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Unicredit: 8 marzo, niente roghi per le lavoratrici ma violenze psicologiche...

Publie le lunedì 7 marzo 2005 par Open-Publishing

di Nino Stella

8 marzo giornata internazionale delle donne. 8 marzo all’Unicredit:vessazioni e “allontanamenti” per motivi disciplinari di lavoratrici accusate in maniera infamante di “irregolarità”. Dal mese di maggio del 2004 una lavoratrice della filiale di Napoli del centro direzionale è stata allontanata. Allontanata senza avere prima ricevuto contestazione degli eventuali addebiti. Le contestazioni sono arrivate dopo, un mese dopo l’allontamento. Una procedura alquanto singolare.

Secondo le prime indiscrezioni trapelate - secondo i vertici della Unicredit - la lavoratrice non gode più della “fiducia” e pertanto deve andare via. Molto singolare, che, la direzione nazionale e locale della Unicredit adottino in maniera ambigua e poco usuale un vero e proprio provvedimento disciplinare ovvero l’allontanamento di una lavoratrice, e, non si siano preoccupati minimamente di aprire un’inchiesta su alcuni gravissimi episodi che hanno visto protagonisti alcuni funzionari della sede di Napoli e Provincia.

Sembra che i vertici nazionali della Unicredit sostengano che sono in possesso di decine di “testimonianze” che avvalorano la tesi della banca stessa. Facile a dirsi e facile a farsi: un istituto di credito, oltre a possedere il potere contrattuale verso i propri dipendenti, possiede un’immenso patrimonio mobiliare ed immobiliare da poter “convincere” chiunque a “testimoniare” in loro favore. A volte, però, il diavolo ci mette la coda e così si possono interrompere piani e strategie che ormai appaiono sempre più una “chimera”.

Di fatto non sempre è utile ricorrere alla magistratura per accusare un dipendente, bisogna anche tenere conto proprio di quel rapporto di “fiducia” che sta alla base della “riservatezza”. Va da sé che quando i rapporti si rompono o si interrompono per forzatura della parte apparentemente più forte tutto decade compresa la tanto famigerata e richiesta “riservatezza”. Su questo sta indagando la magistratura a dispetto di taluni “personaggi” famosi ed “affidabili” sia del gruppo dirigente Unicredit sia di alcuni “sindacalisti” compiacenti e filoaziendali. Orsù dunque cada Sansone e tutti i filistei...