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Una società maschilista

Publie le domenica 25 novembre 2007 par Open-Publishing

A Roma contro la violenza sulle donne 150 000 manifestanti.

Basta alla violenza, soprattutto a quella domestica, prima causa di morte delle donne in tutto il mondo!

7 milioni le donne vittime di violenza fisica o sessuale nel corso della vita.
Negli ultimi 12 mesi: 1 milione e 150 mila.
E nella quasi totalita’ dei casi le violenze non sono denunciate.

"La violenza degli uomini contro le donne comincia in famiglia e non ha confini".

Le donne subiscono piu’ forme di violenza. I partner sono i responsabili della maggioranza degli stupri. Le violenze domestiche sono in maggioranza gravi.

Ci sono nel corteo anche molti uomini che non vogliono stare dalla parte dei violenti.
Dice un ragazzo: “Penso che i diritti di ognuno siano i diritti di tutti, e che le violazioni di questi diritti colpiscano e riguardino tutti. Mi sembra naturale essere qui oggi".
I violentatori sono tanti e in maggioranza conosciuti. Solo nel 24,8% la violenza e’ stata ad opera di uno sconosciuto. Il 53% delle donne ha dichiarato di non aver parlato con nessuno dell’accaduto.

Le donne contestano una violenza che si perpetua in seno a societa’ maschilista, a una famiglia patriarcale, dove solo l’uomo comanda, gestisce e possiede, un modello imposto dalle chiese cristiana, islamica, ebraica. Tre religioni che sembrano esaltare la famiglia ma che non sanno o non vogliono liberare la donna nella famiglia, come non la liberano nel culto e nella gerarchia religiosa. E la conseguenza e’ il protrarsi di leggi insufficienti a difendere una parte della societa’ che resta di fatto piu’ debole e facile da colpire.
Ma le donne che manifestano insistono che e’ proprio in quella famiglia, tanto decantata e invocata come unita’ base della societa’ e della civilta’, che la violenza viene esercitata. "L’assassino non bussa, ha le chiavi di casa".
E’ all’interno delle mura domestiche che viene perpetrata in maggior misura la violenza sulle donne. Le strade sono sicure, le case no.

Viene attaccato anche il pacchetto sicurezza che si occupa solo di writer e lavavetri, demonizzando i migranti poveri. "Ancora lupo cattivo, ma quale uomo nero, il marito e’ il nemico vero".

2 milioni 77 mila donne hanno subito comportamenti persecutori.
7 milioni 134 mila donne hanno subito o subiscono violenza psicologica.

Oggi le donne si prendono il corteo. Uomini e politici stiano in fondo!
Alcune fischiano anche la Prestigiacomo, la Turco, la Melandri, la Carfagna, che pure per le donne si sono battute e che per questo sono state trattate dalla destra parlamentare come delle sgualdrine, subendo attacchi volgari e squallidi che non hanno subito censure, eppure alcune femministe non considerano sufficienti le loro difese e le cacciano dal palco. Lasette, che come al solito e’ l’unica a dare la diretta, stacca il collegamento, lecchina verso i partiti come tutti i media.

Si vuole un cambiamento culturale e una presa di coscienza. Si chiede alle istituzioni di esprimersi pubblicamente sulla violenza alle donne, leggi che difendano meglio le donne e piu’ fondi per i centri antiviolenza. Occorre un piano d’azione a livello culturale e di formazione generale, che incida anche sull’impostazione sessista dei media. Ma cosa si puo’ fare con una tv che mostra sempre donne nude, donne oggetto, donne servili, curatrici di case e bambini, e che non e’ cambiata da destra a sinistra? Il corteo urla contro i media maschilisti che avviliscono e prostituiscono l’immagine femminile, l’immagine di quella donna che la Chiesa relega in fondo alla societa’ e aliena dalla sua gerarchia.

Basta anche alle strumentalizzazioni di chi usa gli stupri alle donne per fomentare odio contro i migranti! Non sara’ con queste forme di barbarie che la societa’ diverra’ piu’ civile!

Sui due maxischermi scorrono cifre impressionanti, la folla legge in silenzio. 1 milione 400 mila donne hanno subito violenza sessuale prima dei 16 anni, il 6,6% delle donne tra i 16 e i 70 anni.

Ma il mondo maschile resta preda delle sue follie, la corruzione della politica, lo sfarzo delle chiese, la difesa delle impunita’, i privilegi, le primazie, l’arroganza dei potenti, il protrarsi delle guerre, le razzie del mercato, la distruzione sistematica dei diritti, le persone ridotte a merci …

Il fenomeno e’ enorme, gravissimo, ma nulla nel cieco mondo fatto dagli uomini per gli uomini sembra cambiare, continua la corsa immane allo sfruttamento, all’avidita’, al potere, i cambiamenti della storia sono minimali: la messa in latino, le baracche divelte, le guerriglie urbane per il calcio…E la violenza continua.

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