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Un italiano su due non ha votato ....

Publie le domenica 7 giugno 2009 par Open-Publishing
7 commenti

Già domani cercheranno di cancellare questo dato ma è sicuramente questo l’elemento centrale che esce fuori in Italia da queste elezioni europee.

Il 47% abbondante degli italiani non si è proprio recato alla urne ... e questo nonostante l’oggettivo traino rappresentato in oltre un terzo d’Italia dalla comcomitanza con le elezioni amministrative, certamente più sentite ...

Ma a questo 47% di non votanti andranno aggiunti quel 4-5% di schede bianche e nulle che ci sono in ogni elezione, sempre se poi anche queste non sono a loro volta aumentate ....

E poco conta dire che a livello europeo la percentuale dei votanti è ancora più bassa ... in altri paesi è così da decenni, in altri addirittura da sempre ... e in quelli dell’ex Patto di Varsavia addirittura la percentuale dei votanti, pur molto bassa, ha avuto stavolta persino un lieve incremento ....

Per l’Italia invece il dato è storicamente enorme .... ed è indice di una disaffezione di massa che per forze politiche serie dovrebbe rappresentare una grande preoccupazione ...

Ma la domanda sorge spontanea : esistono in Italia forze politiche serie ?

Per finire, anche se ripeto che il dato dell’astensione è il vero segno politico italiano di queste elezioni, alla luce, certo provvisoria, del primo exit-poll della Rai, c’è da farsi un’altra domanda ...

Se il PdL è circa al 36%, la Lega intono al 9% e gli autonomisti di Lombardo ( peraltro in rotta col PdL) di poco sopra l’1 % .... la maggioranza di centrodestra avrebbe solo il 46-47% degli scarsi votanti ... e sarebbe quindi, anche senza contare il dato enorme dell’astensione, abbastanza lontana dal consenso ottenuto solo un anno fa alle elezioni politiche ....

Ma questo si vedrà meglio domani ...

Per concludere, in queste condizioni di affluenza alle urne, è fin troppo evidente che il referendum elettorale previsto tra due settimane è già morto e sepolto ....

Ed anche questa è una gran bella notizia ....

K.

Messaggi

  • Quasi l’undici per cento da buttare (prc -sl-radicali e altri..)forse non potevamo permetterci tanta purezza,come consigliava Scalfari ieri.

    • A parte il fatto che adesso Maroni ha sparato un 67% di votanti ( come si possa essere passati improvvisamente dall’annunciato 52% al 67% - che comunque è sempre un 6% in meno rispetto alle scorse europee - è veramente un mistero) c’è pure il dato che il Pdl è ben lontano da quel 40% che il Berluska si era posto come obiettivo.

      Le proiezioni Rai lo danno al 35%, i seggi già scrutinati ( circa un quarto del totale) addirittura al 32%.

      Ma al di là del fatto che comunque la destra non ha sfondato, il Pd non può certo lamentarsi dei voti "sprecati" da radicali, Prc e Sinistra e Libertà.

      Quei voti sono "sprecati" perchè Berluskoni e Veltroni si sono messi d’accordo per fare gli sbarramenti, per imporre per legge il bipartitismo ....

      Chi è causa del suo male ... con ovvio riferimento al PD ... pianga se stesso ....

      "Corrono da soli" ... dalle politiche sono riusciti a perdersi pure IdV e radicali .... peggio per loro ...

      Un dato è certo ... senza gli errori clamorosi del PD Berluskoni era già morto e sepolto ....

      K.

    • Le consultazioni elettorali in un paese finto-democratico come il nostro hanno poco significato !!

      Servono solo a legittimare una classe politica che fa , quasi in toto, gli interessi delle classi dominanti, ricorrendo sistematicamente a pratiche consociative di gestione del potere e riservando le scelte e le decisioni importanti alla dimensione occulta della politica, dove quegli interessi vengono mediati e contrattati al di fuori di ogni controllo dal basso!!

      Sarò come al solito pessimista, ma sono convinto che questa tornata elettorale non solo non produrrà effetti positivi per la gran parte della gente, ma addirittura porterà dei cambiamenti in senso negativo, riducendo ulteriormente il ruolo degli organismi rappresentativi a quello di vuoti simulacri di un potere che alberga in altre stanze !!

      MaxVinella

    • Scarsa affluenza, avviso ai leader

      Come previsto da molti alla vigilia del voto, la par­tecipazione a queste consultazioni europee è sta­ta, nel complesso del continente, ancora inferio­re alla volta precedente. Nuovamente, la maggio­ranza assoluta dei cittadini europei non ha ritenuto op­portuno o utile recarsi alle urne. È un segno di ulteriore, grande sfiducia e disaffezione nei confronti dell’Unione Europea così come si è andata conformando e strutturan­do negli ultimi tempi. Questa vera e propria sconfitta del­la democrazia nella costruzione politica del vecchio conti­nente fa seguito agli insuccessi dei referendum sull’appro­vazione della Costituzione in alcuni Paesi e a numerosi segnali di distacco dei cittadini dalle strutture dell’Ue.

      Probabilmente, a seguito di queste elezioni, la Ue do­vrà ripensare seriamente il proprio modo di funziona­re e, in una certa misura, an­che i propri compiti. In Italia, il tasso di parte­cipazione è stato notevol­mente superiore alla gran parte degli altri Paesi. Ciò dipende dal fatto che, come si sa, nel nostro Paese il dibat­tito elettorale e la contesa tra i partiti sono stati incentrati quasi esclusivamente su tematiche domestiche, non sem­pre di altissimo livello. Da noi, insomma, le consultazioni europee si sono trasformate in una sorta di grande son­daggio teso a verificare lo stato attuale dei rapporti di for­za tra i partiti. E finalizzato, in particolare, a misurare il consenso pro o contro Silvio Berlusconi. Occorre però sottolineare che, anche da noi, si è regi­strato un significativo calo (oltre il 6%) nella partecipazio­ne rispetto alle precedenti Europee. Ciò dipende certo dal disinteresse, crescente anche in Italia, verso l’Europa e le sue istituzioni. Ma dipende anche dal diffondersi degli at­teggiamenti negativi — dalla noia al disgusto — verso la politica. È un sentimento presente, sia pure in misura di­versa, nel centrodestra come nel centrosinistra. Per que­sto è opportuno che i leader politici considerino seria­mente il messaggio emerso dal crescente astensionismo.

      Renato Mannheimer

      08 giugno 2009

      www.corriere.it

    • Toglietemi una curiosità compagni . Se si fanno le elezioni la scelta è quella di votare o di non votare , tenendo conto che gli altri comunque votano . Se si sceglie di votare , tenendo conto che lo sbarramento c’è un po’ in tutta Europa , occorre capire se in puro spirito olimpico basta partecipare o se magari bisogna anche vincere . Nel primo caso,nessun problema: si partecipa e si è contenti di partecipare . Nel secondo caso bisogna porsi in condizione di vincere o perlomeno di non perdere .
      Se così è , perchè non penso che i compagni che si sono tirati il collo durante la campagna elettorale fossero mossi da mero spirito decoubertiniano, è francamente suicida presentarsi con tre liste , fra loro concorrenti : il mancato raggiungimento del quorum era scontato come i temporali in primavera , era talmente certo che non era neppure prevista dagli allibratori nessuna quota .
      Ed allora non sarebbe utile un bel ripensamento sulle fratture della sinistra , sul fatto che così non si va da nessuna parte , si butta via un patrimonio politico e culturale secolare per battibecchi da lavandaie, con tutto il rispetto per le lavandaie.
      Che brutto, che brutto ,che tristezza non vedere nessuna falce e martello nè a Roma nè a Bruxelles ;si facciano i soliti giochini autoreferenziali , ma si pensi che il dubbio è che oramai la sinistra - sinistra abbia meno numeri dei tifosi del Lecce.

    • Il limite maggiore della sinistra è che il proprio ceto politico è diventato uguale a quello degli altri schieramenti, omologato culturalmente ed al loro modo di fare politica.

      Era chiaro come il sole che presentandosi divise le tre liste non avrebbero mai potuto raggiungere singolarmente il quorum : tutto questo sa molto di "cupio dissolvi" e di tragica predestinazione all’auto-annullamento !!

      Pretendere poi che la gente ti voti è pura utopia ed i più infatti, per non legittimare questi comportamenti, hanno preferito astenersi !!

      MaxVinella

    • Che gli "altri", cioè i centrodestri "votino comunque" è una cazzata ...

      Ieri Berlusconi ha perso due milioni di voti rispetto all’anno scorso di cui solo centomila andati alla Lega.

      Gli altri 1.900.000 si sono volatilizzati nell’astensionismo ...

      Ma il problema vero è che non esiste una alternativa credibile a Berlusconi ... e la responsabilità principale è tutta del PD che "corre da solo" ....

      Raf