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Università;aumento tasse,privatizzazione,taglio docenti e servizi.
Publie le giovedì 23 ottobre 2008 par Open-PublishingCon la legge 133 il governo Berlusconi provocherebbe una forte selezione di censo/classe fra gli studenti.
Unanimamente,i rettori e i docenti stessi denunciano un’inevitabile forte rialzo delle tasse per gli studenti (fonte 1) e un taglio dei docenti,sostituibili per 1 ogni 5.
Altra conseguenza sarà un’entrata dei capitali privati che - se da un lato rischia di essere numericamente insufficiente - da un altro lato causerà una gestione basata su criteri di aziendalismo e su una scelta di corsi,materie e contenuti,orientata a ritorni utilitaristici (cioè finalizzati agli scopi dei guadagni delle aziende private) trascurando la ricerca di base e le materie non direttamente "utili" ai commerci e alle aziende.
In conseguenza a questo apporto di soldi,aumenterà il già altissimo potere di condizionamento del denaro nelle nostre vite e nelle nostre città,attraverso i propri rappresentanti nei consigli di amministrazione delle università.
La condizione dello studente universitario in Italia diventerà come quella degliUSA ,basata su forti tasse e indebitamento da restituire a rate per tutta la vita(fonti 2 e 3)?
Intanto,secondo il SUNIA, i fuorisede sono anche strozzati da affitti vergognosamente alti (fonte 4).
Si configura una società sempre più centrata sul privilegio di pochi a danno dei molti,dove la ricchezza concentrata in poche mani toglie alla ricchezza diffusa dei molti (fonte 5).
http://altromedia.blogspot.com/2008/10/con-la-legge-133....html