non quindici anni.

Mi viene un dubbio. Il governo italiano attuale non sarà fascista? Ma no, mi si risponderà: ha a capo un allegro libertino, che vara una legge garantista (per lui) dopo l’altra, e per presidente della Repubblica un anziano stalinista che sottoscrive tutto quanto. La “opposizione” parlamentare, poi, sulla linea dell’“avrebbero potuto” è totalmente concorde, si tratti di studenti facinorosi, di brigatisti in allenamento, di cellule islamiche non ancora attive, di indipendentisti sardi che non hanno ancora fatto un cazzo però potrebbero farlo.
Ma il dubbio rimane.

Valerio Evangelisti

http://www.carmillaonline.com/archives/2009/07/003111.html

8.07.2009

Messaggi

  • Ottimo articolo.

    Che impone una riflessione. E’ cosa notoria, che non può certo essere sfuggita ad un attento conoscitore delle dinamiche di movimento come Caselli, il fatto che un buon 90% degli arrestati appartiene all’aera di Global Project, per intenderci gli ex Disobbedienti di stretta osservanza negrian/casariniana.

    E, sempre Caselli per i motivi già detti, non può ignorare che, rispetto al G8 de L’Aquila, questa area politica di movimento ha dichiarato che si sarebbe limitata a partecipare esclusivamente alla fiaccolata del 5 Luglio, strettamente legata ai problemi del terremoto e già avvenuta senza il minimo incidente.
    Ed infatti uno degli arresti è avvenuto proprio a L’Aquila subito dopo la fiaccolata in questione.

    Quindi, il rischio che quell’area potesse andare a L’Aquila a fare chissà cosa nei giorni del G8 era del tutto inesistente.

    Invito a riflettere quindi su una gestione repressiva del tutto "bipartisan" - difficile pensare ad un Caselli o una Boccassini che agiscono su imput di Alfano o di Maroni - tra centrodestra e PD rispetto al conflitto sociale di tipo più coerentemente"radicale" e non riconducibile alle dinamiche concertative.

    E quindi a riflettere pure sul "mito", decisamente fuori luogo, di certi giudici e Pm che impera anche nella sinistra cosiddetta "radicale".

    Raf

    P.S. Diverso il discorso per altri Pm, non riconducibili al Pd e veramente indipendenti, come la Forleo o De Magistris, che non a caso sono odiati e malvisti nel cosiddetto "centrosinistra" non meno che a destra.

    • 08.07.09 - Trieste: l’Onda invia fax a Caselli dal rettorato occupato

      una ventina di studenti dell’onda anomala di Trieste hanno occupato il rettorato di trieste, esponendo uno striscione "liberi tutti" dalle finestre del rettore e inviando un fax al procuratore capo giancarlo caselli c/o procura di torino.

      Caselli we fax you... "rewind" un cazzo, fast foreward!!!

      Il Fax inviato:

      Signor Procuratore,
      Le scriviamo per segnalarle l’occasione di un reato gravissimo: sovversione di incubo costituito.

      In centinaia di migliaia, studentesse e studenti, ci rifiutiamo di vivere nell’incubo quotidiano di vite precarie a servizio dei bisogni di un’economia che non è nostra (e che ha provocato la più grande crisi e le più grandi orrori mai visti) perché non risponde ai nostri bisogni né ai nostri desideri, che possiamo solo subire e che divora ogni nostro attimo, ogni nostro desiderio,ogni nostro impulso.

      In centinaia di migliaia, studentesse e studenti, non ci rassegniamo ad assistere alla svendita dell’università e della formazione, ritorte a dispositivi finali di disciplina e captazione della produzione di conoscenza per il profitto del mercato, mentre la docenza diventa addestramento mediante somministrazione di pillole di conoscenze propedeutiche alla capacità produttiva piuttosto che alla "capacità di cittadinanza".

      In centinaia di migliaia non cediamo alla vostra violenza vigliacca che cerca di fermare le nostre idee colpendo i nostri corpi con i manganelli
      e i blindati o incarcerandoli. Se questa è ciò che difendete, noi siamo ben felici di scegliere altro e di schierarci, come abbiamo fatto a Torino e Vicenza come faremo senza arrenderci mai “in questo paese di codardi”, difendendo i nostri corpi dai vostri manganelli con caschi e scudi .

      Caselli..

      Nessuno mi può giudicare, nemmeno tu la verità ti fa male lo so.

      C’è già tanta gente che ce la su con me, chi lo sa perché?

      Ognuno ha il diritto di vivere come può

      la verità ti fa male, lo so

      Per questo una cosa mi piace e quell’altra no

      la verità ti fa male, lo so

      e d’ora in avanti prometto che

      quel che ho fatto un dì lo faro sempre di più

      Non pagheremo dazi ai Caselli di turno

      Poco cordiali saluti

      Onda Anomala Trieste dal Rettorato Occupato

    • 09.07.09 - G8 Università, gli studenti dell’Onda occupano la sede dell’Orientale

      (da repubblica.it) Napoli, I rappresentanti del movimento degli studenti hanno reso noto di aver occupato la sede dell’Università degli studi L’Orientale di via Chiatamone.

      I manifestanti hanno srotolato uno striscione invocando la liberazione dei 21 studenti arrestati il 6 luglio in seguito agli scontri del 18 maggio scorso in occasione del G8 dell’Università a Torino. Tra gli arrestati c’è anche il ventiseienne napoletano Egidio Giordano, del centro sociale «Insurgencia», fermato all´Aquila, dove aveva partecipato alla fiaccolata di solidarietà con le popolazioni terremotate.

      Contro l’arresto degli esponenti del movimento l’Onda aveva già protestato proprio il 6 luglio, occupando per alcune ore il Rettorato della Federico II.

      Uniriot Network

    • Palermo: un corteo notturno con 200 student* ha attraversato il centro storico. Liberi tutt* subito!

      Questa notte intorno alle 23:30 e’ partito a Palermo un corteo spontaneo per la liberazione degli studenti e dei compagni arrestati a Torino, Bologna , Padova e Napoli. Il corteo si e’ formato al termine della partecipata assemblea svoltasi all’interno del centro sociale ExKarcere che aveva come tema l’opposizione al g8 della crisi e alle grandi opere come il Ponte sullo Stretto.

      Circa duecento studenti e studentesse dell’onda hanno percorso in corteo le vie del centro storico , attraversando i quartieri popolari Ballaro’ e Vucciria , le centralissime via Roma e c.so vittorio emanuele; il corteo e’ terminato alla prefettura dove era schierato un massiccio dispiegamento di polizia. Durante il corteo sono stati scanditi slogan contro la repressione e per la liberazione dei compagni arrestati, contro il governo Berlusconi , contro la crisi e il pacchetto sicurezza.

      Dopo le occupazioni delle facolta’ di Lettere e Filosofia e di scienze politiche di martedi’ e del rettorato di ieri , un ulteriore momento di lotta degli studenti e delle studentesse Palermitani/e , che continueranno anche nei prossimi giorni a partire dalla giornata nazionale di venerdi’ finche’ tutti i compagni e le compagne non usciranno dal carcere.

      Dietro quello scudo c’eravamo tutt*

      Liber* tutt*, liber* subito!!!

      Onda Anomala Palermo

    • 18:35 Protesta nel porto di Ancona

      Nel porto di Ancona, una quindicina di manifestanti anti G8 (alcuni arrivati via mare a bordo di due gommoni intercettati dalla polizia) sono saliti sugli scivoli per l’imbarco del traghetto Superfast, bloccando la partenza della nave per la Grecia. Una quarantina di poliziotti in assetto antisommossa hanno sciolto la protesta. La nave partirà in ritardo.

    • 17:31 Roma, blitz No G8: vernice contro Unicredit e agenzia interinale

      Blitz della Rete No G8 a Roma. Un gruppo di studenti nel quartiere San Paolo ha tirato vernice contro le porte dell’agenzia per il lavoro interinale Adecco e una filiale Unicredit

    • Torino, blitz degli studenti dell’Onda al Rettorato 9.7.09

      Una sessantina di studenti dell’Onda Anomala sono entrati poco fa negli uffici del Rettorato del Politecnico.

      I giovani hanno anche srotolato uno striscione con la scritta «Contro ogni repressione, l’Onda non si arresta. Liberi tutti» in riferimento ai 21 giovani arrestati lunedì scorso perché ritenuti responsabili dei disordini verificatisi a Torino lo scorso maggio in occasione del G8 dell’Università.

      Fra poco i giovani dell’Onda Anomala terranno una conferenza stampa «con caschi ed estintori – sottolineano alcuni rappresentanti del movimento – con i quali ci siamo protetti durante il corteo».