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Unicredit: Le lavoratrici contro i soprusi e gli irregolari provvedimenti disciplinari

Publie le domenica 20 marzo 2005 par Open-Publishing

Libero Aurora) - Il Coordinamento lavoratrici Unicredit diffondono un’importante Sentenza della Cassazione: Il solo rinvio a giudizio di un bancario per reati contro il patrimonio non giustifica il suo licenziamento. E’ quanto ha osservato la sezione lavoro della Corte di Cassazione con sentenza n.4838 del 7 Marzo 2005, presidente Mercurio. La sentenza riguarda il caso di Antonino S., dipendente della Banca di Roma S.p.A rinviato a giudizio, nell’agosto del 1997, con l’imputazione di falso documentale e di truffa. In seguito a ciò la banca lo licenziò, con motivazione riferita al pregiudizio derivato dall’episodio al prestigio della banca, al rapporto fiduciario e all’impossibilità di presentare il dipendente alla clientela. Un anno dopo il lavoratore fu assolto da ogni imputazione. Egli impugnò il licenziamento davanti al Tribunale di Livorno per mancanza di giusta causa o giustificato motivo. La banca si difese sostenendo che il solo rinvio a giudizio era sufficiente a giustificare il licenziamento per le conseguenze negative che ne erano per essa derivate. Sia il tribunale che la Corte d’Appello di Firenze ritennero illegittimo il licenziamento. La banca ha proposto ricorso per cassazione, sostenendo che il semplice rinvio a giudizio di un dipendente bancario per reati contro il patrimonio configura giustificato motivo di licenziamento. La Suprema Corte ha rigettato il ricorso. “Abbiamo ritenuto opportuno diffondere la sentenza della Corte di Cassazione - dichiara Lucia Bordi della consulta giuridica del Coordinamento Lavoratrici Unicredit - Per mettere in evidenza il sistema di irregolarità, illegalità e soprusi messi in atto dalla Unicredit nazionale e locale nei confronti di alcuni lavoratori e lavoratrici. Spesso vengono allontanati in maniera cautelare e per motivi disciplinari dei lavoratori con iter procedurali che violano lo Statuto dei lavoratori che mirano a preparare licenziamenti o favorire dimissioni volontarie. Ci risulta - continua Bordi - Che una lavoratrice della Unicredit è stata allontanata da una filiale napoletana senza essere stata messa nelle condizioni di accedere a documentazioni per difendersi. Non solo. E’ arrivato prima l’allontanamento e poi dopo un mese sono arrivate le contestazioni. Ci risulta - continua Bordi - Che alla Unicredit ci sono almeno una decina di casi come questi.” Il Coordinamento delle lavoratrici Unicredit con sede provvisoria in Via R. Morandi(nei pressi Cumana di Bagnoli- Napoli email:lavoratriciunicredit@libero.it rinnova l’appello alle lavoratrici ad aderire e sostenere le loro iniziative. Il Coordinamento è formato da lavoratrici di varie filiali della Unicredit di Napoli, Salerno, Catanzaro, Reggio Calabria. Decine di email stanno arrivando all’indirizzo di posta del coordinamento.