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"Vaticano S.p.A."

Publie le sabato 11 luglio 2009 par Open-Publishing
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“Vaticano S.p.A.”

Trascuriamo per un momento la fede in e della Chiesa di Roma; così gli attenti guardiani del Soglio di Pietro, eviteranno di romperci i cabasisi con le loro prediche/reprimende e concentriamoci sull’aspetto veniale della cattolicità.

Si tratta della Cassa attraverso la quale sono passati (e passano?) anche i denari sporchi che tengono in piedi il Sistema di Potere nel nostro Paese; e forse oltre le frontiere.

E’ il titolo del post quello del volume/denuncia che raggruppa i documenti raccolti da un Monsignore e lasciati, postumi, per come esaminati in quelle stanze segrete. Stanze nelle quali non è stato consentito l’accesso, ma attuato il respingimento scientifico (diplomatico) delle rogatorie per Mani Pulite e così la Storia del nostro Stivale ha preso la strada di oggi che tutti conosciamo e della quale ci lamentiamo; almeno oltre il 50%.

Politica, tangenti, mafia, ecc…, tutti insieme appassionatamente sotto l’egida di Pietro poiché la Chiesa ed il suo Potere abbisognano di contanti - soprattutto -, per tenere accese le are votive, e non solo di preghiere.

Calvi, Sindona, Ambrosiano, Ambrosoli, tangente Enimont, Ciancimino, Andreotti, Corleone, ecc… sono tutti ricordi di un passato recente - e, forse, presente - che inquieta e delinea i tratti del Grande Vecchio (più di uno?) che condiziona quello che dovrebbe, invece, essere il normale svolgersi - e corretto evolversi - della vita della collettività, in una Repubblica democratica. Realtà spesso distratta da amenità che interessano le stanze da letto dei piccoli interpreti (comparse?) i quali - e qui cade l’asino! - pagano il prezzo del meretricio con posti di comando nella scena politica. L’indignazione italica, però, dura quanto lo spazio di un orgasmo (M. Paolini docet!).

Burattini sul palcoscenico pubblico e non burattinai poiché costoro si celano tra le stanze segrete della "Vaticano S.p.A." a dimostrazione che il Potere temporale - e non solo - della Chiesa di Roma non è finito con la Breccia del 20 settembre 1870.

“Ite, missa est!”

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