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"Permettetemi di concludere il mio intervento condividendo con voi una breve storia. Un giorno un padre accompagnò il figlio a un cimitero in cui riposavano soldati che attraversarono l’oceano per difendere la nostra libertà. Quel padre fece promettere a suo figlio riconoscimento eterno a quegli uomini e ai valori da essi rappresentati. Quel padre era mio padre, quel figlio ero io. E quella promessa non la dimenticherò mai".
(Silvio Berlusconi al Congresso americano, 1° marzo 2006).
"Per un certo periodo Mussolini fece cose positive, e questo è un fatto confermato dalla storia".
(Silvio Berlusconi al Washington Post, 27 maggio 1994).
"Quella di Mussolini era una dittatura molto più... benigna. Mussolini non ha mai ammazzato nessuno. Mussolini mandava la gente a fare vacanza al confino". (Silvio Berlusconi a The Spectator, 11 settembre 2003).
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1. > Usa Usa alalà, 2 marzo 2006, 15:27
Berlusconi e la prima copia di Playboy
Fu uno zio d’America a fare avere al giovane Silvio Berlusconi la prima copia di Playboy. L’allora liceale, allievo di un istituto salesiano, metteva all’asta, nell’ora della ricreazione, il diritto "di passare dieci minuti da soli con la playmate del mese": se lo guadagnava chi offriva la migliore merendina.
Lo ha raccontato proprio il presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi, incontrando al Congresso degli Stati Uniti la delegazione parlamentare italo-americana. Berlusconi ha chiuso l’aneddoto dicendo: "Ma eravamo lo stesso dei buoni cattolici".
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