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Una bella speranza col nuovo vento di Parigi

Publie le mercoledì 1 giugno 2005 par Open-Publishing

Festeggiamo anche noi il no al trattato costituzionale europeo da parte dei francesi: vogliamo un Europa sociale!

Come socialisti e federalisti festeggiamo il risultato della sinistra francese al recente referendum sulla costituzione europea, che ha visto la bocciatura popolare grazie ad una maggioranza secca del 54,8%.

Chi ha partecipato alla manifestazione internazionale del 19 marzo scorso a Bruxelles non aveva alcun dubbio sulla determinazione della “gauche” (movimenti, sindacati e forze politiche) di raggiungere l’obiettivo. Migliaia e migliaia di compagne e compagni francesi avevano manifestato determinati e in modo massiccio contro il potere dei mercanti sull’Europa, i loro traffici e le loro false libertà economiche, a scapito di un numero sempre maggiore di persone sfruttate, emarginate e prive perfino dell’elementare diritto al lavoro, espresso ormai quasi sempre in forma solo precaria.

In Francia hanno manifestato per lunghi mesi, con una mobilitazione di uomini e donne straordinaria. In ogni angolo del paese e coinvolgendo masse di questi tempi impressionanti: parliamo in primis di operai, di impiegati e di giovani. Si parla sui media addirittura di adesioni al no intorno all’80% per i primi e del 60% per le giovani generazioni.

Erano accorsi recentemente a Parigi tutti gli esponenti riformisti italiani e non per il sì: ora è il tempo dei loro ripensamenti! Noi lo esigiamo. Non possiamo accettare qui ciò che in Francia è stato già respinto come inaccettabile.

Vogliamo portare al centro del dibattito politico la questione sociale europea, per difenderci come cittadine e cittadini.

Contiamo in ciò anche sull’aiuto decisivo della sinistra olandese, in grande fermento e in forte crescita di consenso.

C’è del vento nuovo in politica che viene da Parigi: ne apprezziamo la brezza in questo sconsolante deserto italiano.

Ecumenici