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Una lettera di Cindy Sheehan: Per la "festa" della mamma

Publie le lunedì 15 maggio 2006 par Open-Publishing

di Cindy Sheehan

Mia cara amica,
la prossima domenica segnera’ la terza Festa della Mamma che io passo priva
del mio figlio maggiore. Casey fu ucciso in Iraq giusto cinque settimane
prima di questa ricorrenza, nel 2004. Da allora, ogni giorno e’
un’incredibile esperienza di dolore e di nostalgia: per Casey e per il suo
perduto futuro. I giorni speciali, come le vacanze e i compleanni, sembrano
diventare sempre piu’ duri. Casey non mi chiamera’ piu’ al telefono per
augurarmi una felice Festa della Mamma. Non ricevero’ piu’ da lui buffi
bigliettini di auguri.

Non avro’ mai una nuora o dei nipotini, da Casey.
George e Laura Bush probabilmente celebreranno la Festa della Mamma con le
loro figlie, nella sicurezza e nella felicita’ che danno lo stare insieme.
Jenna e Barbara non verranno mai messe in pericolo dalle politiche rapaci e
distruttive del loro padre, politiche che hanno precipitano troppe di noi
madri, in tutto il mondo, in una spirale di sofferenza e di vuoto.

Quest’anno, per la Festa della Mamma, io mi uniro’ a Codepink e ad altre
madri provenienti da tutto il paese in una veglia di 24 ore di fronte alla
Casa Bianca, che comincera’ sabato 13 maggio alle 3 del pomeriggio.

Chiederemo la fine dell’occupazione in Iraq, prima che vengono prodotte
altre Cindy e altri Casey. Noi madri e figlie e figli di tutto il mondo
chiederemo anche che il nostro governo non invada l’Iran, e non distrugga le
possibilita’ che ancora abbiamo di vivere in un mondo di pace. Con noi ci
sara’ l’attrice Susan Sarandon e molte altre madri che hanno il coraggio
della pace, e stanno lavorando per gli stessi scopi.

George Bush non si e’ mai incontrato con me per rispondere fu quale fosse la
nobile causa grazie alla quale Casey, oltre 2.400 giovani americani e
migliaia di innocenti civili iracheni sono morti.

Combattere la "guerra al terrorismo" con una guerra di terrorismo per
arricchire la macchina della guerra non e’ una nobile causa. La pace lo e’.
Per favore, unitevi a noi per rendere realta’ il nostro sogno di questa
nobile causa. Se potete, venite a Washington, oppure partecipate ad una
delle attivita’ locali. Sostenete il nostro impegno mandando una rosa o
facendo una donazione (tutte le informazioni sulle rose inviate alle madri
irachene, le veglie in altre citta’, ecc. possono essere trovate su
www.democracyinaction.org).

E lavorate con noi nei mesi che verranno, a costruire un movimento di madri
ed altri abbastanza potente da fermare questa guerra, e la prossima.