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Un paese di ricattati e ricattatori

Publie le martedì 27 ottobre 2009 par Open-Publishing
2 commenti

Il primo atto di B al potere è stato prendere il diretto controllo dei servizi segreti, servizi che se da una parte si sono messi a ubbidire ai rapimenti concordati con Bush per le sue scuole delle torture della CIA, dall’altra hanno compilato doviziosi dossier che dovevano servire a tenere aggiogati sotto squallidi ricatti personaggi di spicco, della politica e non, per i comodi di B, nello stile del KGB sovietico o dell’OVRA fascista.

Che questo si denomini ancora democrazia o, peggio, popolo delle libertà, è insano.

Come atti successivi della destra abbiamo visto la macchina di spionaggio a fini ricattatori messa su da Storace, e quella anche più a largo raggio congegnata da personaggi come Farina o Pio Pompa con l’accondiscendenza di una Telecom mai punita per questo, un Ferrara che non faceva mistero di essere a libro paga della CIA, tentativi maldestri e grotteschi di infamare personaggi di spicco come è avvenuto col dossier Mitrokhin o Telecom Serbia, e giornali di famiglia impiegati per pubblicare parti di processi impubblicabili o scoop a orologeria per infamare questo o quello e togliere di mezzo gli avversari politici, anche solo i critici, attraverso utili rivelazioni diffamatorie sui vizi segreti e le private ’debolezze’.

Accanto a queste manovre del potere, agivano piccoli individui spregevoli come quel deputato forzista Fabio Garagnani che voleva un telefono spia in cui gli studenti denunciassero gli insegnanti contrari al regime di B.

I metodi di governo di B comprendono diffamazione, spionaggio, dossier, ricatto, compravendita, minacce, intimidazione, querele, corruzione, scandalo... E’ tutto un armamentario pesantissimo che grava su interi settori della vita pubblica italiana e toglie ad essa vigore e libertà.

Considerando che nessuno in politica ha un armadio privo di scheletri, la dipendenza turpe da un simile soggetto che usa simili metodi mi pare scontata.

masadaweb.org

Messaggi

  • Questo paese è marcio dentro Viviana.. (in tutte le sue espressioni: civili, sociali, relazionali, culturali, politiche, economiche, ecc.. )

    Non spero più in niente quì.. le cose possono solo peggiorare..

    Non resta che l’esilio.. le cose continueranno a degradare..

    L’ entropia non si fermerà.. è una legge fisica da applicare anche agli aggregati umani..

    Andarsene presto in esilio è un pensiero sempre più insistente..

    Tra trenta o quarant’ anni questo paese si dovrà vergognare di fronte al mondo come la Germania dopo il nazismo.. (e come già allora l’Italia dopo il ventennio)

    Attendere in esilio che l’entropia faccia il suo corso..

    • Caro Igus

      forse proprio dalla fisica viene qualche consolazione. Per spiegare l’universo, la fisica moderna ha trovato due grandi leggi generali: l’ENTROPIA e la SINTROPIA.
      L’entropia dice che andiamo verso un disordine crescente. La sintropia che proprio dal disordine possiamo balzare a un ordine superiore.

      La legge dell’entropia fu intuita nel 1824 da Carnot, un vecchio fisico francese; la legge della sintropia si deve al meraviglioso Prigogine 150 anni dopo, uno straordinario premio Nobel russo. Tutti e due partono dallo studio della termodinamica per postulare una grande concezione dell’universo.
      Carnot osserva che un motore termico perde calore e afferma (2° legge della termodinamica) che ogni sistema chiuso tende nel tempo a un maggiore disordine. Estende poi questa osservazione a tutto il creato. Non gli importa molto che le creature viventi non facciano proprio cosi’, e anche ai fisici successivi sembra sfuggire che la vita organica sia qualcosa di diverso da un motore termico.

      Forse non e’ una buona cosa che ogni sistema vivente sia equiparato ad un motore termico, ma la fisica materialista ha sempre avuto la vocazione di materializzare tutto e di considerare anche l’uomo alla stregua di una macchina, cosi’ come l’economia materialista lo considera una specie di merce (non sto usando categorie storiche né mi riferisco al materialismo dialettico, ma all’uomo mercificato del neoliberismo).

      Il determinismo meccanicistico come il materialismo economico o politico alla fine sono altamente deprimenti. Einstein direbbe che sono teorie esteticamente brutte. Noi diciamo che sono eticamente perverse, perche’ conducono il mondo inevitabilmente a una crisi.

      D’altra parte per i positivisti lo spirito non esiste o viceversa essi fanno di tutto per ucciderlo. In genere i materialisti, piu’ che equiparare l’uomo alla macchina, tendono a far diventare gli uomini simili a macchine, ma questo puo’ essere un cattivo discorso di potere.

      Tanta gente ha repulsione per l’uomo che pensa o per l’uomo spirituale, forse lo spirito e’ liberta’ e alcuni non hanno la percezione della liberta’ e non la vogliono permettere ad altri.

      Dunque per 150 anni la fisica e’ stata dominata da una brutta teoria meccanicistica che purtroppo e’ sempre attuale, e per cui tutto va verso il peggio. Ma poi e’ venuto lo splendido fisico russo, Ilya Prigogine, che oltre a essere un fisico era anche un idealista, e ha rivoluzionato non solo la termodinamica ma la visione intera del mondo, dicendo: “Non e’ vero che andiamo verso il caos anzi, al contrario "la vita si evolve dal caos".

      I sistemi (viventi e non) non sono chiusi (come vorrebbe qualcuno), sono ’aperti’, cioe’ scambiano continuamente energia e informazioni con l’ambiente e tra loro. Prigogine ha un’intuizione bellissima, sogna i sistemi viventi come vortici nella corrente di un fiume, vortici di energia fluttuanti e instabili, che danno informazioni e sono raggiunti continuamente da altre informazioni, in questo scambio informativo essi consumano continuamente energia, sono cioe’ sistemi dissipativi. Ma questo scambio di stimoli/energia/informazioni e’ tale da trasformarli continuamente.

      In certi momenti, pero’, questo flusso puo’ diventare cosi forte da rompere il loro equilibrio, facendoli diventare instabili. Quando il sistema aperto, a causa delle continue informazioni perturbanti, diventa troppo instabile, arriva a un punto critico che puo’ superare solo in un modo: organizzandosi a un livello di ordine superiore.

      Bene. Posso sperare solo questo: dal caos il progresso

      In Italia le condizioni del caos ci sono tutte. Del progresso nemmeno l’ombra

      viviana