Libertà vo cercando che è si cara come sa chi per lei vita rifiuta
GrazieDario per aver postato questa intervista
del compagno Scalzone, una bella risposta
per tutti quelli che hanno detto che il compagno ha fatto anni di bella vita a
Parigi.
Una bella risposta di DIGNITA’ a tanti, in specie ad un serial killer politico "pentito"
che si sente in diritto di sparare sentenze e giudizi su
tutti.
Al Nipote del compagno e a tutti i nostri figli e nipoti
la speranza di un futuro di amore e libertà.
Per questo siamo malfattori.
vittoria oliva
L’avamposto degli Incompatibili www.controappunto.org
Ferma per un’ora l’università dove era previsto un incontro fra gli studenti e il leader di Potere Operaio
Si doveva tenere per ricordare la contestazione all’ex leader Cgil Lama nell’ateneo romano nel ’77
Il preside annulla e chiude la Facoltà
Pescosolido: "Ma la manifestazione non era autorizzata"
ROMA - Chiusa per un’ora la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università La Sapienza di Roma dove era prevista un’assemblea non autorizzata con l’ex leader di Potere Operaio Oreste Scalzone per ricordare la contestazione del 1977 contro l’ex capo della Cgil Luciano Lama. Sulla porta principale della facoltà un cartello indica che verrà riaperta alle ore 11. L’ingresso è però consentito a chi deve sostenere gli esami. La decisione è stata presa dal preside della Facoltà di Lettere Guido Pescosolido "ma comunque è stata una scelta collegiale perché si tratta di una manifestazione non autorizzata", aggiunge il preside spiegando "che non è stata dettata dal timore per la presenza di Scalzone".
E subito la reazione: non potendosi svolgere nella facoltà, l’assemblea con Scalzone si è spostata davanti al rettorato, proprio davanti alla scalinata ed alla statua di Minerva che trent’anni fa sono stati scenario della famosa durissima contestazione al leader della Cgil. Gli studenti hanno attaccato sulla scalinata due grandi striscioni che ricalcano quello storico del ’77: "Col futuro alle spalle per scacciare i fantasmi" e "Chi ha paura del ’77?"
Arriva sul piazzale della Minerva all’università La Sapienza di Roma con il consueto cappotto nero, la sciarpa rossa e il cappello a larghe tese, anche quello nero, e il suo popolo lo acclama. Quando tocca un argomento lo sviscera nelle molteplici sfaccettature intramezzando ogni discorso con citazioni di Camus, Canetti, Shakespeare e naturalmente Marx. Detesta, e non ne fa mistero, il poeta Sanguineti e lo attacca ripetutamente. A chi gli chiede di ricordare quel 16 marzo di 30 anni fa, il 1977, giorno in cui alla Sapienza di Roma venne contestato il leader della Cgil Luciano Lama che fu costretto ad abbandonare la piazza sorride lasciandosi andare a quelli che definisce amarcord.
Avverte però che potrebbe diventare “sentimentale e stucchevole”. Inizia raccontando che da bambino voleva fare il rivoltoso e a chi gli chiede se nella sua vita ha avuto dei ripensamenti dice chiaramente di no anche se ammette di avere “rimorsi e rimpianti”. Precisa che tutto quello che ha fatto è stato affinché altri “ottenessero qualche cosa, una vita migliore, una società più giusta. E se gli si domanda se in questo modo sia stata bruciata una generazione risponde: ”Le generazioni non si bruciano perché c’è un cattivo maestro“. Poi ci si ripensa e aggiunge: ”E poi, quali sono le generazioni che non si bruciano? “.
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1. VIDEO-INTERVISTA DI ORESTE SCALZONE ALLE IENE Libertà vo cercando chè si cara come sa chi per lei vita rifiuta, 14 febbraio 2007, 08:50
Libertà vo cercando che è si cara come sa chi per lei vita rifiuta
GrazieDario per aver postato questa intervista
del compagno Scalzone, una bella risposta
per tutti quelli che hanno detto che il compagno ha fatto anni di bella vita a
Parigi.
Una bella risposta di DIGNITA’ a tanti, in specie ad un serial killer politico "pentito"
che si sente in diritto di sparare sentenze e giudizi su
tutti.
Al Nipote del compagno e a tutti i nostri figli e nipoti
la speranza di un futuro di amore e libertà.
Per questo siamo malfattori.
vittoria oliva
L’avamposto degli Incompatibili
www.controappunto.org
1. VIDEO-INTERVISTA DI ORESTE SCALZONE ALLE IENE Libertà vo cercando chè si cara come sa chi per lei vita rifiuta, 14 febbraio 2007, 15:46
E si, cara Vittoria.... Oreste è uno che ti riconcilia con la nostra storia .....
Ho saputo dei problemi di Huambo, in bocca al lupo ed hasta siempre !!!
Keoma
2. VIDEO-INTERVISTA DI ORESTE SCALZONE ALLE IENE, 16 febbraio 2007, 11:38
Ferma per un’ora l’università dove era previsto un incontro fra gli studenti e il leader di Potere Operaio
Si doveva tenere per ricordare la contestazione all’ex leader Cgil Lama nell’ateneo romano nel ’77
Il preside annulla e chiude la Facoltà
Pescosolido: "Ma la manifestazione non era autorizzata"
ROMA - Chiusa per un’ora la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università La Sapienza di Roma dove era prevista un’assemblea non autorizzata con l’ex leader di Potere Operaio Oreste Scalzone per ricordare la contestazione del 1977 contro l’ex capo della Cgil Luciano Lama. Sulla porta principale della facoltà un cartello indica che verrà riaperta alle ore 11. L’ingresso è però consentito a chi deve sostenere gli esami. La decisione è stata presa dal preside della Facoltà di Lettere Guido Pescosolido "ma comunque è stata una scelta collegiale perché si tratta di una manifestazione non autorizzata", aggiunge il preside spiegando "che non è stata dettata dal timore per la presenza di Scalzone".
E subito la reazione: non potendosi svolgere nella facoltà, l’assemblea con Scalzone si è spostata davanti al rettorato, proprio davanti alla scalinata ed alla statua di Minerva che trent’anni fa sono stati scenario della famosa durissima contestazione al leader della Cgil. Gli studenti hanno attaccato sulla scalinata due grandi striscioni che ricalcano quello storico del ’77: "Col futuro alle spalle per scacciare i fantasmi" e "Chi ha paura del ’77?"
(16 febbraio 2007) www.repubblica.it
1. VIDEO-INTERVISTA DI ORESTE SCALZONE ALLE IENE, 16 febbraio 2007, 17:50
Scalzone: Sognavo di fare il rivoltoso
16 febbraio 2007 alle 11:37 —
Repubblica
È un fiume in piena Oreste Scalzone.
Arriva sul piazzale della Minerva all’università La Sapienza di Roma con il consueto cappotto nero, la sciarpa rossa e il cappello a larghe tese, anche quello nero, e il suo popolo lo acclama. Quando tocca un argomento lo sviscera nelle molteplici sfaccettature intramezzando ogni discorso con citazioni di Camus, Canetti, Shakespeare e naturalmente Marx. Detesta, e non ne fa mistero, il poeta Sanguineti e lo attacca ripetutamente. A chi gli chiede di ricordare quel 16 marzo di 30 anni fa, il 1977, giorno in cui alla Sapienza di Roma venne contestato il leader della Cgil Luciano Lama che fu costretto ad abbandonare la piazza sorride lasciandosi andare a quelli che definisce amarcord.
Avverte però che potrebbe diventare “sentimentale e stucchevole”. Inizia raccontando che da bambino voleva fare il rivoltoso e a chi gli chiede se nella sua vita ha avuto dei ripensamenti dice chiaramente di no anche se ammette di avere “rimorsi e rimpianti”. Precisa che tutto quello che ha fatto è stato affinché altri “ottenessero qualche cosa, una vita migliore, una società più giusta. E se gli si domanda se in questo modo sia stata bruciata una generazione risponde: ”Le generazioni non si bruciano perché c’è un cattivo maestro“. Poi ci si ripensa e aggiunge: ”E poi, quali sono le generazioni che non si bruciano? “.