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I regimi neoliberisti hanno predicato il libero mercato come punto forte di discrimine contro le nazionalizzazioni e i vincoli all’economia dei regimi socialisti.
Secondo le leggi neoliberiste, lo Stato non puo’ intervenire in aiuto ai cittadini e deve diventare sempre piu’ leggero, privatizzando i servizi, dissolvendo lo stato sociale e non ponendo vincoli all’economia, perche’ la legge di mercato si pone dogmaticamente come il non plus ultra e deve essere la libera concorrenza a produrre benessere per tutti; su di essa il Governo non deve intervenire perche’ purifica via via il mercato dagli elementi peggiori, portando avanti quelli piu’ capaci, con conseguente riduzione dei prezzi e miglioramento dei servizi.
Ma la libera concorrenza non c’e’ stata. Al suo posto abbiamo visto fusioni, cartelli, monopoli e conflitti di interessi, con la connivenza dello Stato e il silenzio degli organi di controllo. I grossi gruppi si sono rafforzati con le sovvenzioni pubbliche e con leggi di facilitazione e aiuto di ogni tipo che sono arrivate non solo a rendere il crimine impunito ma a premiarlo. Al posto dei miglioramenti per i cittadini, abbiamo visto anarchia, trasgressione, crimine, violazione di norme fondamentali, attacchi ai diritti dei lavoratori e dei consumatori, e, infine, stagflazione, cioe’ aumento dei prezzi anche in presenza di riduzione della domanda. Tutti i principi economici del neoliberismo si sono dimostrati fasulli. I fatti li hanno smentiti clamorosamente, provando in modo assoluto che il neoliberismo era un imbroglio: l’imposizione micidiale di una cricca di magnati che difendeva se stessa con la complicita’ dello Stato, in assenza di qualsiasi democrazia. I principi neoliberisti sono cosi’ menzogneri che, quando si sono profilati gli enormi fallimenti, lo Stato si e’ rimangiato ogni ideologia ed e’ intervenuto riversando sulla collettivita’ i debiti privati.
Noi non assistiamo solo al crollo delle grandi banche di affari americane o dell’Alitalia, ma al fallimento di un sistema che finora ha portato al mondo solo iniquita’, miseria, menzogna, guerra, rovina.
Se i media tacciono su questo immane fallimento, e’ perche’ fanno parte essi stessi del sistema che sta crollando.
Ma che in simile situazione si pensi ancora ad accettare un Trattato di Lisbona che fa parte del crollo neoliberista e’ totalmente folle.
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Masada n. 793. Un fallimento di sistema
Messaggi
1. Un fallimento di sistema, 28 settembre 2008, 15:56, di viviana
1.300 miliardi di perdite nel mondo per "i titoli tossici".
Fallimenti di banche a catena in USA e UK.
Solo la Borsa italiana ha perso circa 30% del suo valore da gennaio.
Il governo italiano prevede la stagnazione (piu’ 0,1% il Pil)
La Confindustria parla di recessione (meno 0,1% il Pil)
Con un colpo d’ala i governi occidentali rovesciano le roboanti dichiarazioni neoliberiste e impongono pesanti atti di statalismo assoluto, senza che i cittadini possano decidere o no se devono essere impoveriti a forza per salvare societa’ decotte e fallimentari che finora hanno fatto tutto quello che hanno voluto come hanno voluto nell’assenza di organi superiori e di leggi superiori.
I poveri devono salvare i ricchi. Se finora sono stati sfruttati e perseguitati per mantenere la voracita’ senza fine di una classe di giocatori d’azzardo, ora devono essere strozzati per impedire ai cinici giocatori di fare fallimento. Questo e’ il contrario esatto della democrazia. E’ uno sfruttamento senza fine, propagato con una menzogna senza fine.
La Casa Bianca che fino a ieri giurava di non poter far nulla per aiutare 40 milioni di cittadini sotto la soglia di poverta’, ora valuta di poter fare di tutto per salvare dal fallimento i grandi magnati del crimine finanziario. Il neoliberismo si rivela quello che e’ sempre stato: una menzogna spudorata per salvaguardare una casta di plutocrati immorali.
Da Bush padre ad oggi l’intento della Casa Bianca e’ stato costante e premeditato: tagliare le tasse ai ricchi e proteggere i loro squallidi giochi di potere mentre si riduceva lo stato sociale, si privatizzava la sanita’ e si peggiorava la scuola pubblica. Questa scelta perversa porta ora l’intero Stato americano al fallimento.
In Italia Berlusconi vuole perpetuare lo stesso sistema: l’impunita’ dei ricchi, l’avidita’ senza limite dei potenti, l’oppressione dei poveri, l’ideologia menzognera sbandierata con impudenza, la falsita’ come sistema di governo, la collusione e il tradimento di chi dovrebbe controllare o contrastare.
Ma e’ davvero questo che vogliamo?
E’ davvero questo che deve ripetersi in Europa?