Home > Unicredit: Lavoratrice napoletana presenta esposto alla Procura della Repubblica
Unicredit: Lavoratrice napoletana presenta esposto alla Procura della Repubblica
Publie le martedì 19 aprile 2005 par Open-Publishing(Libero Aurora) - La lavoratrice napoletana della Unicredit della filiale del Centro Direzionale allontanata dal mese di maggio del 2004 dal posto di lavoro ha prersentato un articolato esposto-denuncia alla sezione lavoro della Procura della Repubblica e all’ispettorato del lavoro. La Unicredit dopo averla indotta a licenziarsi, adesso vuole mandarla via, utilizzando un’anomala procedura disciplinare violando l’articolo 7 dello statuto dei lavoratori. La lavoratrice non demorde. Quello che ci lascia perplessi è l’indifferenza dei sindacati. Ecco la sintesi della denuncia presentata dalla lavoratrice napoletana:
· In data 1 Marzo 2002 su sua richiesta viene trasformato il contratto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale a 6 ore giornaliere.
· Dopo la trasformazione del contratto, veniva adibita a mansioni di “Assistente Commerciale” ma nei fatti operava come “Operatore di Sportello” sostituendo in loro assenza il “Responsabile di Sportello” e il “Quadro Contabile di Sportello”.
· Con tali mansioni si ritrovava a dover prestare attività lavorativa straordinaria e supplementare oltre le 6 ore previste da contratto a tempo parziale provocando un notevole disagio psico-fisico per il sovraccarico di compiti di responsabilità. In alcuni periodi, in assenza di personale, è stata adibita a mansioni di “cassiere” senza che la stessa avesse mai avuto un’adeguata formazione professionale e senza vedere riconosciute sul piano economico e professionali le indennità previste per la mansione svolta.
· In data 12 Ottobre 2002 la stessa subiva un intervento chirurgico per “cisti sinoviale al polso mano destra”(la sottoscritta è in possesso di valida documentazione) e al suo rientro comunicava verbalmente e per iscritto al responsabile organizzazione locale della Unicredit della filiale del Centro Direzionale di Napoli di non poter svolgere per ragioni fisiche la mansione di “Operatore di Sportello” tenuto conto che la mansione stessa prevede l’utilizzo continuo di tastiera e mouse. Nonostante la sua richiesta, la Unicredit, continuava a far svolgere alla sottoscritta tale mansione.
· Nel Maggio del 2003 la sottoscritta veniva adibita a mansioni di “addetta ai mutui” - mansione che prevede un continuo inserimento e digitazione di dati al videoterminale e quindi un continuo e frequente utilizzo delle mani.
· L’11 agosto 2003 - durante il periodo di ferie - alla sottoscritta fu richiesto da parte dell’ufficio organizzazione locale della Unicredit della filiale del Centro Direzionale di Napoli di sostituire il “Quadro Contabile dello Sportello Inail”per sopperire alla mancanza di personale.
· Il 16 Agosto 2003 la sottoscritta fu colpita da dolori addominali con conseguente ricovero ospedaliero presso l’Azienda Ospedaliera di Formia.
· In occasione di richieste e di congedi formulate dalla sottoscritta, l’azienda per motivi tecnico-organizzativi ostacolava la richiesta.
· Nel Febbraio 2004, la sottoscritta sostituiva il “responsabile organizzazione locale” della Unicredit della filiale del Centro Direzionale che si assentò per oltre due mesi e si trovò a svolgere un’attività lavorativa di gran lunga superiore alle sue mansioni e al suo normale orario di lavoro.
· Nei primi giorni di Maggio 2004 fu trasformato - su insistenza della direzione locale della filiale Unicredit del Centro Direzionale di Napoli, il contratto di lavoro da tempo parziale a tempo pieno senza che venissero informato il competente ufficio del lavoro.
· Il 17 Maggio del 2004 la sottoscritta fu colpita da una grave stato depressivo, tant’è che fu necessario l’intervento dell’Asl Napoli 3 - Servizio di Salute Mentale, e, il medico curante consigliò successivamente alla sottoscritta di prendere contatti con il CSM Asl Napoli 3 di Casoria.
· Dal 13 Ottobre del 2004 la sottoscritta è in cura presso l’Asl Napoli 1 - centro Disadattamento lavorativo e psicopatologie del lavoro.
Una situazione sanitaria e uno stato psico-fisico che è stata comunicata in maniera documentata ai responsabili aziendali e al Medico Competente(Il nome di quest’ultimo l’azienda ha omesso per anni di comunicarlo alla sottoscritta così come previsto dalla legge 626/94)
La sottoscritta, dichiara inoltre, che sin dal 1990 data di assunzione non ha mai effettuato visite obbligatorie previste dalle leggi vigenti che tutelano la salute e l’integrità psicofisica sui posti di lavoro né ha effettuato - sulla base delle sue condizioni psicofisiche - visite presso centri o strutture di medicina del lavoro nonostante che l’azienda sia stata opportunamente informata del suo stato di salute
Il Medico Competente non ha provveduto- una volta informato con documentazione medica attestanti le condizioni psicofisiche della sottoscritta - a redigere referto ed a informare gli organismi di vigilanza. così come previsto dalla legge 626/94 e dal DM del 27 Aprile 2004 né ha provveduto ad attivare iniziative preventive (compreso l’aggiornamento dei fattori di rischio nell’ambito del piano di sorveglianza sanitaria).
Pertanto, la sottoscritta chiede alla Sezione Lavoro della Procura della Repubblica di Napoli di sequestrare presso la Unicredit di Napoli la sua cartella sanitaria (mai esibita alla sottoscritta nonostante le sue richieste) e la punizione a norma di legge dei responsabili Unicredit e del Medico Competente, per tutti i reati che con il loro comportamento hanno integrato riservandosi altresì ogni ragione, diritto ed azione nella competente sede.
La sottoscritta, chiede di essere escussa per ulteriori chiarimenti ed eventuali integrazioni e di essere informata circa l’esito del procedimento penale.




