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Unicredit: Le lavoratrici si riuniscono in coordinamento contro le vessazioni aziendali

Publie le martedì 15 marzo 2005 par Open-Publishing

Napoli: Unicredit: le lavoratrici di alcune filiali si riuniscono in un coordinamento per combatattere vessazioni e violazioni delle leggi che tutelano la salute. Istituito un indirizzo email.

(Libero Aurora) - 13 lavoratrici dipendenti di alcune filiali Unicredit di Napoli, Salerno, Reggio Calabria e Milano hanno costituito un "coordinamento di autotutela militante" per combattere vessazioni, e le violazioni della legge sulla salute e la sicurezza. "La legge 626 non è mai stata rispettata ed il medico competente è stato istituito da qualche mese per contenere le denunce e gli esposti presentati dai lavoratori e dalle lavoratrici Unicredit"- afferma Rosalba 34 anni, napoletana, una delle promotrici del coordinamento. Il gruppo dirigente nazionale della Unicredit sta creando un vero e proprio clima di terrore, querelando giornalisti, ventilando provvedimenti disciplinari per sindacalisti, tentando di mettere a tacere inchieste e proteste. Il coordinamento delle lavoratrici Unicredit ha sede a Napoli, in Via Rodolfo Morandi nella zona di Bagnoli. Hanno deciso di farsi assistere da alcuni avvocati civilisti e penalisti, e da alcune associazioni antimobbing punti di riferimento dei movimenti e dei lavoratori, (tra i quali Domenico Ciruzzi, Annamaria Ziccardi, Carmine Malinconico). "Uno dei primi atti del coordinamento sarà il sostegno militante, morale, legale alla compagna lavoratrice della filiale del centro direzionale di Napoli allontanata ingiustamente con accuse infamanti" - afferma Serena una lavoratrice Unicredit di Salerno. Il coordinamento ha istituito un’indirizzo email:lavoratriciunicredit@libero.it - Le adesioni al coordinamento stanno aumentando. "Invitiamo le lavoratrici della Unicredit a scriverci, raccontarci le loro esperienze, i loro problemi, le loro testimonianze - aggiunge Serena - Manterremo l’anonimato. Possono mandarci le loro testimonianze anche usando i nomi di battesimo o pseudonimi per evitare rappresaglie aziendali."