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Un’altra storiaccia di Fondi Pensione, quello Bnl

Publie le venerdì 30 marzo 2007 par Open-Publishing
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Voglio, vogliamo la vera Verità.

By: luigi misuraca - Inviata il 30/3/2007 - Ore: 06:02

Lettera aperta al Fondo Pensioni del Personale BNL ed alla Banca Nazionale
del Lavoro S.P.A., oggi Gruppo BNP - Paribas.

Quale ex-Socio del Fondo Pensioni BNL, liquidato alla cessazione ma ancora
creditore di eventuali eccedenze risultanti dalle vendite immobiliari
avvenute, sul patromonio di allora, in data successiva alla cessazione dal
servizio attivo, chiedo venga accertata la vera Verità in relazione al
contenuto dello scritto che mi é pervenuto via e-mail e del quale unisco -
in calce - il testo.
Dirigente sindacale di Struttura che ha seguito la trasformazione del Fondo
in parola versus l’allora Dirigenza dell’Ente pensionistico privato -
Presidente il Dr Scimìa Luigii, oggi Preposto alla CO.VI.P. - non senza
attriti ed opposizioni che hanno portato i Soci a beneficiare di uno
zainetto più consistente che non quello calcolato in prima istanza dal Fondo
(più del concedibile Montante e meno della Riserva Matematica, non
ottenuta), chiedo sia fatta piena luce su quanto "denunciato", allora ed
oggi con la nota già citata, nell’interesse dei Soci e della onorabilità
dell’Istituto al quale ho prestato - con orgoglio - la mia attività
lavorativa.
La gestione dei Fondi Pensione, rebus sic stantibus, qualora venisse
accertata la veridicità di quanto segnalato e le anomalie che hanno, così,
danneggiato i Soci, ai quali spetta il risarcimento dei danni patìti e
patiendi che vanno reclamati con azioni legali supportate dalle Strutture
sindacali aziendali - poiché il singolo ha poche possibilità di vedersi
riconosciuti diritti che attengono alla collettività dei dipendenti -, è
oggetto di perplessità relativamente alla novità del T.F.R. che vorrebbe
fosse colà destinato per l’amministrazione delle relative somme, maturate a
far data dal gennaio c.a., retribuzioni differite dei lavoratori sottoposte
a pericolosi "stress" di natura economica.
Voglio, vogliamo la vera Verità e non silenzio che, in questo frangente, non
potrà non essere considerato assenso e, quindi,................... essere
colpevole.

luigi misuraca

http://triburibelli.org/sito/module...


INFOXOA - Rivista di Quotidiano Movimento

Nel 2003 il Fondo Pensioni Bnl ha cominciato una significativa opera di
trasformazione, per molti versi non ancora del tutto compiuta.

Al di là della riforma statutaria vera e propria, anche questa ancora da
completare alla luce della più generale riforma della previdenza
complementare, il primo atto “economico” significativo che ha portato ad una
serie di conseguenze è stata la vendita di gran parte delle proprietà
immobiliari a scopo abitativo.

Tale vendita è stata liquidata tenendo conto di valutazioni del valore degli
immobili, stabilite dalla ditta Bocchi che aveva circa 900 miliardi di
sofferenze con la Bnl, valutazioni molto inferiori a quelle generalmente
definite dalla Borsa Immobiliare.

E già questo ha sicuramente causato perdite notevoli al patrimonio dei soci.

Se quindi oggi il circa 5% ( poco più poco meno) di utile ottenuto nel 2004-
2005 viene sbandierato come argomento per cercare di convogliare la scelta
dei soci di destinare il futuro Tfr nel Fondo Pensioni, appare innegabile il
fatto che oltre ad essere tale percentuale di utile una cosa “una tantum”,
cioè non ripetibile nel tempo, è forte il dubbio che, se il patrimonio
immobiliare abitativo fosse stato alienato a prezzi più consoni al mercato,
si sarebbe potuti andare anche ad un rendimento largamente superiore al
citato 5%.

L’impegno della gestione immobiliare da parte del CdA del Fondo non è poi
limitata solo alle vendite ma, per la minima parte rimanente del patrimonio
a scopo abitativo e soprattutto per la parte ancora rilevante (28%) di
patrimonio ad uso commerciale ed industriale, alle attività di manutenzione
ed a quello di sviluppo commerciale ( affitto a terzi).

E’ bene ricordare che la gestione degli appalti di manutenzione (milioni di
euro all’anno) non è effettuata attraverso appalti pubblici ma attraverso
licitazioni private con limitati elenchi di ditte spesso legate da vincoli
societari incrociati se non addirittura da vincoli di parentela.

I prezzi delle manutenzioni e degli interventi non sono chiari, non
rispecchiano quelli di mercato e qualche tempo fa hanno prodotto addirittura
una ispezione della Banca presso l’ Ufficio Tecnico del Fondo che ha portato
all’allontanamento di alcuni responsabili dello stesso.

Ma la cosa grave è che tutto ciò è stato taciuto a tutti i soci del Fondo e
che i presunti responsabili se ne siano andati dalla Banca con tanto di
normali esodi con annesse significative buonuscite.

Su questo argomento, rileviamo poi che il presunto tentativo di dare
soluzione al problema si è dimostrato peggiore del male.

Si è deciso infatti di incaricare, sul territorio nazionale, per la gestione
e la manutenzione degli immobili, dei “fiduciari” di zona esterni alla Bnl.

Questi “fiduciari”, liberi professionisti stipendiati mensilmente a forfait,
hanno il compito di gestire autonomamente l’ordinaria manutenzione ; gli
stessi fanno intervenire su tutto il territorio nazionale le ditte che
lavorano in questo campo in caso di straordinaria manutenzione o interventi
urgenti, senza altro obbligo che la comunicazione degli interventi a Roma.

La gestione di questi lavori straordinari ed urgenti è remunerata a parte, a
piè di lista, agli stessi “fiduciari” che quindi hanno tutto l’interesse a
fare lavori ed a farli durare più tempo possibile, con grande soddisfazione
delle ditte i cui interventi spesso sono poco necessari o sono addirittura
poco “interventi”.

ELENCO DI ALCUNE DELLE MANUTENZIONI “DISCUTIBILI” ( per non dire altro …)
DAL 2004 AD OGGI DI CUI SIAMO VENUTI A CONOSCENZA :

 RIFACIMENTO PIAZZALE INTERNO IMMOBILE SITO IN MILANO – VIA SANTA RITA DA
CASCIA 33
Appalto lavori euro 85.000 + euro 25.000 per eliminazione infiltrazioni
d’acqua al piano scantinato
LAVORI MAI ESEGUITI E FATTURE REGOLARMENTE PAGATE

 RIFACIMENTO IMPERMEABILIZZAZIONE COPERTURA TERRAZZO IMMOBILE IN MILANO VIA
SANTA RITA DA CASCIA 33
Appalto lavori euro 30.000
LAVORI MAI ESEGUITI E FATTURA REGOLARMENTE PAGATA

 RIFACIMENTO TERRAZZO DI COPERTURA IMMOBILE IN ROZZANO (IMMOBILE USO
UFFICIO CONDOTTO DA DHL)
Appalto lavori euro 45.000
LAVORI MAI ESEGUITI E FATTURA REGOLARMENTE PAGATA

 COPERTURA VOLUMI TECNICI IN SESTO S.GIOVANNI LATO A E LATO B
Appalto lavori euro 25.000
LAVORI MAI ESEGUITI E FATTURA REGOLARMENTE PAGATA

 RIFACIMENTO TERRAZZO DI COPERTURA IMMOBILE IN SESTO S.GIOVANNI
LATO A E LATO B
Appalto lavori euro 45.000
LAVORI NON ESEGUITI SECONDO CAPITOLATO E FATTURA INVECE PAGATA SECONDO
CAPITOLATO

 IMMOBILE IN MILANO VIA SANTA RITA DA CASCIA 33 – SOSTITUZIONE IMPIANTO
CITOFONICO
PAGATA FATTURA PER EURO 15.000 – IMPORTO REALE LAVORI EURO 3.350 ( COME DA
PREVENTIVO - INOPINATAMENTE RIFIUTATO DAL FONDO – PROPOSTO DALLA DITTA PIER
PAOLO BANDINI )
Per quanto attiene in generale questo immobile, vi si sono svolti a più
riprese lavori di notevole entità essendo, guarda caso, affittato al
titolare della ditta che poi svolge i medesimi lavori per il Fondo Pensioni
(!) nonché esponente di rilievo in quella zona del partito Forza Italia.

 IMMOBILE IN ROMA VIA AURELIA 678 RIFACIMENTO FACCIATE ED OPERE VARIE
Appalto lavori euro 75.000
LAVORI FACCIATE NON ESEGUITI SECONDO CAPITOLATO
FATTURE REGOLARMENTE PAGATE

 SOSTITUZIONE IMPIANTO CITOFONICO SESTO SAN GIOVANNI
Appalto lavori euro 7.000
PAGATA FATTURA PER EURO 25.000

 IMMOBILE IN ROMA VIA POMPEO NERI 32
RIFACIMENTO PORZIONE TERRAZZO ANTISTANTE APPARTAMENTO
SIG. XXXXXXXXX
Appalto lavori euro 3.500
FATTURA REGOLARMENTE PAGATA NONOSTANTE PREVENTIVO ALTRA DITTA PER SOLI EURO
4OO

 IMMOBILE IN ROMA VIA GROTTA PERFETTA 330 RIFACIMENTO LOCALE BAGNO SIG.
XXXXXXXXXXX
Appalto lavori euro 4.250
FATTURA REGOLARMENTE PAGATA NONOSTANTE PREVENTIVO ALTRA DITTA PER SOLI EURO
1.850

 IMMOBILE USO UFFICIO SFITTO IN ROMA -TOR PAGNOTTA – RISANAMENTO AMBIENTALE
DA
AMIANTO
Appalto euro 300.000
FATTURA REGOLARMENTE PAGATA PUR IN PROBABILE ASSENZA DI AMIANTO
Sulla vicenda è intervenuta la Asl di Ciampino che ha aperto una
controversia con denunce e procedimenti vari .

N.B. TUTTE LE GARE D’APPALTO SONO STATE INDETTE SU UNA ROSA DI 5 DITTE.
LA DITTA APPALTATRICE CHE SI E’ AGGIUDICATA I LAVORI RISULTA SEMPRE LA
STESSA

E CI SIAMO LIMITATI A QUANTO DI PIU’ RILEVANTE E FACILMENTE RISCONTRABILE
ABBIAMO APPRESO !!!!

Notevoli preoccupazioni suscita poi un elemento più recente.

La nuova normativa di legge sulla previdenza complementare prevede infatti
per i Fondi Pensione un massimo del 20% di patrimonio di tipo immobiliare.

Come già dicevamo, l’attuale incidenza di patrimonio immobiliare nel
capitale del Fondo ammonta al momento, nonostante la “svendita” di oltre il
90 % degli immobili a scopo abitativo, ancora al 28% del capitale
complessivo.

Ci risulta quindi in atto una corsa, entro il fatidico 30 Giugno, a disfarsi
di quell’ 8% eccedente, con particolare riferimento ad immobili ad uso
commerciale, turistico, alberghiero ed industriale, già di per sé non facili
da alienare ai normali prezzi di mercato nemmeno in condizioni normali.

Risulta quindi evidente, ancora di più in questo caso, la difficoltà di
vendere di corsa e quindi, anche senza necessariamente volontà fraudolente,
di oggettivamente “svendere” ……

E già affiorano notizie poco rassicuranti.

Ad esempio si parla di un certo residence in quel di Padova, acquistato
recentemente da una nota famiglia di imprenditori veneti e da questi
rivenduto, ad un prezzo pressoché doppio, nel giro di un mese.

E questo in un contesto, è bene ricordarlo, dove già vecchi Dirigenti e
Consiglieri di Amministrazione del Fondo Bnl sono ancora sotto processo
proprio perché accusati di dubbie operazioni nella compravendita di alcuni
alberghi sul finire degli anni novanta.

In questa situazione di cambiamenti epocali, di ulteriori riforme del Fondo
Pensioni e nel periodo più caldo del battage in atto per la scelta della
destinazione del futuro Tfr che sta coinvolgendo tutti i lavoratori, sta poi
affiorando un’altra questione, ancora più inquietante.

QUELLA DI UN BUCO DI BILANCIO CHE IL FONDO PENSIONI SI PORTEREBBE DIETRO
DAGLI ANNI NOVANTA ( QUALCUNO PARLA ADDIRITTURA DEGLI OTTANTA) CHE VERREBBE
COPERTO DA ALLORA CON ARTIFICI CONTABILE IN TUTTI I BILANCI ANNUALI DEL
FONDO MEDESIMO.

Di questa possibilità sono affiorati recentemente echi sulla stampa ed
indirettamente anche in un esposto sulla questione più generale della
destinazione del Tfr presentato a numerose Procure e va detto che le forme
decisamente” soft” ed anche tardive delle smentite fatte dal Presidente del
Fondo ai giornali interessati non sono apparse del tutto convincenti.

Al punto che anche alcune Organizzazioni Sindacali dei lavoratori Bnl, per
niente “estremiste” né tanto meno avvezze allo scandalismo, hanno chiesto
pubblicamente chiarimenti maggiori al Fondo lamentando anche il fatto che le
suddette smentite sembravano più dirette in forma generica all’opinione
pubblica che non appunto ai lavoratori/soci.

Ai quali invece è capitato spesso, parlando con addetti all’Ufficio del
Fondo preposto ai rapporti con gli iscritti
( quasi sempre per avere notizie sugli incredibili ritardi nell’erogazione
di anticipi richiesti), di sentirsi rispondere, quasi a conferma di certi
dubbi, che tali ritardi sarebbero dovuti a problemi di liquidità.

Problemi di liquidità che invece, nonostante la ormai assodata – perlomeno
ad oggi - mancanza di erogazione da parte della Banca dei contributi
relativi al 2006 negli “zainetti” dei soci ( né il 4% dovuto dalla stessa
Banca né il 2% regolarmente trattenuto ai lavoratori in busta-paga ), non
risultano invece minimamente affiorare dai grassi bilanci presentati dal
Fondo ed approvati dai Soci negli scorsi anni.

Sarebbe quindi necessario ed auspicabile, per fugare questi dubbi, che si
potesse – per prima la nuova proprietà della Bnl – mettere mano ai dettagli
contabili dei predetti bilanci.

E, PIU’ IN GENERALE, CHE SI POTESSE FARE LA MASSIMA CHIAREZZA E TRASPARENZA,
A PARTIRE DA QUANTO DENUNCIATO IN QUESTO SCRITTO, SU TUTTI GLI ASPETTI DELLA
VITA DEL FONDO PENSIONI BNL.

Roma, 27 Marzo 2007


Messaggi

  • Trattasi di Fondo Pensioni d’Oltre Oceano? Domenica 8 ore 21 Report Rai Tre

    Buongiorno ,


    Gentili telespettatori,
    Vi comunichiamo che domenica 8 Aprile alle 21.00 su RAI TRE andrà in onda la puntata di Report dal titolo "ENRON: L’economia della truffa" di Alex Gibney.

    Segue sinossi:

    Il film racconta la storia di uno dei maggiori scandali finanziari di tutti i tempi, quello che ha travolto il colosso americano dell’energia: Enron. 32 dirigenti sono stati accusati di aver rubato più di un miliardo di dollari mentre investitori e impiegati hanno perso tutto. Da quello scandalo è nata la più rigorosa riforma del diritto societario dagli anni 30. Tratto dal bestseller "The Smartest Guys in the Room" scritto dai giornalisti di "Fortune" Bethany McLean e Peter Elkind, e basato su testimonianze incendiarie e registrazioni audio e video, il film di Gibney porta allo scoperto gli eccessi e la cupidigia - al limite dell’immaginabile - delle alte cariche della Enron e il totale vuoto morale che era alla base della cosiddetta "filosofia aziendale". Il film raggiunge uno sconvolgente climax quando ascoltiamo le voci degli operatori finanziari della Enron che spiegano come sono riusciti a guadagnare centinaia di milioni di dollari attraverso la creazione artificiale di blackout in California.

    Qualche mese fa gli alti dirigenti Enron sono stati condannati fino a 24 anni di carcere.

    Le modalità che hanno portato alla bancarotta della grande azienda americana sono del tutto simili a quelle della Parmalat.

    Vi informiamo, inoltre, che ci saranno le repliche di questa puntata su Raisat extra canale 120 piattaforma Sky nei seguenti giorni:

    Lunedì 09/04 ore 21.00
    Martedì 10/04 ore 14.30

    Buona visione a Tutti!

    La Redazione!