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Un No alla prepotenza

Publie le sabato 21 giugno 2008 par Open-Publishing

Dopo il no del referendum in Irlanda al Trattato costituzionale dell’Unione Europea, i media portavoce delle banche e del capitalismo europeo fanno finta di non capire le ragioni del No. Molti si sono addirittura anticipatamente indignati come Daniel Cohn-Bendit (leMonde 10/05/08) per il fatto che gli Irlandesi dopo aver profittato, dice, dei sussidi europei per uscire dall’arretratezza ora rifiutano di avallare il Trattato.

Anche Lucio Caracciolo con Limes (Repubblica 14/05/08) sostiene che tra l’altro la Commissione Europea non e’ un organismo democratico e che cio’ non e’ colpa di qualcuno ma e’ conseguenza del fatto che l’Europa non e’ uno Stato e non ci puo’ essere democrazia senza Stato.

A questo proposito e’ importante notare che l’intenzione del capitalismo europeo di procedere a una dittatura del capitale fu gia’ prevista da Mendes-France (premier e ministro nella Francia degli anni Quaranta-Cinquanta), il quale il 18 gennaio 1957 durante una riunione della Assemblea Nazionale francese per discutere il Trattato di Roma dichiaro’: "Il progetto del Mercato comune cosi’ come ci e’ stato presentato e’ basato sul liberalismo classico del XX secolo, secondo il quale la concorrenza pura e semplice regola tutti i problemi.

L’abdicazione di una democrazia puo’ prendere due forme, essa puo’ sia ricorrere a una dittatura interna attraverso la consegna di tutti i poteri a un uomo provvidenziale, o delegare tutti i suoi poteri a un’autorita’ esterna, la quale in nome della tecnica esercitera’ in realta’ il potere politico, perche’ nel nome di una sana economia potra’ agevolmente dettare una politica monetaria, budgetaria, sociale, quindi una politica nel senso piu’ ampio del termine, nazionale e internazionale".
(citato da leMondeDiplomatique, luglio 2005).

L’Unione europea durante gli ultimi 20 anni, ha portato avanti una politica di privatizzazioni, di aumento dello sfruttamento della classe lavoratrice, sia per i salari che per le condizioni di lavoro, un pezzo alla volta ha proceduto allo smantellamento delle assicurazioni sociali, ha messo su un politica nazionalista e razzista per consentire lo sfruttamento piu’ feroce degli immigrati (la nuova unterklass).

La Commissione europea ha dato direttive per privatizzare i servizi pubblici (sanita’, trasporti, acqua, energia). Anche gli stessi servizi di polizia vanno verso la privatizzazione. In questi giorni stanno programmando la settimana lavorativa minima che sarebbe tra le 48 e le 60 ore.

Limes dice che Commissione ha tolto il nome Costituzione "perche’ indigeribile nelle opinioni pubbliche piu’ nazionaliste", cercando cosi’ di dare all’opposizione al Trattato un senso nazionalista, di difesa del campicello. Del resto tutti i media come pappagalli citano la gioia della Lega cercando cosi’ di far credere che quelli che si oppongono sono come la plebe della Lega.

Quando ci fu il referendum in Olanda e Francia, anche allora il complotto disinformativo in questi Paesi fu totale. Percio’ la gente si informo’ per sapere cosa gli stavano propinando e si rese conto tra l’altro dei contenuti schiavizzanti della direttiva Bolkestein e votarono contro.

Purtroppo il provincialismo della politica italiana non ha mai permesso che le conoscenze sulla Unione Europea si diffondessero.

L’espressione "entrare in Europa" e’ stata usata impunemente come se fosse un dato. L’Italia e’ uno dei 6 Paesi fondatori della UE, dunque non c’e’ da "entrare". Dopo di che la popolazione e’ stata dissanguata per far parte dell’Euro. Ed e’ stata ancora dissanguata dopo che vi ha preso parte. L’Euro e’ stata la maledizione per TUTTI i popoli europei che vi hanno preso parte. Tutti hanno perduto in partenza il 20%circa del potere d’acquisto, piu’ gli aumenti che hanno seguito. Non c’e’ nulla da "spiegare" meglio il Trattato. E’ che la gente ha capito che stanno cercando di mettergli il cappio al collo. Dove ha potuto ha votato contro il tentativo di ratificare con un documento la dittatura del capitale.

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Ripreso da Masada n. 729. Double face

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