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Unipol, Fazio e Consorte a giudizio per la tentata scalata a Bnl

Publie le venerdì 18 settembre 2009 par Open-Publishing
2 commenti

L’ex numero del gruppo assicurativo e l’ex governatore
di Bankitalia compariranno davanti al giudice a febbraio

MILANO - Rinviato a giudizio. Per la scalata di Unipol a Bnl del 2005, andranno a processo l’ex governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio, e l’ex numero uno di Unipol Giovanni Consorte. Tra le accuse l’ostacolo all’autorità di vigilanza, l’aggiotaggio e l’insider trading. Il processo a Milano inizierà il primo febbraio. Contemporaneamente, per quanto riguarda la vicenda del riacquisto di obbligazioni Unipol, Consorte e Ivano Sacchetti saranno processati a Bologna.

Il giudice ha mandato a processo tra gli altri anche l’allora direttore generale di Unipol, Carlo Cimbri, i banchieri Giovanni Zonin e Giovanni Alberto Berneschi, ai tempi rispettivamente presidente di Banca Popolare di Vicenza e Carige, e anche tutti i cosiddetti contropattisti tra cui gli immobiliaristi Stefano Ricucci e Danilo Coppola e Vito Bonsignore.
Tra gli imputati prosciolti ci sono le banche Nomura e Credit Suisse First Boston con i loro esponenti e l’imprenditore Marcellino Gavio.Tra i rinvii a giudizio c’è anche Deutsche Bank e inoltre la stessa compagnia assicuratrice Unipol.

"Accolgo con sorpresa e stupore la decisione del gup del tribunale di Milano - dice Consorte - I fatti in sede di dibattimento mi daranno ragione". La strategia è quella di dare ampia visibilità al processo: "Il primo passo in questa direzione sarà quella di richiedere lo svolgimento del processo Bnl alla presenza dei principali organi di comunicazione".

(18 settembre 2009)

http://www.repubblica.it/2009/09/sezioni/cronaca/unipol/unipol/unipol.html

Messaggi

  • Chiaramente un messaggio para-mafioso ai suoi "amici" politici: attenti che spiffero tutto ai giornali!D’altronde il codice penale sembra fatto apposto per imbroglioni di ogni risma. Ieri, tanto per fare un esempio, facevo un pò di zapping tra i canali e che ti vedo? Un noto canale televisivo di proprietà di un tizio arrestato perchè vendeva quadri di Cascella ( più di 27.000) ed altri autori falsi. e cosa vendeva? Quadri di Cascella!!! Saranno stati veri?Mistero!Intanto il processo a quel venditore continua nonostante perizie sul fatto che quei quadri, gioielli ed orologi erano effettivamente falsi e forse andrà in prescrizione. E continua a vendere le stesse cose di prima. Vere? False? Io una domandina me la farei! Tornando a Fazio e Consorte non c’è da farsi illusioni, con questo codice penale li vedremo molto presto in pista scalpitanti come prima. D’altronde ho visto Matteo Cambi in un’intervista il quale diceva che vuol fare l’imprenditore, Ricucci che si sta ricomprando le sue proprietà( con quali soldi?), Di Donato in politica con Mastella e tanti bei nomi " dell’alta finanza" tornare vergini dopo condanne minime o prescrizioni. Se non l’ammazzavano anche Sindona sarebbe tornato alla sua bella banca!michele

    • Beh, che Consorte, Fazio o Fiorani possano tornare ai loro ruoli mi sembra abbastanza improbabile .... quasi certo, invece, che possano cavarsela senza troppi danni ... essendo in grado di ricattare gran parte della classe dirigente, non solo politica, di questo paese ....

      Il messaggio mafioseggiante di Consorte riguarda infatti un pò tutto il potere.

      L’operazione BNL/Unipol viaggiava insieme a quella Popolare Lodi/Antonveneta in una spartizione bipartisan ( la Bnl ai Ds, Antoveneta alla Lega) che aveva lo stesso garante, Fazio, e gli stessi prestanome ( Ricucci, Coppola, Gnutti ecc.).

      Ma l’atto finale, sempre con gli stessi garanti e prestanome, avrebbe dovuto riguardare la scalata alla Rizzoli ed al Corriere della Sera da parte di Berluskoni che era il vero "mammasantissima" di tutto l’ambaradan sopra descritto.

      Operazione questultima comunque poi in parte riuscita - con metodi e tattiche diverse - con l’inserimento ai vertici di Mediobanca - che controlla la Rizzoli - della pargola del premier, Marina.

      Quindi Consorte, "impicciato" anche in termini giudiziari in tutte e tre le parallele e collegate operazioni, manda messaggi nemmeno tanto sibillini un pò a tutti.

      Vicenda squallida che indica con chiarezza la totale degenerazione della classe dirigente di questo paese ..... ed anche quanto sia falsa, nella pratica reale della gestione degli "affari" e del potere, la contrapposizione strillata cui dobbiamo assistere nel teatrino quotidiano della politica mediatica ....

      K.